Non c'è niente da fare, nonostante mi ritenga completamente diverso, devo essere interiormente e inconsciamente sessista: non c'è altro motivo per il quale immagino il lettore tipo di julia come una donna dai 25 ai 50, media, senza (più) aspirazioni (e allora vive la vita che avrebbe voluto attraverso i "successi" della protagonista) o con feroci aspirazioni (e allora si auto-sprona con i successi della protagonista), tendenzialmente maschio-fobica e comunque con un sacco di tempo per perdersi dietro al nulla.
O meglio, un motivo ci sarebbe anche se me le immagino in tal modo: le lettere che generalmente sono ospitate nella posta in cui si ritraggono cosi!
Ma andiamo oltre, perchè la cosa peggiore è come le immagino: a fine lettura dell'albo, lo chiudono e pensano "Che bello leggere le storie di julia, di sua nonna, di sua sorella, della sua governate, del suo gatto, dei suoi litigi con webb, delle rotture del suo catorcio scassato, del suo tenero figlio adottato a distanza! Peccato siano continuamente interrotte da altre vicende che non c'entrano, omicidi, assassini, indagini, furti, sparatorie, che la distolgono in continuazione. Non capisco perchè giancarlo continua a infilarci queste cose che non seervono a niente e sviano l'attenzione dalla vicenda".
Deve essere per forza così, non c'è altro motivo per cui una storia, che sarebbe stata anche interessante, che avrebbe potuto scavare su un argomento che è sempre "affascinante" come quello della corruzione delle forze di polizia, occupi circa metà dell'albo, mentre l'altra metà è appannaggio di:
- la nonna di julia con l'ennesimo spasimante (poi non ci si deve sorprendere se la nipote è come è);
- gli incubi di julia (che ormai hanno un po' rotto!);
- il diario di julia (che almeno serve ogni tanto a portare avanti la vicenda);
- le scenate isteriche di lei con webb, ormai senza che ci sia nessun reale motivo: per esempio all'inizio lei arriva proprio sul luogo del misfatto e lui le chiede con espressione apparentemente bonaria "che cavolo ci fa qui?" (come il capitano lo direbbe a don matteo per capirci) e lei lo aggredisce con una faccia infuriata e da lì una cagnara che non finisce più. Ormai vivono sull'orlo di una crisi di nervi. E lo stesso siparietto si ripete e si ripete e si ripete, uff!
- la festa del compleanno della nonna di julia;
- il ritorno di cary grant che nonostante tutto ancora fa il cascamorto con una che è simpatica come la tosse asinina;
- varie ed eventuali;
Silvia, ti odio!
P.S.: qualcuno mi spiega la battuta della torcia elettrica nelle prime pagine tra i due poliziotti?