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Nessuno legge Nathan Never della Bonelli?

Io sì. Sin dal primo numero, "Agente Speciale Alfa".

Conker, il tuo ex-avatar pare che riscuota parecchio successo...

Cmq, tornando in tema, Nathan Never è uno di quei fumetti che non ho praticamente mai letto...
Non è il mio genere!

Nessuno legge Nathan Never della Bonelli?

Io lo leggevo, con entusiasmo!!

Poi mi e' sembrato sempre meno interessante, ed ho smesso di comprtarlo al numero 66... pero' ci sono delle storie BELLISSIME, una su tutte "Gli occhi di uno sconosciuto", ispirata ad una canzone di Suzanne Vega.

Ah, e poi e' stato geniale anche il primo cross-over con Martin Mystere!!

Gli alboni giganti, invece, mi hanno deluso un po'!  :(

Credo che Nathan Never fosse molto valido fino (circa) ai primi sessanta numeri, con molti numeri CAPOLAVORO...

...poi l' ABISSO... :(

Mi ricorda un pò ciò che è successo a PK...

Credo che Nathan Never fosse molto valido fino (circa) ai primi sessanta numeri, con molti numeri CAPOLAVORO...

...poi l' ABISSO... :(

Perché dici così?
Secondo me, invece, le trame sono migliorate moltissimo e gli intricci sono davvero ben costruiti... insomma non è facile tenere viva la continuity dopo oltre dieci anni di storie e speciali vari. Poi, l'ingresso nello staff del gruppo Hammer (a proposito che ne pensate di questa testata?) mi sembra abbia rivitalizzato un personaggio che si stava (passatemi l'espressione) aggrovigliando su se stesso.

Conker, il tuo ex-avatar pare che riscuota parecchio successo...

è proprio per questo che me ne sono fatto uno personalizzato.....non riuscivo più a riconoscermi al volo......

Perché dici così?
Secondo me, invece, le trame sono migliorate moltissimo e gli intricci sono davvero ben costruiti...

...ehm...è necessaria una puntualizzazione : ho mollato Nathan Never col numero 109, schifato dall'orrida saga della "rivoluzione" dell'Agenzia Alfa...
Quindi ovviamente se è migliorato non posso saperlo! Schius Mi!

Segnalo a tutti quelli che sono interessati a Nathan Never ma non lo hanno mai iniziato a leggere regolarmente (magari per la continuity troppo serrata) che dall'8 Luglio arriva la Granristampa (sullo stampo di quella di Dylan Dog iniziata qualche anno fa). Uscirà ogni due mesi, ristampando tre albi a numero.

http://www.sergiobonellieditore.com/auto/edicola?collana=87&collocazione=3&numero=1

la consiglio particolarmente ai tanti Pkappiani che girano per il forum... sono certo che per chi ha amato Pk Nathan Never sarà certamente nelle sue corde.

Non avevo mai letto nulla di Nathan Never. Ho però colto la possibilità offerta dal n. 250, Il segreto di Sigmund, attualmente nelle edicole (aprile 2012) per provare una serie che, per il personaggio e per il genere narrativo, mi ha sempre attirato. Questo numero infatti è un ottimo nuovo starting point della serie, e insieme ai prossimi 3 albi costituirà le basi perchè anche i niub... ehm, i nuovi lettori possano gustarsi il fumetto.
Quel che posso dire è che è molto vero che sia un nuovo starting point. La lettura da parte mia, che sono totalmente niubbo e ignorante del personaggio, è stata assolutamente comprensibile e godibile. Mi sono trovato a leggere una bella storia di fantascienza, con una buona dose di azione molto ben raccontata e disegnata da un Giardo che, se da un lato in alcune vignette può apparire un pochetto troppo statico, dall'altro offre delle tavole molto dettagliate e dei personaggi ritratti in maniera egregia e attirevole.
Oltre a questa componente avventurosa/fantascientifica che mi è sicuramente piaciuta, mi ha colpito l'attenzione verso i personaggi: la cupezza e il background drammatico di Nathan, la solitudine di Legs Weaver, la ferma immoralità del capo dell'Agenzia Alfa e l'insicurezza ricca di sensi di colpa di Sigmund. Mi sembrano tipi umani ben tratteggiati, che predispongono il lettore ad affezionarsi ai personaggi e che sembrano motore della storia. Da questo punto di vista, quindi, tanto di cappello allo sceneggiatore Mirko Perniola che ha offerto una buonissima prova di scrittura.
Molto buona, per un nerdone come me, l'accenno di trama orizzontale che immagino verrà ben sviscerata nei prossimi 3 numeri, che comporranno una sorta di arco narrativo che sarà la vera e completa base di questo starting point.

Oltre a questa componente avventurosa/fantascientifica che mi è sicuramente piaciuta, mi ha colpito l'attenzione verso i personaggi: la cupezza e il background drammatico di Nathan, la solitudine di Legs Weaver, la ferma immoralità del capo dell'Agenzia Alfa e l'insicurezza ricca di sensi di colpa di Sigmund. Mi sembrano tipi umani ben tratteggiati, che predispongono il lettore ad affezionarsi ai personaggi e che sembrano motore della storia.

Ti farà piacere sapere che l'attenzione e la cura nella descrizione introspettiva dei personaggi è da sempre uno dei punti di forza di NN (o per lo meno lo è nei suoi momenti migliori).
Per te e per chiunque altro vuole approfittare di questo starting point per iniziare a seguire la serie (io ve lo consiglio) segnalo che la saga che andrà dal 250 al 253 si tratta di un esperimento di retro-continuity, ovvero ripercorrerà i momenti salienti della serie svelandone retroscena rimasti fino ad ora nascosti (oltre immagino anche a servire da "riassuntone" per i nuovi lettori); ad esempio questo 250 si colloca cronologicamente poco prima del numero 1; questo solo per dire che l'ambientazione e il tono del "presente" della serie sono molto diversi rispetto quelli presentati in questo numero e che nei prossimi mesi ci saranno balzi temporali notevoli tra un albo e l'altro (Ad esempio probabilmente il prossimo si collocherà intorno al numero 100)

Nathan Never # 251 - Il Faro di Alessandria



Ho comprato e letto il secondo numero della miniserie neveriana di starting point, e volevo dire che continuo a gradire molto!
Mi è piaciuto il colpone di scena relativo all'Agenzia Alfa, piazzato subito nelle prime tavole, così come l'avvicendamento al comando... e sul piano squisitamente d'azione, ho apprezzato molto la trama portante, col complotto e con un nemico più infido e meno prevedibile dello scorso numero.
Ma quel che ho davvero adorato è la descrizione dei personaggi: Nathan che cerca di guarire dalla sua solitudine incontrando un'altra solitudine, ma temo che la somma possa dare niente più che due solitudini. Ma anche la relazione tra Legs e la sua compagna (inciso: mi ha colpito vedere una relazione lesbo in un fumetto Bonelli, e noto che è cosa di anni fa: chissà perché, non me l'aspettavo) nasconde in sè comunque una malinconia di fondo che forse solo apparentemente è equilibrio, come pare nel finale.
Impossibile ignorare in questa carrellata anche Sigmund, che qui è ancora più triste e solo che nello scorso numero: senza più il suo computer organico (che a me ricordava molto Uno, come concetto) si sente smarrito, tanto da prendere una decisione netta sul finire dell'albo, una ricerca che si pone più sul piano interiore che su quello fisico di scienza.

Insomma, come già si intuiva dal #250, la storia di Nathan, Legs e Sigmund è la storia di tre solitudini immerse in un futuro fantascientifico dove le loro anime vagano inquiete, cercando di espletare ai loro doveri, credendo anche in ciò che fanno, ma fondamentalmente rimanendo insoddisfatti di quanto accade loro. O perlomeno, questa è l'atmosfera che respiro nella sceneggiatura dell'ottimo Davide Rigamonti, che regala scene e dialoghi vincenti e appassionanti.
Menzione doverosa anche per i disegni di Ivan Calcaterra, che realizza tavole dettagliate ed esteticamente appassionanti.

Ok, io ci sono anche per il prossimo

Nathan Never # 252 - Nel Cuore della Macchina



Wow.
Figata.
Non "figata" inteso come tamarrata fantascientifica pieno di cose che gasano.
"Figata" perchè Nel Cuore della Macchina (Rigamonti/Mandanici) è una storia che prende l'aspetto fortemente malinconico e intimista che ho riscontrato nei due numeri precedenti e lo amplifica in maniera aulica e drammatica.
L'editoriale ci informa che il balzo temporale nella continuity è ampio stavolta: ciononostante questa "miniserie nella serie" mi pare costruita molto bene, dal momento che non avverto buchi o problemi gravi di incomprensione in questi 3 episodi. Fatto sta che siamo in un momento in cui Legs fa parte della Squadra Fantasma avendo abbandonato l'Agenzia Alfa, ma non disdegna di lavorare ancora con Nathan in caso di bisogno, e in cui Nathan ha aggiunto altro dolore a quello della perdita dei famigliari.
Ma il vero centro della trama è inevitabilmente Sigmund, come già il titolo del #250 suggeriva chiaramente in fondo: il suo percorso segna questo recap in modo ferreo, e la sua decisione di riversare la sua mente in un androide è stuzzicante, sia quando tutto va bene sia quando le cose iniziano a prendere una piega meno piacevole.
Le didascalie che ci fanno entrare nei pensieri del polacco, che fa da narratore interno a gran parte della vicenda, rendono la narrazione ancora più malinconica di quando già non fosse, tra pioggia da romanzo noir e solitudini mai risolte.
La conclusione del numero lascia il lettore con un forte senso di nostalgia e inquietudine addosso, un fondo di amarezza e tristezza che dolcemente accompagnano le ore successive alla lettura dell'albo e che rendono questo fumetto sempre più interessante per il sottoscritto.

Nathan Never # 253 - Omega



Letto, finalmente.
Certo, meno convincente del numero precedente, in cui c'erano tutte quelle sensazioni di solitudine e tristezza che mi avevano conquistato per quanto ben raccontate... ma comunque anche questo episodio ha i suoi risvolti psicologici e riflessivi mica da ridere. Le scene in cui Nathan e Legs parlano col fake-Sigmund  e in cui vengono loro schiaffati in faccia i fallimenti sentimentali e di rapporti umani di una vita intera è da antologia, colpisce duro nello stomaco i protagonisti ma anche il lettore che inevitabilmente penserà ai rapporti che ha fatto naufragare nel corso della propria esistenza e si rapporterà all'idea di quel "mondo ideale" che viene proposto in risposta a tale scenario di ricordi e rimpianti.
Al di là di questo, la nascita di Omega a me è piaciuta: il personaggio è controverso, ambiguo, e forse è presentato un po' a muzzo, eppure mi pare una conseguenza sensata del processo che ha attraversato Sigmund in questi 4 numeri (ormai è chiaro che è lui il protagonista delle miniserie) e l'evocativa cover, in cui il titolo "Omega" viene contrapposto alla scritta "Alfa" dell'omonima agenzia è un tocco di classe che suggerisce la correlazione tra questa nuova entità e i protagonisti.
Ah, ho apprezzato moltissimo l'idea dell'aggiungere una mini-storia alla fine: è scritta molto bene, e veicola messaggi importanti per le storie future (presumo) e anche proseguendo sul sentiero dei temi profondi. Pollice alto.

Quindi, insomma, gradita nel suo complesso sia questa storia sia la mini nel suo complesso: però, però, ora come ora non penso che continuerò mese dopo mese a versare un obolo a Nathan cominciando a seguirlo fedelmente. E' un universo narrativo indubbiamente interessante, e la componente malinconica che tanto fa presa in me è sicuramente stata una piacevole sorpresa, ma non so quanto effettivamente sostenere una spesa di 3 euro al mese per collezionare una serie dal 250esimo numero quando ho in corso recuperi di roba che bramo da più tempo, importante anche per il costo e che quindi reclama ogni soldo disponibile per investire su di esse.
Vedremo fra un mesetto come va e come mi sento.

Oggi ho voglia di raccontarvi una storia e farvi una richiesta...

Era uno dei primi giorni di Settembre. In quei giorni leggevo Dylan Dog, i numeri vecchi che mi aveva regalato lo zio. E mi piaceva.. Però aspetta, perché parlo di Dylan se questo è i topic di Nathan?

Ah si, quasi dimenticavo, la storia parte da qui...
C'era stata una recita per la fine di un corso d'inglese aggiuntivo, e io avevo la parte di Capitan Uncino. Finita la recita, torno a casa stanco.. E sulla via, mi fermo in edicola. Non ricordo che dovevo comprare, ma un qualcosa di pochi spiccioli come una pezza o qualche matita..
Mi giro verso il lato dei fumetti, e noto un volume bello grosso. Una copertina che mi prese subito. Nathan Never Granderistampa 1. E via a prenderlo, ma mi accorgo che costava quasi 6euro e che non avevo abbastanza soldi dietro. Poi leggo  che era dal 2009 che stava in edicola senza che nessuno lo comprava.

E me lo son portato a casa per 2,50 dimenticandomi anche della penna 

Lette le prime due storie mi piaceva tantissimo. E così, piano piano, mi sono accaparrato il 4,5,6,7,8,9, 61, 62, 63.

Ho voglia di recuperarlo. Con la calma, anche se in un lasso di tempo lungo. Qualcosa tipo i primi *numero a due cifre* della serie, per poi completare con i numeri migliori, e quelli importanti (Il 100 per esempio, credo).

Ora la storia è finita e tocca la domanda..

Fino a che numero dovrei averli tutti? E quali sono gli altri numeri dopo il 100 molto belli o importanti per la serie e per la "continuity" generale?


Grazie! (E scusate per la lunga e forse noiosa storia)

E' difficile fare un elenco dei migliori, sono troppi! E neanche me li ricordo tutti...

Non sono d'accordo con chi parla di calo a partire da un certo numero; d'altra parte, è vero che sono state pubblicate tantissime (troppe!) storie "inutili", sia per la bruttezza, sia per quanto riguarda l'assenza di continuity, che hanno rovinato la media qualitativa della serie; però, se eviti di prendere le storie di Stefano Piani, ne tagli fuori parecchie!
Da un paio di anni a questa parte, poi, secondo me, c'è in atto un deciso miglioramento (anche perché è tornata Legs! ), quindi ti consiglio di tenere d'occhio l'edicola!

Sicuramente, ti consiglio il gigante numero 1, una delle migliori storie Bonelli in assoluto! Se ti piace, prendi anche i numeri 2 e 3 che sono il seguito dell'1...
Poi, il numero 94, che a me è piaciuto molto; la serie di numeri relativa alla "Guerra dei mondi"; la serie spin-off di Asteroide Argo; il penultimo speciale ("Alla deriva"); il recente Grandi storie "Nathan contro Legs"...

Grazie Dippy 
Qualcuno di voi sta seguendo questo AnnoZero? Come vi sembra?

P.S. Ho scritto un post interamente dedicato a Nathan Never nel mio blog, se vi interessa fateci un giro  http:// http://ilblogdidelux.blogspot.it/2016/09/nathan-never-recensione-anniversario.html

Non ho mai letto nulla di Never.
Che tipo di sci-fi è?
Mi consigliate annozero (da neofita)?

Non ho mai letto nulla di Never.
Che tipo di sci-fi è?
Mi consigliate annozero (da neofita)?

Ciao james...Allora, Nathan è un fumetto con tantissimi albi quindi, come tutti, ha sicuramente subito una grande evoluzione. Io ti consiglio di recuperarti i primi numeri per farti una idea. Ti dico che alle bancarelle li trovi originali a meno di 2euro sicuro, anche i primi dieci numeri. Ecco, i primi dieci numeri sono un'ottima partenza, come ho anche scritto nel link che ho postato sopra.
 Nathan Never è un fumetto di fantascienza cupo e malinconico, grazie anche molto al protagonista, e vira, grazie alla versatilità degli autori, da una parte all'altra del vasto mondo della fantascienza 

Attenzione: avviso gli eventuali interessati che spoilererò alla grande!

Qualcuno di voi sta seguendo questo AnnoZero? Come vi sembra?

Mah, difficile dirlo...

Non ho capito bene il senso dell'iniziativa*: non è una rivisitazione o un'integrazione della storia già vista in passato, ma una vera e propria riscrittura delle origini (e anche un bel po' oltre), come se si trattasse di un universo parallelo... anzi, credo proprio che si tratti di un universo parallelo, con un altro Nathan Never diverso da quello che conosciamo!
Visto che, a proposito di multiverso, anche la serie regolare ha avuto un taglio netto con il passato, pensavo che Anno zero si ricollegasse a ciò, ma non mi sembra così...

Quindi, nell'attesa di capire se l'iniziativa avrà un seguito in questo senso, mi limito a giudicare la storia in sé...

Bene, l'ho letta abbastanza volentieri, questo sì, però, devo dire che non mi è piaciuta del tutto; probabilmente, per gusto personale: non mi piace quando ci sono troppi complotti, troppi cattivi "onnipotenti" e anche troppe cose brutte! (In altri termini: già la vita è tanto amara, non mi va di farmi il sangue marcio pure quando leggo fumetti! )
Inoltre, ci sono alcune cose che non mi convincono: perché Reiser vuole a tutti i costi Nathan nell'Agenzia? E' evidente che sarà un problema per lui! E anche lo stesso Reiser: nella storia originale era sì un fijo de 'na mignotta, ma non un delinquente mafioso come qui!

Insomma, il giudizio finale è un 6--; vedremmo come saranno le prossime che usciranno...


* oltre che vendere un po' di albi, naturalmente! E su questo, sono anche favorevole!

Anche Nathan Never avrà una sua ristampa cronologica in allegato ad un quotidiano, ma stavolta sarà con la Gazzetta

http://www.comicus.it/index.php/mainmenu-news/item/65373-nathan-never-con-la-gazzetta-dello-sport

Anche Nathan Never avrà una sua ristampa cronologica in allegato ad un quotidiano, ma stavolta sarà con la Gazzetta

http://www.comicus.it/index.php/mainmenu-news/item/65373-nathan-never-con-la-gazzetta-dello-sport

Mi sembra che il formato sia più grande del classico bonelli (forse tipo comics) e questo sarebbe un valore aggiunto, tuttavia va considerato che gli albi bonelli si recuperano nel mercato dell'usato ad 1€ l'uno o anche meno.

Io sto recuperando i primi episodi e mi sta piacendo

Poi mi e' sembrato sempre meno interessante, ed ho smesso di comprtarlo al numero 66...

Credo che Nathan Never fosse molto valido fino (circa) ai primi sessanta numeri, con molti numeri CAPOLAVORO...

...poi l' ABISSO...

Quindi, se ho ben capito, la serie merita solo fino ai numeri 60/70. Qualcuno può confermare?

io estenderei il periodo d'oro almeno fino al 100.
poi va a gusti (io avevo interrotto, poi ho ripreso recuperando tutto e ne sono rimasto soddisfatto).

Ho riscontrato con sorpresa che anche lì si diano del voi. Pensavo fosse una prerogativa di Topolino...