Io l'ho letta l'anno scorso su Picsou Magazine (e pensare che non conosco il francese! cosa non si fa per Don!) e l'ho trovata fenomenale: dà un senso a tutta la continuity che Don si è creato, e in un certo senso sembra "chiudere" tutto, come se fosse "l'ultima avventura" di Paperone; ovviamente non è l'ultima storia del papero, ma mi sembra si possa paragonare, come intenti, al numero 100 di Dylan Dog "La storia di Dylan Dog", in cui l'autore tira le fila del suo personaggio scrivendone un ideale finale (e non c'è dubbio che quello descritto da Don Rosa non è più il Paperone di Barks, ma il "suo", no?).
Infatti tira le somme su tutto: il vero (secondo Don) carattere di ZP, il suo rapporto con la famiglia, con il denaro e con i ricordi... Ogni volta che la rileggo ho gli occhi lucidi (ogni volta!)
SPOILER:
L'unico appunto è il forte senso di vuoto dato dalla assenza di Ortensia: appare sì nei flashback ma la sensazione che i riferimenti alla sua condizione attuale sono volutamente aggirati è forte, specialmente quando Paperone, dopo la confessione sul vero motivo che lo spinge a girare il mondo in cerca di tesori, chiede perdono a Matilda, e prova rimorso per non poter chiedere perdono a suo padre... e Ortensia? In fin dei conti, nel 1930, ha litigato principalmente con lei, no? Se lei fosse viva, sarebbe logico a questo punto che Paperone decida di riallacciare i rapporti, se fosse morta Paperone dovrebbe sentirsi in colpa per non aver fatto pace con lei, proprio come si sente in colpa nei confronti di suo padre... Che sia in coma?
Comunque è anche bellissima la scena in cui Paperone decide di utilizzare il tesoro per fare del bene, e lui e Maurice (Materasso) riflettono su quanto il mondo ne ha bisogno... mi piace pensare che grazie a questo, il mondo dei paperi diventerà un mondo migliore (succedesse anche nella realtà!)