Ridete pure, ma la realtà è che ci colleziona pubblicità.
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edit: Articolo meglio il mio pensiero, prima messo giù di fretta e risultato un po' acido.
Vi chiedete il senso del collezionismo di pubblicità, questa volta. La volta scorsa era il senso dei blisterati, la prossima chissà. Be', i miei familiari (e i vostri) potrebbero chiederci il senso dell'accumulo di tonnellate di carta, con storie in decine di versioni, albi che non leggeremo mai per mancanza di tempo, gadget oggettivamente non sempre belli.
Oppure io potrei chiedere a qualcuno dei qui intervenuti il senso di collezionare
patacas (in senso letterale e non). Insomma, il mondo è bello perché vario, no? E ognuno colleziona quel che vuole.
Per le pubblicità: so per certo che c'è chi quelle vecchie le ama perché le considera belle e chi le colleziona perché gli ricordano i tempi in cui sognava su quelle immagini; sognava senza la possibilità di acquistare quegli oggetti. La nostalgia dell'infanzia è, come noto, uno dei più grossi motori del collezionismo. Il completismo pure. Ecco che anche acquistare le sole pagine acquista un senso.
PS: aggiungo, altrimenti non sarei io, una piccola provocazione. L'impressione è che in questo forum ci siano molti utenti che scrivono senza conoscere l'argomento di cui si sta parlando, ma solo per avere più post e
like. Chi si improvvisa critico del disegno e dei testi, chi si autodefinisce filologo, chi parla di prezzi di mercato senza aver mai acquistato nulla al di fuori dell'edicola.
Parlare solo di ciò che si conosce è anche non sprecare tempo e averne di più per leggere le nostre amate storie o per imparare da chi, in quell'ambito particolare, magari ne sa più di noi.