Sicuramente, e a quel che dici tu aggiungo le "Storie della Baia", e appunto il "vero" Pp8, che per me è quello di Enna e in stile Enna, che proprio con la Muci lo prese in mano dandoci la deliziosa, e "adultissima" (intendo per tutte le età, sia chiaro) saga di Morgan Shoes.
Come sia stato possibile infantilizzare il Topo mentre in mezzo c'era tutto questo è cosa che m'è sempre sfuggita, con tutto il rispetto.
Eppure, siamo tutti qui che concordiamo sul fatto che quell'infantilismo sul settimanale fu tutt'altro che latente, quindi non me lo son sognato.
Ma, in quell'intervista, badate, la Muci dice che lettori e abbonamenti erano andati in crescita sino alla crisi dell'editoria del 2007, e qui e lì la stessa lancia non certo nascosti complimenti a Bertani e al suo modo di gestire il Topo, modo che, è quasi inutile ve lo dica penso, è esattamente il suo opposto...
Da notare anche che la Muci parla di incremento delle vendite grazie a Bertani: come possa saperlo non mi è noto, ma mi fa piacere se vero. Insomma, guardatevi l'intervista perché c'è tanto di cui discutere.
E, capiamoci, la Muci dice anche tante cose intelligenti, molte condivisibili, financo, lasciando trasudare passione ed amore per il mondo Disney, anche con cognizione di causa.
Probabilmente, però, quella frase su Pp8, a mio modestissimo parere, rivela l'errore di fondo completo, totale ed irreparabile che ha viziato tutto il resto.
Ps: che era successo nel 2007 per dare il via al tracollo dell'editoria?