Io, nel mio piccolo, appoggio il punto di vista di Cornelius.
Anch'io sono dell'idea che non si arrivi ad una vera e propria "epifania" in piena regola che appuri in modo netto l'esatta ubicazione di Atlantide e la risoluzione di tutti i misteri legati alla leggendaria civiltà perduta.
Credo piuttosto che anche con il raggiungimento del completamento del ciclo di ricerche condotte dal noto trio di avventurosi esploratori la verità sul continente atlantideo all'interno del ciclo castyano possa rimanere più soffusa ed eterea.
Non dico che mi aspetti una chiosa raffazzonata o qualunquista, attenzione.
Anche perché so bene quanto Casty sia un bravissimo narratore, un intessitore certosino di trame e un professionista che si munisce di tanta pazienza e documentazione per prepararsi per bene il terreno per una nuova avventura di un ciclo del genere che richiede molto studio ed approfondimento, anche più di quanto non faccia già per altre sue storie.
Però caldeggio anch'io l'opinione che la risoluzione dei misteri atlantidei potrebbe essere più fantasiosa e aperta a non una bensì a diverse interpretazioni, piuttosto che giungere ad una rivelazione secca ed incontrovertibile.
D'altronde, siamo nell'universo disneyano e più che una rivelazione che attesti chiaro e tondo tutta la verità su una civiltà tanto leggendaria quanto quella di Atlantide sulla quale ci si interroga da millenni, mi aspetto una risoluzione che sia un miscuglio tra verosimiglianza e fantasia dell'autore friulano.
Poi, dico, non entro nel merito della faccenda perché solo Casty potrà darci delle risposte a questi interrogativi che ci poniamo riguardo alla conclusione del suo ciclo ma fintanto che stiamo qua, discutiamone.
D'altronde, siamo qui apposta no?