Mattatori degli anni '80 sono gli incontenibili Cimino, Pezzin e Scarpa. Direttamente dagli USA, emerge pian piano, facendosi le ossa, un misconosciuto autore italo-americano, destinato comunque ad affermarsi definitivamente soltanto all'inizio del decennio successivo: Don Keno Rosa.
Io personalmente ho optato per l'inimmaginifica (e inusitata) saga delle
Paperolimpiadi.
So bene che è una storia fondamentalmente corale, però mi son reso conto che non avrei potuto inserirla da nessuna parte (altri sondaggi su Paperino, Topolino etc. [ndr.]), nè ora nè in futuro, proprio per questa sua particolarità. Quindi ho scelto di accostarla al protagonista che spicca leggermente più di tutti, ovvero Paperone.
Romano in quest'occasione si è davvero superato, e imho non poteva fare di meglio, neanche se avesse aspettato le Olimpiadi di Barcellona, per scrivere la storia. Con quelle 250 pagine, stiede per diversi anni nel guinness dei primati Disney, avendo sfornato la più lunga storia realizzata da un unico autore (la saga di PdP, by Don Rosa, sarà poi destinata a battere il record).
L'argomento serioso (trattato stupendamente) al centro della vicissitudine della coppia Kim Don-Ling-Chen Dai-Lem, è soltanto uno dei tanti intrecci, tutt'altro che banali, all'interno della saga, che tengono testa al filone principale della telecamera Premonitor.
Penso sia la miglior avventura nel quale il binomio Paperi-Topi interagisce meglio di qualsiasi altra volta, seppur in modo abbastanza "soft".
Dovendo essere costretto a scegliere una storia prettamente paperoniana, punterei il dito su
Zio Paperone e il ponte di Messina. Una delle più belle del ciclo di storie "monumentali" (penso anche a
Zio Paperone e la Torre di Pisa, ad esempio), destinata a rimanere nella memoria di tutti (me in particolare, che sono siculo)...
Ora a voi.