Riguardo alle Duck Tales: boh, io Jet McQuack, Doofus/Tonty e la Tata (per non parlare di Gaia...) li ho sempre odiati. All'epoca non capivo neppure perche' inventarsi un altro maggiordomo quando c'era gia' Battista (chi lo sapeva che gli USA non lo conoscevano
).
Per quanto riguarda Ciccio, e' un personaggio con pochi spunti oltre alla sua macchietta di mangiatore e dormiglione. Che si puo' sfruttare per fargli compiere imprese che abbiano attinenza, ma che proprio per questo verteranno inevitabilmente sulla puerilita' o sulla demenzialita'... in ogni caso anche lui serve.
Pico mi piace tantissimo, ma le Pillole in effetti (quelle poche che ho letto) non mi garbavano. Lo preferisco impegnato in storie serie, o meglio dove lui fa la figura dello
studioso serio, anche se poi gliene capitano di cotte e di crude. L'ultima storia con Paperone,
Zio Paperone e l'affare culturale, per esempio, e' stata la mia preferita dell'intero numero.
Ser Lock mi stava sui cosiddetti. Nefarius forever, altro che Ser Lock!
Jose' era un gran personaggio, e aveva il pregio di far conoscere la realta' brasiliana molto da vicino. Sarebbe stato divertente se ci fossero stati sceneggiatori messicani a sfruttare parimenti Panchito...
Riguardo Paperetta: in realta' l'unica caratteristica che la leghi agli anni '60 e' quel maledetto "Ye' Ye'". Nient'altro. Lei e' gia' stata usata in parecchi modi, tutti coerenti con la sua descrizione di base di Scarpa: "
ragazzina argento vivo, entusiasta e altruista, si lancia con successo nelle imprese piu' spericolate". Scarpa l'ha impegnata in un po' di storie con QQQ contro i Bassotti, e non erano niente male. Gia' nella sua prima apparizione poi rivela le sue doti di attrice, e come tale nelle parodie si dimostra degna dei vari ruoli, anche se si tratta di metterla insieme a Paperoga (
L'importanza di chiamarsi Papernesto), di farle fare un ruolo da maschiaccio che prometteva tantissimo e poi rimane irrisolto (
Le Fantaleggende) o di metterla addirittura assieme a Paperino in "concorrenza" con Paperina (
La storia di Marco Polo). Mentre poi qua in Italia si stabilizza come giornalista definitivamente con De Vita (
Paperino e il primato alla senape), in Brasile le creano un circolo tutto suo di cui e' leader indiscussa - forse perche' e' l'unica che usi il cervello...
. E le storie sono ambientate a Paperopoli, nonostante manchi tutto il resto della famiglia, non si capisca come Paperetta si mantenga e non di rado scappino "brasilianita'" come l'uso dei diminutivi
Ze', e in generale soffrano del problema comune a tutte le storie brasiliane, ossia la completa mancanza di serieta' e il trattare i personaggi come macchiette sempre simili a se' stesse.
Dopo tutta 'sta tirata insomma
... che ci vuole a riutilizzare Paperetta? E' semplicemente un'adolescente. Nemmeno QQQ sono sempre rimasti uguali a loro stessi, e ora sono personaggi complessissimi. Paperetta ha le stesse potenzialita', e oltre al fatto che ha diciott'anni (collegio concluso alle spalle, e guida l'automobile...), un'intelligenza acuta e una propensione per l'arte e il giornalismo, le si puo' far fare qualunque cosa. Oltre a metterla alle dipendenze di Gedeone (con tra l'altro una possibile virata sui generis come pedinatrice di Paperinik per scoprirne l'identita', idea vecchia ma che fa sempre buon brodo...), la si potrebbe piazzare all'Universita' di Paperopoli, magari che ascolta le lezioni di Pico assieme ai suoi scalcinati compagni... o renderla esperta informatica... oltre a riutilizzarla nelle parodie ovviamente. E non dimentichiamoci della sua provenienza... :