Oh, annata particolare, ma per niente sgradevole, direi... Beh, dunque, l'inizio dell'anno è funestato dal passaggio al formato mini-patinato-Topolino (nonché dalla fine del ciclo dell'Argaar, ma quella è un'altra storia), tanto che ricordo all'epoca (7-8 anni) di aver smesso di comprare il settimanale regolarmente per mesi, prendendo solo qualche storiella qua e là, e riprendendo con regolarità solo in estate, all'epoca della famosa "cassetta avventurosa". Durante l'annata, è innegabile, molti Maestri degli anni precedenti ci sono e non ci sono: se è vero che Massimo De Vita è per fortuna ampiamente presente, ma non più come sceneggiatore
, e che Giorgio Cavazzano ci regala otto storie splendide, di cui una (la prima?) da lui curata anche nei testi, Romano Scarpa inchiostra "solo" cinque storie in tutto l'anno, due sue (delle quali una ambientata nella "sua" Venezia e l'altra un giallo topolinesco di ottima fattura e perfettamente in continuity), e tre su testi d'altri (ta cui spiccano quel "Vandalo del plenilunio" di Giorgio Ferrari che è in tonalità pienamente scarpiane, e la natalizia "Paperino e il natale... spaziale" con le sperimentazioni delle strisce cinematografiche in orizzontale e del finale con "doppiofondo") e G. B. Carpi illustra, in tutto l'anno, solo due, pur ottime, storie: la stupenda "acquerellata" "Paperino trovatore trova-guai" e l'ottima estiva "Paperinik vicesupereroe" ove torna al personaggio che aveva creato tanti anni prima e che ancora oggi, secondo me, nessuno sa disegnare come lui
; inoltre, Rodolfo Cimino ci regala solo tre storie, in tono quasi "minore" curiosamente tutte ruotanti intorno a Paperino, con lo Zione totalmente assente da una e solo guest star nelle altre due, e Guido Martina se ne va a inizio anno con il suo ultimo "classico" letterario (dopo il quale non farà più alcuna comparsa sul settimanale, secondo l'Inducks), che però non risulta neppure tra le storie di quest'anno.
Ma direi che c'è decisamente chi si perita di non far sentire troppo soli i "poveri" lettori del Topo: il 1985 è decisamente l'anno del mai abbstanza compianto Bruno Concina, che tira fuori dal cappello ben undici ottime storie, due delle quali danno il la a due cicli disneyani ben noti nei secondi anni Ottanta ed oltre: le storie a Bivi (che iniziano qui con il Cavazzano deluxe di "Topolino e il segreto del castello") e quelle della Macchina del tempo (che, fatta salva la prima storia "fantasma" che verrà recuperata molto tempo dopo, iniziano "col botto" qui con il segreto della Gioconda e con quello di Napoleone). E le altre storie non sono da meno: "Zio Paperone e il dolce problema" è una piccola partita a scacchi finanziaria tra Zio Paperone e Rockerduck in cui tutti i personaggi sono caratterizzati al meglio ed ingentiliti dal pennello magico di Cavazzano, "Paperino e il segreto pasquale" rimane ancora oggi una delle storie pasquali più romantiche che io conosca, "Paperino e l'ispirazione" è un gioiello di metanarrativa, "Paperinik vicesupereroe" è eroica e nel solco del Paperinik eroe quanto basta, e via di questo passo. Concina era un fuoriclasse, e sicuramente senza di lui un buon 40% delle storie belle di quest'anno non ci sarebbero state.
Altro compianto autore splendidamente sugli scudi in quest'annata è Guido Scala, che ci regala sette storie tra cui spiccano la trilogia di Paper-Alì che sta prendendo un bel po' di voti, il Vascello Fantasma, quell'"enigmisticomania" che fa da precursore all'"eredità enigmistica" di qualche anno dopo (doveva essere davvero un grande appassionato di enigmistica, il Maestro) e le due ottime collaborazioni con il sempre brillantissimo Pezzin per due storie di un'attualità tale da renderle indimenticabili per un bimbo di sette anni di allora: "Zio paperone e la febbre della plastica" e soprattutto "Zio Paperone e la rivolta alimentare", di cui ancora oggi potrei citare a memoria qualsiasi vignetta
E non dimentichiamo, ovviamente, il Maestro Chierchini, che, seppure con un'apparizione veloce, lascia il suo segno con due gotico-soprannaturali da par suo: la terza storia del terribile Dottor Talos ed un "Topolino e Pippo acchiappafantasmi" che riprende in chiave disneyana e divertente una moda che si stava diffondendo allora, tra i Ghostbusters della filmation in tv e quelli di Reitman al cinema
Quindi sì, è possibile che qualche grande capolavoro in meno rispetto agli anni scorsi ci sia, ma direi che siamo ben al di sopra degli abissi toccati in alcuni anni recenti, molto al di sopra
Anzi, le storie buone sono talmente tante che, come altri, devo frammentare e sacrificare :(
2 punti a Zio paperone e la rivolta alimentare
2 punti a Topolino e la notte delle stelle
1 punto a Paperino e il segreto pasquale
1 punto a Topolino dietro il sipario
1 punto a Zio Paperone e la febbre della plastica
1 punto a Paperinik Vicesupereroe
1 punto a Qui, quo, qua e le gioie del BMX
1 punto a Paperino e il popolo Lira
1 punto a L'Incredibile avventura di Topolino
1 punto a Paperino e l'Ispirazione
1 punto a Topolino e il segreto della Gioconda
1 punto a Zio Paperone e il dolce problema
1 punto a Topolino e il segreto di Napoleone
1 punto a Zio Paperone e l'enigmisticomania
1 punto a Topolino e il segreto del castello
1 punto a Paperino e il natale... spaziale
1 punto a Paperino trovatore trova... guai
1 punto a Pippo e l'ultimo viaggio di Babbo Natale