Papersera.net

Più che inquietante secondo me è rivoltante!
La visione di Qui Quo Qua adulti e con quella faccia da s-cemi è una delle cose più penose e imbarazzanti che abbia mai visto nel mondo dei fumetti!

Tu hai letto "Paperino, Qui, Quo e Qua da grande", una bellissima storia di Claudia Salvatori che fra l'altro è anche una parodia di "Big", uno dei primi film di successo con Tom Hanks? Anche lì si vede un Qua adulto, con un look molto fricchettone (codino alla Roberto Baggio e giacca damascata alla Spandau Ballet) che con la sua inventiva bambina rilanciava tre fabbriche di Paperone sull'orlo del fallimento   Se l'hai letta, dimmi cosa pensi di quel Qua adulto... era carino ma un po' straniante  :(

Questo esiste...  

L'avevano fatto qualche anno fa, mi sembra...

Si è vero se non ricordo male la Warner ricevette una serie di proteste da persone indigante perchè secondo loro non era giusto che il Coyote alla fine vincesse.

Cosi' come mi piacerebbe vedere un cartone canimato dove finalmente Silvestro riesca a mangiarsi Titti

Questo piacerebbe a tanti
E credo che le reazioni alla fine di questo pennuto sarebbero diverse rispetto a quelle dello zio paperone .

Questo piacerebbe a tanti
E credo che le reazioni alla fine di questo pennuto sarebbero diverse rispetto a quelle dello zio paperone .

Bhe certo nel vedere il Titti sbranato proverei sadica soddisfazione.
Sulla  tomba di Paperone certamente no...ma neppure mi sconvolge piu' di tanto il primo pensiero che mi è passato per la mente quando ho visto la vignetta di Don Rosa  è stato...d'altronde nessuno vive in eterno...100 anni di avventure sono tutto sommato un gran bel vivere, è il giusto epilogo alla vita di un "Grande Papero"!

Andrea

cerchiamo di ricordare che stiamo parlando di personaggi inventati con lo scopo di intrattenere anche per centinaia di anni  :
che poi abbiano conosciuto una dimensione più realistica è un bene ma non lasciamo che questo ne fagociti la concezione originaria.

Tu hai letto "Paperino, Qui, Quo e Qua da grande", una bellissima storia di Claudia Salvatori che fra l'altro è anche una parodia di "Big", uno dei primi film di successo con Tom Hanks? Anche lì si vede un Qua adulto, con un look molto fricchettone (codino alla Roberto Baggio e giacca damascata alla Spandau Ballet) che con la sua inventiva bambina rilanciava tre fabbriche di Paperone sull'orlo del fallimento   Se l'hai letta, dimmi cosa pensi di quel Qua adulto... era carino ma un po' straniante  :(

Si, l'ho letta anche se non la ricordo benissimo...  / Dov'era? A me sembrava simpatico Qua così tratteggiato, mi era piaciuto... infatti penso che il " tabù" infranto che mi mette a disagio  non sia "qui quo qua" da grandi, o paperino invecchiato per esigenze di copione... come succede in diverse storie, in presenza di macchine del tempo o cose simili...
Insomma, è inutile insistere, avete capito benissimo... è l'insieme funereo...
Riprendendo il discorso di Gorthan ("l'idea di un' universo Disney in filologica evoluzione dove i personaggi nascono crescono invecchiano e muoino mi è sempre piaciuta."), è proprio questo aspetto probabilmente che o piace o non piace. Per me è controverso. Le storie della Saga mi piacciono, le trovo divertenti, le leggo, ma non mi appassionano e talvolta... mi urtano!
A me non importerebbe nulla al contrario di sapere se Rossella ri-sposa Rhett, o se lui diviene un alcolista, e muore il giorno X travolto da un carro per le strade di Atlanta! E tanto di meno di sapere se aveva un fratello che aveva aperto una drogheria di fianco alla macelleria del cugino di Ashley! Boh!  ??? ??? ???
A volte mi sembra che Don faccia troppo della presentazione di questa vicenda familiare lo scopo dellla narrazione, mentre in Gottredson che so, i genitori di Minni entravano perchè funzionali al racconto, poi magari se come personaggi non interessavano li si lasciava cadere...
Detto questo è evidente che certe cose funzionano stra-bene (Quackmore e Ortensia sono simpaticissimi, così come Matilda e il tenero papà di Paperone che lo "educa" all'indipendenza e all'etica del lavoro)...
Comunque capisco la ricerca di Don Rosa e il suo lavoro, anche se non mi fanno impazzire! Non vado oltre perchè dovrei continuare sul topic Don Rosa...

cerchiamo di ricordare che stiamo parlando di personaggi inventati con lo scopo di intrattenere anche per centinaia di anni  :
che poi abbiano conosciuto una dimensione più realistica è un bene ma non lasciamo che questo ne fagociti la concezione originaria.

Grrodon (cavoli ma come sei sintetico!!! come fai!!!!) ha espresso exactly quello che cercavo di dire...  

Si, l'ho letta anche se non la ricordo benissimo...  / Dov'era? A me sembrava simpatico Qua così tratteggiato, mi era piaciuto... infatti penso che il " tabù" infranto che mi mette a disagio  non sia "qui quo qua" da grandi, o paperino invecchiato per esigenze di copione... come succede in diverse storie, in presenza di macchine del tempo o cose simili...
Insomma, è inutile insistere, avete capito benissimo... è l'insieme funereo...
Riprendendo il discorso di Gorthan ("l'idea di un' universo Disney in filologica evoluzione dove i personaggi nascono crescono invecchiano e muoino mi è sempre piaciuta."), è proprio questo aspetto probabilmente che o piace o non piace. Per me è controverso. Le storie della Saga mi piacciono, le trovo divertenti, le leggo, ma non mi appassionano e talvolta... mi urtano!
A me non importerebbe nulla al contrario di sapere se Rossella ri-sposa Rhett, o se lui diviene un alcolista, e muore il giorno X travolto da un carro per le strade di Atlanta! E tanto di meno di sapere se aveva un fratello che aveva aperto una drogheria di fianco alla macelleria del cugino di Ashley! Boh!  ??? ??? ???
A volte mi sembra che Don faccia troppo della presentazione di questa vicenda familiare lo scopo dellla narrazione, mentre in Gottredson che so, i genitori di Minni entravano perchè funzionali al racconto, poi magari se come personaggi non interessavano li si lasciava cadere...
Detto questo è evidente che certe cose funzionano stra-bene (Quackmore e Ortensia sono simpaticissimi, così come Matilda e il tenero papà di Paperone che lo "educa" all'indipendenza e all'etica del lavoro)...
Comunque capisco la ricerca di Don Rosa e il suo lavoro, anche se non mi fanno impazzire! Non vado oltre perchè dovrei continuare sul topic Don Rosa...

cosa devono sentire i miei padigioni auricolari....
ti urtano? mi sembra che sia nella natura d' un capolavoro uscire dai "limiti"....... ogni grand' uomo, per esser ricordato è uscito dai limiti...

Riprendendo il discorso di Gorthan ("l'idea di un' universo Disney in filologica evoluzione dove i personaggi nascono crescono invecchiano e muoino mi è sempre piaciuta.")

No, no, no... Non è la mia ... (Credo l'abbia detto Salimbeti in questo thread...)...