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Carlo Panaro

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Lucandrea
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PolliceSu

PolliceSu
    Re: Carlo Panaro
    Risposta #765: Mercoledì 24 Apr 2013, 22:37:18
    Complimenti a Carlo per la storia del Castelllo dei segreti. E' stato bello rivedere in azione il Paperinik vecchio stile. Che sensazione ti ha fatto vedere questa tua sceneggiatura disegnata da un giovane talento come Zanchi?

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    Carlo Panaro
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      Re: Carlo Panaro
      Risposta #766: Venerdì 26 Apr 2013, 20:19:31
      Complimenti a Carlo per la storia del Castelllo dei segreti. E' stato bello rivedere in azione il Paperinik vecchio stile. Che sensazione ti ha fatto vedere questa tua sceneggiatura disegnata da un giovane talento come Zanchi?

      Ciao Lucandrea,
      grazie mille per i complimenti alla storia di Paperinik, ringraziamenti che naturalmente estendo a tutti coloro che l'hanno apprezzata.
      Per quanto riguarda la tua domanda, ti dirò sinceramente che ho trovato molto buoni, soprattutto in considerazione della giovane età, i disegni di Stefano Zanchi.
      Nel corso della mia attività di sceneggiatore Disney, ho avuto il piacere di "battezzare" parecchi disegnatori divenuti poi grandi nomi: Roberto Santillo, Silvia Ziche, Andrea Freccero, Alberto Lavoradori e forse qualcun altro che, in questo momento, non ricordo. Nel caso di Zanchi, se non sbaglio, ha esordito proprio disegnando delle mie autoconclusive, in ogni caso, questa è comunque per lui la sua prima vera storia lunga in cui ha avuto modo di dimostrare le sue capacità e gli auguro di seguire le orme dei colleghi nominati prima.
      Approfitto di questo post per una precisazione riguardante gli episodi della saga dei Trofei, visto che, prossimamente, uscirà il quarto episodio, "La meta golosa".
      Ho notato che, alcuni di voi, considerano i vari episodi storie brevi, cioè come se fossero tante piccole storie distinte una dall'altra.
      In realtà, si tratta di un'unica lunga storia di ben 140 pagine, suddivisa poi, per i vari abbinamenti ai Trofei Topolino, come sapete, in sette episodi. C'è sì l'elemento autoconclusivo, ma come ho avuto già modo di dire, la storia resta una cioè appunto "Zio Paperone e la grande caccia ai Trofei".
      Pensate, è stato un lavoro davvero molto impegnativo per me, visto che, per ragioni di tempistica, ho dovuto scrivere l'intera sceneggiatura in soli due mesi: da metà novembre a metà gennaio circa. Vorrei approfittare dell'occasione per citare anche l'insostituibile apporto del mio editor, Stefano Petruccelli, che, fra l'altro, si è attivato per trovare, in poco tempo, un disegnatore e un inchiostratore disponibili a realizzare in fretta i primi tre episodi e fare un plauso anche a Giampaolo Soldati che ha dovuto fare gli straordinari per realizzarli.
      Un grosso ciao e, come sempre, buon Topolino a tutti! :)

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      Cornelius
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        Re: Carlo Panaro
        Risposta #767: Venerdì 26 Apr 2013, 21:19:26

        Riprendere luoghi e situazioni (oltre che personaggi) del passato come spunto per nuove storie è ottima cosa che andrebbe fatta più spesso. Dunque complimenti a Panaro per questo ritorno alle Tre Torri.

        Detto ciò volevo fare un appunto all'autore circa il comportamento dei nipotini in questa storia:
        mi sono sembrati troppo 'pulcini', quasi indifesi nei loro sguardi sognanti rivolti verso gli adulti, come in eterna attesa di qualcosa, nei loro continui sorrisi come nelle espressioni corrucciate e preoccupate per l'evolversi delle situazioni, senza prendere iniziative o avere idee al riguardo, in attesa che i 'grandi' decidessero il dafarsi (è anche vero che c'era Paperinik per questo).
        Dove sono finiti quei paperetti volitivi e intraprendenti, quelle GM con il loro insuperabile Manuale, che spesso hanno dato lezioni di vita ai loro litigiosi zii? Possibile che il loro eroe pikappico li abbia involontariamente resi così passivi?   
        « Ultima modifica: Venerdì 26 Apr 2013, 21:25:23 da leo_63 »

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        Carlo Panaro
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          Re: Carlo Panaro
          Risposta #768: Sabato 27 Apr 2013, 18:41:48
          Riprendere luoghi e situazioni (oltre che personaggi) del passato come spunto per nuove storie è ottima cosa che andrebbe fatta più spesso. Dunque complimenti a Panaro per questo ritorno alle Tre Torri.

          Detto ciò volevo fare un appunto all'autore circa il comportamento dei nipotini in questa storia:
          mi sono sembrati troppo 'pulcini', quasi indifesi nei loro sguardi sognanti rivolti verso gli adulti, come in eterna attesa di qualcosa, nei loro continui sorrisi come nelle espressioni corrucciate e preoccupate per l'evolversi delle situazioni, senza prendere iniziative o avere idee al riguardo, in attesa che i 'grandi' decidessero il dafarsi (è anche vero che c'era Paperinik per questo).
          Dove sono finiti quei paperetti volitivi e intraprendenti, quelle GM con il loro insuperabile Manuale, che spesso hanno dato lezioni di vita ai loro litigiosi zii? Possibile che il loro eroe pikappico li abbia involontariamente resi così passivi?   

          Ciao Cornelius Coot,
          come sempre, mi fa piacere chiarire i dubbi, le perplessità dei lettori.
          Mi sono andato a rivedere la storia e devo dire che, mentre nella parte finale della prima puntata, c'era una presa d'atto corale di quanto accaduto allo Zio Paperone, l'atteggiamento e le espressioni smarrite di Qui, Quo e Qua a cui tu fai riferimento sono concentrate nelle prime due tavole della seconda puntata, anche perché i nipotini dopo la terza pagina spariscono.
          In effetti, il disegnatore ha un po' enfatizzato le loro espressioni, per quanto riguarda il loro comportamento, l'unica frase un po' di smarrimento che ho scritto è: "Sob, siamo preoccupati per lo zione!" il che mi sembra del tutto plausibile vista la situazione. Se guardi bene le vignette seguenti, benché Paperinik prende esplicitamente in pugno la situazione, i nipotini collaborano con lui anche alla ricerca del passaggio segreto.
          E' vero che, come GM sono attivi, volitivi, ma, almeno io la vedo così, in una trama come questa, dove Paperinik diviene assoluto protagonista della soluzione del mistero, se fossero intervenuti un po' più insistentemente (magari con frasi tipo "Pensiamo sarebbe meglio fare così...") sarebbero risultati forse un po' "saputelli". Quindi, ho preferito che fosse il supereroe a guidare il lettore verso la soluzione dell'enigma, anche perché conosce bene il castello delle Tre Torri e i suoi nascondigli.
          Spero di aver chiarito la tua perplessità e ti saluto augurandoti, come sempre, buon Topolino! :)

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          Cornelius
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            Risposta #769: Domenica 28 Apr 2013, 09:40:53

            Ringrazio Carlo per la risposta.
            Sicuramente nell'improvviso (a mio avviso) infantilismo di ritorno di QQQ pesano più i disegni che i testi. Infatti nel mio precedente post parlavo più di sguardi sognanti o corrucciati e di esagerati sorrisi (quindi di 'atteggiamento') che di frasi o parole specifiche anche se naturalmente le due cose sono collegate. Certo, in questo contesto non ci si può aspettare che pronuncino frasi risolutorie o definitive come accaduto in tante altre occasioni.
            D'altronde difronte a PK tutti sembrano perdere baldanza e sicurezza, Paperone e Rockerduck compresi (anche se per motivi diversi) ;D
            « Ultima modifica: Martedì 30 Apr 2013, 00:43:17 da leo_63 »

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            Cornelius
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              Re: Carlo Panaro
              Risposta #770: Giovedì 9 Mag 2013, 04:09:14

              Vedendo l'episodio dei trofei riguardante il rugby che si svolge in Sud Africa, volevo chiedere a Panaro un parere su un tema che nell'anno precedente avevo aperto come topic di discussione: la mancata rappresentazione di personaggi non bianchi nella quotidianità di Paperopoli e Topolinia, utilizzati invece, a volte, come comparse in luoghi esotici (anche se, in un mondo antropomorfo già diviso per specie, le distinzioni etniche sembrano essere un di più, come scritto da qualche utente).
              Nel caso della 'Meta Golosa' si illustra l'ambiente del rugby, in un paese dove questo sport è ancora praticato soprattutto da bianchi (e dunque il non disegnare personaggi neri o colored fra i giocatori sarebbe giustificato); ma si delinea anche l'ambiente circostante: i tifosi, la strade, le piazze. E qui il 'bianco' continua a dominare al 100% anche se in realtà non dovrebbe essere così visto che molti sudafricani colored e neri si stanno avvicinando a questo sport, anche come tifosi.
              Naturalmente questo appunto non è rivolto prettamente a lei che scrive soggetti ma non disegna (anche se potrebbe dare indicazioni specifiche), ma a tutti i disegnatori della Disney che, a parte qualche storia isolata e specifica, illustrano i generici personaggi canidi col naso a tartufo, quelli che più si avvicinano a sembianze umane, tutti pallidi o rosati con caratteristiche somatiche 'bianche', anche quando, come in questo caso, ci troviamo in un paese multietnico dove i neri sono comunque maggioranza.
              Considerando che anche il nostro paese è sempre più multietnico, mi farebbe piacere vedere, fra i generici canidi, oltre che fra i  paperi (un Duffy Duck, no?), personaggi di tutti i colori, anche quelli più scuri.

              *

              Carlo Panaro
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                Re: Carlo Panaro
                Risposta #771: Giovedì 9 Mag 2013, 18:55:55
                Vedendo l'episodio dei trofei riguardante il rugby che si svolge in Sud Africa, volevo chiedere a Panaro un parere su un tema che nell'anno precedente avevo aperto come topic di discussione: la mancata rappresentazione di personaggi non bianchi nella quotidianità di Paperopoli e Topolinia, utilizzati invece, a volte, come comparse in luoghi esotici (anche se, in un mondo antropomorfo già diviso per specie, le distinzioni etniche sembrano essere un di più, come scritto da qualche utente).
                Nel caso della 'Meta Golosa' si illustra l'ambiente del rugby, in un paese dove questo sport è ancora praticato soprattutto da bianchi (e dunque il non disegnare personaggi neri o colored fra i giocatori sarebbe giustificato); ma si delinea anche l'ambiente circostante: i tifosi, la strade, le piazze. E qui il 'bianco' continua a dominare al 100% anche se in realtà non dovrebbe essere così visto che molti sudafricani colored e neri si stanno avvicinando a questo sport, anche come tifosi.
                Naturalmente questo appunto non è rivolto prettamente a lei che scrive soggetti ma non disegna (anche se potrebbe dare indicazioni specifiche), ma a tutti i disegnatori della Disney che, a parte qualche storia isolata e specifica, illustrano i generici personaggi canidi col naso a tartufo, quelli che più si avvicinano a sembianze umane, tutti pallidi o rosati con caratteristiche somatiche 'bianche', anche quando, come in questo caso, ci troviamo in un paese multietnico dove i neri sono comunque maggioranza.
                Considerando che anche il nostro paese è sempre più multietnico, mi farebbe piacere vedere, fra i generici canidi, oltre che fra i  paperi (un Duffy Duck, no?), personaggi di tutti i colori, anche quelli più scuri.
                 

                Ciao Cornelius Coot,
                per quanto mi riguarda, non ci troverei niente di strano se, in una storia ambientata a Paperopoli o Topolinia, comparissero anche personaggi di colore o altre razze, ma ti ripeto che la mia è soltanto un'opinione personale, non ho mai ricevuto indicazioni a riguardo.
                Comunque, se può interessarti, nell'episodio della Saga dei Trofei ambientato in Brasile, ho scritto esplicitamente nella prima pagina della sceneggiatura di disegnare gente di colore, anche se solo tra i passanti. Ovviamente, non avendo visto i disegni, non ti so dire se questo verrà fatto o meno...
                Nell'altro tuo post, ho letto poi della tua insofferenza per questa Saga: capisco bene che, leggendo gli episodi a diverse settimane di distanza l'uno dall'altro, non tutti riescono a considerare la storia come una lunga trama organica, divisa sì in episodi, ma pur sempre una sola storia!
                A riguardo, ho già avuto modo di scrivere più volte.
                Aggiungo solo che, avendo sia io che la redazione avuto modo di avere una "lettura totale" dell'intera trama, l'effetto che ne scaturisce è sicuramente migliore.
                Un grosso ciao e come sempre buon Topolino! :)

                *

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                  Risposta #772: Sabato 11 Mag 2013, 22:37:44
                  Ho avuto modo di leggere quest'oggi la storia Topolino e il progetto "D" apparsa sul Topo 1944 e, oltre ai complimenti a Carlo, volevo chiedere se la Zia Topella che qui compare era stata ripresa in altre tue storie oppure si tratta di una presenza "one-shot". Grazie

                  *

                  Cornelius
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                    Re: Carlo Panaro
                    Risposta #773: Sabato 11 Mag 2013, 23:10:32
                    Comunque, se può interessarti, nell'episodio della Saga dei Trofei ambientato in Brasile, ho scritto esplicitamente nella prima pagina della sceneggiatura di disegnare gente di colore, anche se solo tra i passanti. Ovviamente, non avendo visto i disegni, non ti so dire se questo verrà fatto o meno...
                    Spero di sì. In caso contrario, vorrebbe dire che c'è ancor oggi qualche problema irrisolto nella normale illustrazione di personaggi di altre etnie. Almeno nel caso specifico del disegnatore in questione, che non so chi sarà.


                    Nell'altro tuo post, ho letto poi della tua insofferenza per questa Saga: capisco bene che, leggendo gli episodi a diverse settimane di distanza l'uno dall'altro, non tutti riescono a considerare la storia come una lunga trama organica, divisa sì in episodi, ma pur sempre una sola storia!
                    A riguardo, ho già avuto modo di scrivere più volte.
                    Aggiungo solo che, avendo sia io che la redazione avuto modo di avere una "lettura totale" dell'intera trama, l'effetto che ne scaturisce è sicuramente migliore.
                    Sono anch'io convinto (come ho scritto in diverse occasioni) che se gli episodi dei Trofei fossero stati consecutivi ne avrebbero giovato. Vorrà dire che alla fine di questa lunga storia li rileggerò recuperando i vari albi che li hanno pubblicati. Sperando magari che in futuro vengano ripresi tutti insieme in un Vatt sportivo :)
                    « Ultima modifica: Sabato 11 Mag 2013, 23:19:32 da leo_63 »

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                    Carlo Panaro
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                      Re: Carlo Panaro
                      Risposta #774: Domenica 12 Mag 2013, 18:52:27
                      Ho avuto modo di leggere quest'oggi la storia Topolino e il progetto "D" apparsa sul Topo 1944 e, oltre ai complimenti a Carlo, volevo chiedere se la Zia Topella che qui compare era stata ripresa in altre tue storie oppure si tratta di una presenza "one-shot". Grazie

                      Ciao Lucandrea,
                      grazie mille per i complimenti alla storia del Progetto D. Per quanto riguarda la zia Topella, l'ho utilizzata solo per quella storia.
                      Inizialmente avrei voluto riproporre la zia Topolinda, ma, all'epoca, a parte la famosa storia di Scarpa, era apparsa pochissimo quindi ho preferito inventare un character nuovo. Come sai, invece, da diversi anni a questa parte, di tanto in tanto la zia Topolinda viene riproposta, quindi se avessi bisogno di una zia per Topolino, ricorrerei a lei e non più alla zia Topella.  
                      Un grosso ciao! :)
                      Carlo

                      *

                      Lucandrea
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                        Re: Carlo Panaro
                        Risposta #775: Domenica 12 Mag 2013, 22:02:57
                        Ringrazio Carlo per la puntuale risposta. In effetti è meglio riproporre Zia Topolinda oggi che zia Topella sennò c'è il rischio che un lettore poco esperto faccia confusione tra le due zie

                        *

                        Zantaf
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                          Re: Carlo Panaro
                          Risposta #776: Domenica 12 Mag 2013, 22:47:13
                          Mamma mia. Scusate se mi permetto. Facendo passare di sfuggita il INDUCKS, mi accorgo solo ora che le storie di Panaro sono praticamente il Topolino come l'ho vissuto crescendo. Non so se mi spiego. Tutte quelle storie classiche, non nel senso di classiche, ma nel senso di tipiche, degli anni novanta. Carlo Panaro é l'aroma del Topolino, ecco. Quella semplicità anche un po' goffa ma molto caratteristica del Topo '90. Okay, ce ne sono altri che hanno contribuito allo stesso modo (Michelini, Cimino, Faraci, ecc.), il mio punto non é questo.
                          Mi fa effetto avere un contatto diretto. Penso che una gran parte del mio inconscio si sia formato sul punto di vista del Panaro, dato che io da bambino ero uno di quelli che leggeva due libri all'anno e il resto del tempo libero lo passava a leggersi e rileggersi i Topolini.
                          Che storia.

                          Sig Carlo Panaro, un saluto da un suo discepolo. Hehe. Grazie per le centinaia di storie che mi han sollevato nei momenti bui della mia infanzia (e anche un po' adolescenza...).

                          E cosa vedo? Paperino e i Poteri Telepatici é pure del Panaro! Una delle mie preferite in assoluto (complici anche i disegni di Guerrini), una di quelle storie che fa ridere sul serio nonsosemispiego.
                          « Ultima modifica: Domenica 12 Mag 2013, 22:49:10 da Zantaf »

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                          prezio
                          Diabolico Vendicatore
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                            Re: Carlo Panaro
                            Risposta #777: Lunedì 13 Mag 2013, 10:54:57
                            Mi aggiungo ai complimenti di Zantaf. Anche io sono cresciuto, negli anni '90, con tante storie di Panaro e ancora oggi me le godo senza esitazione.

                            Io credo che il pregio principale di questo sceneggiatore sia la continuità: non tanto a livello quantitativo (comunque presente), ma qualitativo. Ci sono sì storie meno riuscite, ma in questi 20 anni faccio veramente fatica a trovarne di "brutte". Sono inoltre sempre perfette dal punto di vista logico e della trama: sceneggiature classiche, lineari e sempre molto godibili.

                            Una delle mie storie preferite da sempre è "Paperino e il mostro della palude", che la lessi per la prima volta quando avevo sui 7 anni credo. L'ho riletta e recuperata anche in tempi più recenti e ogni volta mi lascia un senso di angoscia, forse accentuata dai bei disegni di Celoni. E' passato tanto tempo, ma volevo chiedere all'autore se, ideando la storia, l'ha pensata più come comica, più come drammatica o come una mescolanza delle due caratteristiche. Questo perché, a tratti, alcune tavole mi fanno sempre quasi venire i brividi.
                            ...poche ragazze da quelle parti...

                            www.acroteri.altervista.org - sito amatoriale della mia squadra di calcetto
                            www.goblins.net - sito dedicato ai giochi da tavolo

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                              Re: Carlo Panaro
                              Risposta #778: Lunedì 13 Mag 2013, 12:26:11
                              le storie di Panaro sono praticamente il Topolino come l'ho vissuto crescendo. Non so se mi spiego. Tutte quelle storie classiche, non nel senso di classiche, ma nel senso di tipiche, degli anni novanta. Carlo Panaro é l'aroma del Topolino, ecco. Quella semplicità anche un po' goffa ma molto caratteristica del Topo '90. Okay, ce ne sono altri che hanno contribuito allo stesso modo (Michelini, Cimino, Faraci, ecc.), il mio punto non é questo.
                              Mi fa effetto avere un contatto diretto. Penso che una gran parte del mio inconscio si sia formato sul punto di vista del Panaro, dato che io da bambino ero uno di quelli che leggeva due libri all'anno e il resto del tempo libero lo passava a leggersi e rileggersi i Topolini.
                              Che storia.

                              Sig Carlo Panaro, un saluto da un suo discepolo. Hehe. Grazie per le centinaia di storie che mi han sollevato nei momenti bui della mia infanzia (e anche un po' adolescenza...).

                               

                              Eheh MegaQuotone!..anch'io sono cresciuta sul Topo anni 90' e quindi Carlo Panaro è imprescindibile. Quasi non c'era numero senza almeno una sua storia. A volte due. :D  Beh, prolifico in maniera impressionante. Tanto di cappello per l'inventiva e la fantasia infinite. ;D

                              Riguardo la recente serie dei Trofei, la sto seguendo ed è godibile. Certo paga i limiti intrinseci ad una serie come questa, l'essere troppo diluita nel tempo, ma proprio perchè per forza di cose legata ai trofei "veri", e l'aver a disposizione poche pagine ogni volta. E non è facile cercare di far ridere, e per di più seguendo quell'iniziale  filo conduttore, in poche vignette.
                              L'ultima breve con Ciccio era molto carina, mi ha divertito, semplice ma efficace!
                              Forse l'unica, finora, che ho trovato un pò sottotono è stata quella del 3° trofeo, con QQQ. Ma ci può stare. La serie non è ancora finita, ma l'andamento è buono, e per quanto mi riguarda la valutazione è positiva.  

                              Ah, mi accodo elogiando il Mostro della palude. Da piccola (ma anche ora! ;D) la lessi più volte, e mi piacque parecchio! E che tenero il rapporto di affetto, protezione, solidarietà tra Zio e nipotini in quella storia! Oltre alla rivincita finale sull'odioso Gastone. Questa era una cosa che mi faceva sempre piacerissimo :D
                              «Éala éarendel engla beorhtast
                               ofer middangeard monnum sended.  Aiya Eärendil Elenion Ancalima!»

                                Re: Carlo Panaro
                                Risposta #779: Lunedì 13 Mag 2013, 17:00:25

                                anch'io sono cresciuta sul Topo anni 90' ,
                                beh, se si parla di topo anni 90 non posso non unirmi al club e fare i complimenti a questo bravissimo autore che ha allietato con le sue storie  per i più disparati disegnatori (Gatto in primis) la mia infanzia e adolescenza! ;D

                                 

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