Topic interessantissimo, me lo spulcerò per bene. Una bellezza per tutte, cito il post del 2020 di dr. Paperus che analizza la cattedrale barksiana di Notre Duck.
Nella striscia di Paperino l'interno di una chiesa è mostrato due volte a fine anni '30 (Paperino, o Paperino + Qui Quo Qua, seguono la messa ed entrambe le gag vertono sull'offerta per i poveri). Forse il rettore del 13 dicembre 1938, che fa visita a casa di Paperino, è un religioso anche lui, magari il capo della comunità sacerdotale assegnato alla scuola (secondo leggi e ordinamenti americani). Negli anni '40 i Paperi sono mostrati più volte all'interno e all'esterno di una chiesa, ma stavolta sempre e solo per gag incentrate sulla celebrazione di matrimoni. L'uso si dirada nei decenni successivi, finché a sorpresa Karp incentra due o tre gag sui Nipotini in chiesa verso la fine della carriera, nei primi '70: tra queste solo una mostra però i personaggi in chiesa durante la funzione, quella del 18 dicembre 1973 (un bambino molesta il Nipotino con la cerbottana durante la messa, all'uscita il Nipotino chiede a Paperino se deve perdonare quel ragazzino).
Ma chi è più ricorrente nella striscia e ha a che fare col mondo religioso, da metà anni '50 a metà '70, è il
reverendo Jones, sempre usato dal solo Bob Karp (quindi, dopo la morte di Karp, i contenuti profondamente o blandamente religiosi prendono a dileguarsi). Karp usa il rev. Jones in formule fisse: nel 1954 (
1) è in una striscia in cui il cagnetto Taffy di Paperino (Bolivar a un certo punto sembra sia morto, i Paperi adottano poi il cocker Fido - era il cane di casa Paperino nel mio volume su Taliaferro del 2015 - e ora c'è questo terzo) abbaia a tutti tranne che a un rapinatore: i "tutti" sono usati in forma simbologica per richiamare l'innocuità: il cane abbaia in ordine al rev. Jones, a un poliziotto di pattuglia, a una donna, ma infine muove la coda al rapinatore che punta la pistola a Paperino (ovviamente non si può esser d'accordo su che le donne siano innocue per natura o costituzione, e neanche un parroco o un agente di polizia, ma una striscia autoconclusiva ha bisogno di immarcescibili simboli, rapidi ed efficaci). Il rev. Jones compare in una gag basata su quasi lo stesso principio nel 1960 (
2), ma stavolta fa parte dello stuolo di generici passanti del cortile di Paperino (lattaio, postino...), finché - anche adesso - il cane di Paperino (sempre Taffy) accoglie festosamente il ladro penetrato nottetempo per derubare la casa (la striscia è il remake di una domenicale con Bolivar di metà anni '40).
Il rev. Jones è evocato da Karp, poi, nelle gag in cui Paperino non può più dire bugie, semplicemente perché di fronte all'autorità ecclesiastica sente di non poterlo fare (di fronte ai tutori dell'ordine e alla giustizia, invece, sì). Paperino nel 1957 (
3) incontra vari amici e magnifica le misure del pesce che ha quasi pescato, mentre nell'ultima vignetta (tutta la striscia è muta) la distanza tra le due mani si è drasticamente accorciata (col reverendo, che sta innaffiando il proprio giardino, non sa fare lo sbruffone). La gag è efficace ma i disegni pessimi sono dovuti alla mano di un ignoto sostituto di Taliaferro, probabilmente in ritiro per malattia. Il principio è lo stesso, l'impossibilità a mentire, in una striscia del 1960 in cui assistiamo alla sospetta sincerità di Paperino dopo un incidente d'auto (
4).
Variante di quello appena esaminato è il principio (o la "funzione") dell'impossibilità a bestemmiare, sfruttato da Karp più volte ancora. Paperino nel 1958 si obbliga a cambiare la gomma con filosofia perché passeggero sulla 313 è il rispettabile rev. Jones (
5). Stessa gag, stavolta sul campo da golf, nel 1965 (
6). Una variazione particolarmente simpatica è quella del 1963 (
7), in cui "
Se io non devo bestemmiare, lei mi prometta che non pregherà".
Slegata dalle consuete formule è una gag del 1963 (
8) che non sfigurerebbe come rapido abbellimento di una commedia brillante. Essendo la mia preferita sul reverendo, pubblico qui la striscia completa. Paperino poliziotto ferma la sua auto con un "
Cosa brucia, amico?" (il modo anglosassone per chiedere "Dove vai di fretta?"). Il reverendo indica laconicamente la terra e Paperino è lasciato a guardare il terreno nel tentativo di capire.
Le comparsate del rev. Jones si esauriscono nel 1974, gli ultimi fuochi di Bob Karp. Una tavola (
9) è remake di quella striscia del '65 sul campo da golf. Grundeen sembra seguire gli schizzi approssimativi a matita di Karp, fornendo una versione più giovanile del reverendo Jones (come quella del '63 su bestemmie vs. preghiere) ma comunque assimilabile a quella ricorrente. Nello stesso '74 però, per una striscia (
10), quello che a ragion veduta dovrebbe ancora essere il rev. Jones è disegnato da Grundeen in una via che si discosta dalla (pur blanda) norma. La gag stavolta mostra l'esterno della sua chiesa (forse è l'ultima occasione nella striscia) e - vedi il cartello - gioca bonariamente tra religione e modi di dire già da tempo "profanizzati".