Cari amici del forum, so che aspettavate da tempo un mio intervento. Non potevate saperlo ma io vi seguivo da "dietro le quinte", leggendo attentamente i vostri giudizi, positivi e non, sul mio lavoro!
Alcuni di voi pensano che mi sia adagiato negli ultimi anni ma non è così, anzi, sono alla continua ricerca di idee e spunti sempre nuovi e originali, di stimoli ed ispirazioni. Secondo me una storia può essere bella indipendentemente dalla lunghezza e credo di avere scritto, negli ultimi anni, storie valide anche se più brevi rispetto a quelle del passato.
Sapete, a me è sempre piaciuto spaziare ed arricchire, in sede di sceneggiatura, il soggetto, pur mantenendomi assolutamente fedele alla trama. Nel periodo delle storie che tanto vi piacciono (Zio Paperone e la formula della ricchezza, Paperino...da piccolo, Paperino e il vaso di Petronius, Pippo & Gancio fast food....)questo si poteva fare liberamente perchè non veniva stabilito un numero di pagine in cui sviluppare la sceneggiatura quindi potevo arricchire la trama originaria secondo la creatività del momento e questo rendeva le storie mediamente più lunghe e corpose. Da alcuni anni, invece, viene assegnato un numero preciso di pagine per ogni soggetto, cosa che capisco perfettamente in quanto dovuta ad esigenze di redazione.
Io scrivo sempre con tanta passione e impegno, il mio obiettivo è migliorarmi sempre anche perchè faccio lo sceneggiatore di Topolino come unico lavoro.
Spero che le mie prossime storie vi piacciano di più. Salutoni e......vi tengo d'occhio!!!
P.S. Faccio questa aggiunta con qualche mese di ritardo poichè ho saputo che alcuni cadono ancora nell'equivoco pensando che sia io il "Panaro" del pesce d'aprile di Pacuvio in cui annunciava il mio ritiro attribuendolo a dissapori con la redazione di Topolino. Ci tengo a precisare che QUANTO SCRITTO UTILIZZANDO MIO NOME NON RIFLETTE IN ALCUN MODO IL MIO PENSIERO e che i rapporti con la redazione e con Claretta sono sempre stati di stima ed amicizia reciproci. Pertanto mi dissocio completamente dagli interventi del "falso Panaro" (Pacuvio).