Ma sempre e solo su Don Rosa.
Hai colto nel segno, direi. E' sempre e solo Don Rosa.
Ma questo non implica necessariamente che per tutti ci sia solo Don Rosa. A me Don Rosa piace molto, ma non per questo disdegno il resto.
Ti dirò, anzi, che da quando ho iniziato a leggere fino ai dieci anni gli unici fumetti in casa mia erano i Topolini.
Poi, a 12 anni, ho allargato leggermente la visione con i volumi BUR del 2000/2001, dove ho avuto modo di leggere una decina di storie tra Barks e Don Rosa.
Poi ho preso in mano il volume Paperdinastia e ho conosciuto la $aga di Don Rosa.
Poi, solo tre anni fa, ho colmato le enormi lacune dell'opera barksiana, di cui prima conoscevo solo poche storie.
Ebbene, per me le storie di Don Rosa, così come quelle di Barks, sono come le storie che leggevo da piccola sui Topolini: sono uguali alle storie di Cimino, di Pezzin, di Gentina e di tanti altri autori.
Non vedo chissà quali differenze, e non me ne potrebbe fregare di meno il fatto che qualcuno ritenga una storia valida e un'altra no.
Per quale motivo, per il solo fatto che l'abbia detto un autore (tra l'altro, non mi stancherò mai di sottolinearlo, nelle storie di questo autore non c'è mai scritto chiaro e tondo che siano ambientate nell'anno X), che sia un pensiero di questo autore, per quale motivo questo dovrebbe essere considerato un criterio valido e soprattutto un criterio applicabile per estensione a tutta la produzione di storie disneyana? Davvero, non riesco a capirlo.
Io quando leggo una storia disney non mi chiedo in che anno è ambientata. Non me ne frega niente!
E allora perchè dovrei stare a preoccuparmi se per qualcuno le storie in cui Paperone manda un'email e naviga su internet sono apocrife? Affari suoi.
Qualcuno, molti secoli fa, diceva "
Non ti curar di lor, ma guarda e passa".
L'impressione che ho io è che Don Rosa sia considerato (passatemi il termine) cool, perchè ha ripreso e organizzato coerentemente le settecento e passa storie di Barks dotandole di un filo unitario, e inserendoci anche , almeno nella $aga, fatti e avvenimenti realmente accaduti, in modo da dare al tutto un aspetto quanto più possibile reale.
Mi sembra l'esca perfetta per quelli che leggono i fumetti per poi vantarsi di sapere questo o quello "perchè l'ho letto su un fumetto", ma che in realtà non sanno tanto bene chi siano Pico, Topolino e tutti gli altri.
Mi sembra che sia l'(unico) autore che attiri la gente verso il fumetto non supereroistico, proprio perchè viste dall'esterno, le sue storie, con i fatti reali, con una cronologia minuziosa, con delle date che non possono essere altre se non quelle (seppur non menzionate) sono quelle che più si avvicinano, appunto, ai fumetti supereroistici.
Perchè le altre storie, gli altri autori, sono roba da bambini. E non credo proprio che gente con questa mentalità sia capace di apprezzare una storia che rompa le righe di questa continuity. Infatti, molto spesso i fan
atici di Don Rosa danno contro a Barks, perchè nelle sue storie si contraddiceva, e di conseguenza non è considerato un autore serio. Mentre il Don, che non si contraddice mai, è un autore serio, a livello dei fumetti "da adulti". E' uno che, pur disegnando paperi, non sfigura nella libreria.
E di tutto questo dovremmo pure dare la colpa a Don Rosa, affermando che ha rovinato i paperi Disney?