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Topolino e il bel gagà

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Maximilian
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PolliceSu   (1)
    Topolino e il bel gagà
    Sabato 28 Dic 2013, 17:48:07
    Torno sul papersera per aprire una discussione sulla prima storia  completamente ideata da Gottfredson...
    Anche se la trama è piuttosto semplice, ha quel non so che in più che nelle storie moderne manca; forse perchè anche argomenti semplici vengono trattati con estrema serietà: la povertà, il "furto"della fidanzata (tematica presentissima oggi, basti pensare a Gastone che corteggia Paperina, ma mai una volta si arriva all'altare)... Tra l'altro l'amore tra Topolino e Minni è evidente, lei piange perchè costretta a sposare Felice, lui si vuole addirittura uccidere. Oggi, se non lo dicessero loro, non si capirebbe nemmeno che sono fidanzati. Beh, ho parlato abbastanza, chi vuole continuare?

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    Maximilian
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      Re: Topolino e il bel gagà
      Risposta #1: Martedì 11 Nov 2014, 12:11:06
      Ho aperto il topic diversi mesi fa e nessun altro si è pronunciato... Devo dedurre che non l'avete letta (male!) o che l'avete letta ma vi ha lasciati indifferenti (malissimo!)?
      Su, avanti, non fate i timidi...

      Non essere insistenti, ossia non richiedere risposte alle proprie domande o interventi nei topic

      KDL
      « Ultima modifica: Martedì 11 Nov 2014, 12:42:55 da inthenight »

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        Re: Topolino e il bel gagà
        Risposta #2: Mercoledì 12 Nov 2014, 16:46:19
        Mi faccio avanti io!

        Ottima storia di Gottfredson, che mostra un Topolino davvero innamorato di Minni (cosa che pochi autori sottolineano, ormai), tanto da volersi suicidare perché lei sta con qualcun altro!
        Poi c'è Sgozza, un brillante personaggio, ormai caduto nel dimenticatoio...
        Ovviamente, tutto condito da un'ottima avventura di fondo, il furto, Topolino ricercato...

        Ottima :D

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          Re: Topolino e il bel gagà
          Risposta #3: Mercoledì 12 Nov 2014, 22:06:54
          Torno sul papersera per aprire una discussione sulla prima storia  completamente ideata da Gottfredson...
          Anche se la trama è piuttosto semplice, ha quel non so che in più che nelle storie moderne manca; forse perchè anche argomenti semplici vengono trattati con estrema serietà: la povertà, il "furto"della fidanzata (tematica presentissima oggi, basti pensare a Gastone che corteggia Paperina, ma mai una volta si arriva all'altare)... Tra l'altro l'amore tra Topolino e Minni è evidente, lei piange perchè costretta a sposare Felice, lui si vuole addirittura uccidere. Oggi, se non lo dicessero loro, non si capirebbe nemmeno che sono fidanzati. Beh, ho parlato abbastanza, chi vuole continuare?
          Penso che quello che affascina nelle prime storie fra il 1930 e il 1932 sia proprio l'ambientazione in cui i personaggi vivono e agiscono: la futura Topolinia è formata da case di campagna, i nostri eroi sono dei proletari e, in particolare in questa storia, i complici del bel gagà, sono dei veri sottoproletari che spesso, come Sgozza, dietro ad una grande ignoranza hanno un cuore grande come una casa.
          Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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          Maximilian
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            Re: Topolino e il bel gagà
            Risposta #4: Venerdì 14 Nov 2014, 11:15:13
            Non essere insistenti, ossia non richiedere risposte alle proprie domande o interventi nei topic

            KDL
            Scusate, ma nella discussione Paperinik e l'effetto dinamite era successa una cosa simile e quindi pensavo si potesse

            mostra un Topolino davvero innamorato di Minni
            e viceversa

            Non ho capito una cosa: cosa significa che prima i segni della scopa andavano da nord a sud e ora da est a ovest (o qualcosa di simile)? Proprio mi sfugge...

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            galerius
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              Re: Topolino e il bel gagà
              Risposta #5: Venerdì 14 Nov 2014, 13:50:29
              Penso che quello che affascina nelle prime storie fra il 1930 e il 1932 sia proprio l'ambientazione in cui i personaggi vivono e agiscono: la futura Topolinia è formata da case di campagna, i nostri eroi sono dei proletari e, in particolare in questa storia, i complici del bel gagà, sono dei veri sottoproletari che spesso, come Sgozza, dietro ad una grande ignoranza hanno un cuore grande come una casa.
              Sono d'accordo su tutto, anche a me piace moltissimo quell"indeterminatezza" delle ambientazioni semirurali...e non è solo una questione di nostalgia ( quella storia l'ho letta piuttosto tardi, non da bambino ).
              E Sgozza/Butch è davvero un bel personaggio, troppo poco utilizzato.
              Tra le cose che ho trovato più gustose tutta la parte dedicata al minigolf, e gli intermezzi 'spiritici' nel covo della banda :)
              « Ultima modifica: Venerdì 14 Nov 2014, 13:51:58 da galerius »

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              Cornelius
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                Re: Topolino e il bel gagà
                Risposta #6: Venerdì 14 Nov 2014, 14:25:26

                Questa storia mi ha particolarmente sorpreso perché passa da una iniziale ambientazione agreste e infantile da Silly Synphonies dove Topolino gioca con gli animali delle fattorie ad un plot neorealista dove ci sono tutti i problemi quotidiani del periodo della Grande Depressione.

                L'ambientazione familiare di Minnie così ben delineata non credo sia stata più accennata o ripresa dall'autore ed è un peccato perché, se portata avanti costantemente, avrebbe arricchito il cast topoliniano, magari fino ai giorni nostri (ed una eventuale ripresa dei genitori di Minnie da parte di Casty la vedo improbabile, a differenza del bel gagà Felice/Topesio).

                Ci sono alcune ingenuità che sono servite allo sviluppo della storia, tipo la tardiva scoperta da parte di Marcus/Tognone di come gli sottraevano le uova (e il padre di Minnie non è che ci fa una bella figura) o l'intervento finale di Sgozza che però non aveva calcolato che anche lui, non essendo del tutto innocente, sarebbe stato comunque arrestato.

                Interessante la vignetta in cui compare la banca saccheggiata circondata da un lato da palazzine a tre piani che dovrebbero essere l'avamposto di quella città che in quei primissimi anni 30 non si vede mai e dall'altro lato dalle caratteristiche casette e staccionate agresti che sono invece lo scenario abituale (staccionate che ancor oggi compaiono di tanto in tanto sia a Topolinia che a Paperopoli, nonostante le due città siano diventate delle metropoli).
                Ma più che città a quell'epoca Topolinia era ancora una cittadina se non un villaggio, come dice Orazio nel brindisi della striscia finale della storia.

                Ho letto che le scene dei vari comici tentativi di suicidio di Topolino furono ispirati da Walt Disney mentre Gottfredson restava perplesso su come avrebbero reagito i distributori e i lettori: alla fine la cosa passò e Walt si rivolse a Floyd dicendogli: "Visto? E' stato divertente. Te lo avevo detto!"
                « Ultima modifica: Venerdì 14 Nov 2014, 14:28:28 da leo_63 »

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                Maximilian
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                  Re: Topolino e il bel gagà
                  Risposta #7: Venerdì 14 Nov 2014, 15:48:03
                  Questa storia mi ha particolarmente sorpreso perché passa da una iniziale ambientazione agreste e infantile da Silly Synphonies dove Topolino gioca con gli animali delle fattorie ad un plot neorealista dove ci sono tutti i problemi quotidiani del periodo della Grande Depressione.
                  Essendo strisce, si possono considerare come 2 storie a sè stanti, con una che inizia dove la precedente finisce.

                  Citazione
                  bel gagà Felice/Topesio).
                  Guarda che sono 2 personaggi diversi

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                  Cornelius
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                    Re: Topolino e il bel gagà
                    Risposta #8: Venerdì 14 Nov 2014, 17:02:24
                    Guarda che sono 2 personaggi diversi

                    E' vero, ho controllato Inducks e Wikipedia oltre ad articoli de Gli Anni d'Oro e I Maestri Disney e viene fuori anche un terzo topastro rivale di Mickey, un certo Bubbo Rodinì (Montmorency Rodent), creato da Gottfredson nel 1941 e ripreso dalla Egmont nei '90.

                    http://it.wikipedia.org/wiki/Topesio
                    http://wikipedia.sapere.virgilio.it/wikipedia/wiki/Discussione:Topesio

                    Comunque le loro sagome e certe caratteristiche sono davvero simili.
                    « Ultima modifica: Venerdì 14 Nov 2014, 17:08:40 da leo_63 »

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                    Maximilian
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                      Re: Topolino e il bel gagà
                      Risposta #9: Venerdì 14 Nov 2014, 18:40:28
                      Comunque le loro sagome e certe caratteristiche sono davvero simili.
                      Ma neanche tanto: se fai caso, Topesio ha denti sporgenti e dei baffi più lunghi rivolti all'insù, mentre quelli di Felice sono appena accennati. Il muso di quest'ultimo è rivolto all'ingiù, quello di Topesio in avanti. Infine, il bel gagà ha occhi più grandi e attaccati.
                      Ma a parte l'aspetto, la differenza sta nel carattere: uno è un criminale, l'altro solo un antipatico-dispettoso. Senza contare che Felice è davvero innamorato di Minni (
                      Spoiler: mostra
                       e il piano che mette in piedi in questa storia pur di sposarla lo dimostra
                      ), l'altro mi sembra corteggiarla solo per dar fastidio a Topolino.
                      « Ultima modifica: Venerdì 14 Nov 2014, 20:08:55 da Anton_Rebeliot »

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                      cianfa88
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                        Re: Topolino e il bel gagà
                        Risposta #10: Martedì 21 Apr 2015, 19:01:26
                        Perché questa storia è oltre la trecentesima posizione su INDUCKS? >:(

                        Io adoro le storie "rurali" del primo Gottfredson, e questa è una delle mia preferite. Scene mitiche come il campo da minigolf, la vita di Topolino con la banda di Sgozza, il matrimonio di Minni!

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                        Maximilian
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                          Re: Topolino e il bel gagà
                          Risposta #11: Lunedì 1 Giu 2015, 11:56:05
                          Penso che quello che affascina nelle prime storie fra il 1930 e il 1932 sia proprio l'ambientazione in cui i personaggi vivono e agiscono
                          Ma no, secondo me quello che affascina è che erano scritte bene

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                          dr. Paperus
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                            Re: Topolino e il bel gagà
                            Risposta #12: Lunedì 7 Ott 2019, 18:16:29

                            Non ho capito una cosa: cosa significa che prima i segni della scopa andavano da nord a sud e ora da est a ovest (o qualcosa di simile)? Proprio mi sfugge...

                            Semplicemente che qualcuno ha pulito nuovamente con la scopa per cancellare le tracce lasciate dopo il nuovo furto, ma non ha fatto caso a ricalcare la direzione dei precedenti colpi di scopa... ma tanto Tognone non se n'è accorto!
                            Invece io non ho capito perché Tognone trova impronte fatte con le sue stesse scarpe...

                            Ho letto la storia recentemente ed è la prima storia anni '30 di Topolino che ho il piacere di apprezzare... grazie all'acquisto de I Tesori Disney 3, che contiene anche Topolino poliziotto e Pippo suo aiutante, e Topolino e il mistero di Macchia Nera... sono rimasto molto colpito dalle importanti differenze nella caratterizzazione di Topolino dal 1930 al 1939... all'inizio è ancora un giovincello, lo si potrebbe quasi considerare teenager insieme a Minni e Felice, visto che di matrimonio si parlava molto presto a quei tempi e che Tognone è preoccupato per "l'istruzione di Minni"... e vista l'ambientazione rurale non credo che si possa riferire al college universitario! Topolino è più irruento e scapestrato, si getta anima e corpo in quello che potrebbe considerarsi il suo primo giallo ma le sue astuzie non sono ancora quelle che definiranno il detective maturo e razionale del futuro... siamo ancora lontani anche dalle intuizioni come quella che risolve il caso in The crazy crime wave, il personaggio vive piuttosto una dramedy appassionante che ruota intorno alla relazione con Minni... tutto ciò passa in secondo piano quando, qualche anno più tardi, Topolino sarà cresciuto e diventato un vero investigatore borghese, molto sfaccettato (come si vede nel mistero di Macchia Nera per gli espedienti che adotta pur di recuperare l'indizio mancante) ma pur sempre molto più definito e intrigante come personaggio, a mio parere.
                            Non credo di essere nostalgico del primissimo periodo di Topolino, visto ciò che è venuto subito dopo... ma non posso non apprezzare la qualità di storie come questa, e non tanto per le sequenze d'azione, quanto per il piacere di ritrovare, in embrione, quella visione del mondo tipicamente Gottfredsoniana... con quella capacità di lanciare messaggi chiari al lettore, commoventi e malinconici al tempo stesso: personalmente sono rimasto "toccato" dalla sequenza dei vari tentativi di suicidio di Mickey, che termina con una bella lezione di vita e tuttavia lascia l'amaro in bocca, per tutte le volte che il nostro beniamino ha sfiorato la morte, facendo riflettere sulla gravità di certe situazioni; il finale della sequenza, poi, mi ricorda epiloghi come quello di Topolino e Pippo cervello del secolo, o Topolino e la macchina Toc Toc (anche se lì lo sceneggiatore è Bill Walsh); forse è anche per questo che non sento per niente distante questo mondo rappresentato nel 1930, e davvero il Topolino di allora sembra l'adolescente di ciò che poi diverrà, e pare di assistere ai suoi primi, duri confronti col mondo e di piangere e sorridere insieme a lui.
                            « Ultima modifica: Lunedì 7 Ott 2019, 18:21:55 da Paperinik il templare »
                            ex Paperinik il Templare e Volkabug, inventore dell'Immergrün; prima niubbo, poi lurkatore, adesso utente affezionato; secondo la monetazione antica TEMPLI*PAPERINICUS*E*PAPERIBUS*MIRUM

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                            Maximilian
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                              Re:Topolino e il bel gagà
                              Risposta #13: Lunedì 7 Ott 2019, 21:38:57
                              Toh, la prima discussione aperta da me. Che nostalgia.

                              Ne approfitto per intervenire su un punto a cui non ho accennato nei miei interventi precedenti.
                              La parte che considero meno convincente della storia è quella dei tentati suicidi: si tratta di una sequenza che miscela dramma e comicità in modo non ottimale. La scena in cui Topolino parla con un pesce è la meno riuscito in questo senso. Le suddette strisce fanno ridere, ma non si riesce a prenderle sul serio.

                              Semplicemente che qualcuno ha pulito nuovamente con la scopa per cancellare le tracce lasciate dopo il nuovo furto, ma non ha fatto caso a ricalcare la direzione dei precedenti colpi di scopa... ma tanto Tognone non se n'è accorto!
                              Ti ringrazio per la risposta, ma nel tempo trascorso da quando ho posto la domanda ci sono arrivato da solo.

                              Invece io non ho capito perché Tognone trova impronte fatte con le sue stesse scarpe...
                              Evidentemente i ladri le hanno indossate per camuffare le proprie impronte. Infatti la notte in cui il fattore decide di tenerle con sè i fuorilegge pensano bene di non agire.
                              Comunque in Gottfredson (e anche in altri autori dei decenni passati, per il poco che ho potuto vedere) talvolta accade che alcuni fatti non vengano spiegati esplicitamente, pur rimanendo intuibili per il lettore. Nelle opere attuali invece noto una tendenza a svelare tutti i particolari

                              un vero investigatore borghese
                              Borghese? Non mi pare che in quelle storie pratichi mestieri quali banchiere o assicuratore

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                                Re:Topolino e il bel gagà
                                Risposta #14: Lunedì 7 Ott 2019, 22:52:46
                                Ne approfitto per intervenire su un punto a cui non ho accennato nei miei interventi precedenti.
                                La parte che considero meno convincente della storia è quella dei tentati suicidi: si tratta di una sequenza che miscela dramma e comicità in modo non ottimale. La scena in cui Topolino parla con un pesce è la meno riuscito in questo senso. Le suddette strisce fanno ridere, ma non si riesce a prenderle sul serio.


                                Evidentemente i ladri le hanno indossate per camuffare le proprie impronte. Infatti la notte in cui il fattore decide di tenerle con sè i fuorilegge pensano bene di non agire.
                                Comunque in Gottfredson (e anche in altri autori dei decenni passati, per il poco che ho potuto vedere) talvolta accade che alcuni fatti non vengano spiegati esplicitamente, pur rimanendo intuibili per il lettore. Nelle opere attuali invece noto una tendenza a svelare tutti i particolari

                                un vero investigatore borghese
                                Borghese? Non mi pare che in quelle storie pratichi mestieri quali banchiere o assicuratore

                                Beh sicuramente la sequenza dei tentati suicidi si integra poco con il resto della trama, ma questo è spesso inevitabile con la pubblicazione a strisce e soprattutto in questo caso in cui è possibile distinguere quasi due storie diverse all'interno della stessa. Peraltro io la inserirei in un contesto di "sperimentazione artistica" di Gottfredson, ancora al suo primo anno di lavoro come pioniere del fumetto Disney! Fatte queste premesse, ritengo che l'insolito miscuglio di comicità e dramma sia un punto di forza, in quanto estremamente raro, della sequenza: che Topolino parli con un pesce fa solo ricordare che siamo ancora nel periodo in cui il fumetto è strettamente legato al disegno animato, e se anche queste gag grottesche smorzassero il tono della sequenza, i tentativi di Topolino non finiscono perché lui si arrende, ma perché gli scoiattoli lo fanno ragionare... intendo insomma che proprio l'epilogo torna a far riflettere sulla drammaticità di ciò cui abbiamo appena assistito e vi dà giusta conclusione.

                                Riguardo al fatto delle scarpe supponevo che la risposta fosse quella, ma essendo in alcuni casi Gottfredson molto attento ai particolari, temevo di essermi lasciato sfuggire magari anche qualche indizio visivo (ad esempio uno dei furfanti sullo sfondo di qualche vignetta che sgraffignava le scarpe).

                                Infine, ho usato il termine borghese nella sua accezione più larga, ovvero tutto ciò che non è proletario: lo si capisce già confrontando l'appartamento bello e confortevole in cui Topolino abiterà, con le fattorie in cui i personaggi si muovono, tra una miseria e l'altra, in questa storia.
                                ex Paperinik il Templare e Volkabug, inventore dell'Immergrün; prima niubbo, poi lurkatore, adesso utente affezionato; secondo la monetazione antica TEMPLI*PAPERINICUS*E*PAPERIBUS*MIRUM

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                                  Re:Topolino e il bel gagà
                                  Risposta #15: Mercoledì 9 Ott 2019, 21:59:22
                                  Infine, ho usato il termine borghese nella sua accezione più larga, ovvero tutto ciò che non è proletario: lo si capisce già confrontando l'appartamento bello e confortevole in cui Topolino abiterà, con le fattorie in cui i personaggi si muovono, tra una miseria e l'altra, in questa storia.
                                  Topolino è sempre stato, dal punto di vista economico e sociale, l'uomo medio. Tu lo definisci proletario, ma in realtà possiede già a partire da questa storia una casa tipicamente della classe benestante. Nè si può dire che abbia impellenti problemi economici, dal momento che quando organizza il minigolf non lo fa tanto per guadagnare ma per trovarsi un passatempo.
                                  Inoltre, direi che hai preso proprio l'esempio sbagliato poichè ha il gruzzoletto messo da parte ottenuto alla fine dell'avventura precedente: non a caso, quando scopre le condizioni della famiglia della fidanzata, si offre di aiutarla economicamente.

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                                    Re:Topolino e il bel gagà
                                    Risposta #16: Giovedì 10 Ott 2019, 16:56:41
                                    Infine, ho usato il termine borghese nella sua accezione più larga, ovvero tutto ciò che non è proletario: lo si capisce già confrontando l'appartamento bello e confortevole in cui Topolino abiterà, con le fattorie in cui i personaggi si muovono, tra una miseria e l'altra, in questa storia.
                                    Topolino è sempre stato, dal punto di vista economico e sociale, l'uomo medio. Tu lo definisci proletario, ma in realtà possiede già a partire da questa storia una casa tipicamente della classe benestante. Nè si può dire che abbia impellenti problemi economici, dal momento che quando organizza il minigolf non lo fa tanto per guadagnare ma per trovarsi un passatempo.
                                    Inoltre, direi che hai preso proprio l'esempio sbagliato poichè ha il gruzzoletto messo da parte ottenuto alla fine dell'avventura precedente: non a caso, quando scopre le condizioni della famiglia della fidanzata, si offre di aiutarla economicamente.

                                    Ma io non ho mai detto che Topolino fosse proletario in questa storia!  :D ho parlato delle abitazioni dei personaggi, in generale del contesto sociale... e di sicuro la famiglia di Minni, altro principale comprimario, non se la passa bene economicamente quanto Topolino; che, come detto, non avevo classificato come proletario, anche se, ora che mi hai detto che il gruzzolo da parte l'aveva solo dall'avventura precedente (che, ammetto, non ho letto), potrei dedurre che anche lui in partenza non navigasse nell'oro.
                                    « Ultima modifica: Giovedì 10 Ott 2019, 17:18:17 da Paperinik il templare »
                                    ex Paperinik il Templare e Volkabug, inventore dell'Immergrün; prima niubbo, poi lurkatore, adesso utente affezionato; secondo la monetazione antica TEMPLI*PAPERINICUS*E*PAPERIBUS*MIRUM

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                                      Re:Topolino e il bel gagà
                                      Risposta #17: Giovedì 10 Ott 2019, 19:16:04
                                      Infine, ho usato il termine borghese nella sua accezione più larga, ovvero tutto ciò che non è proletario: lo si capisce già confrontando l'appartamento bello e confortevole in cui Topolino abiterà, con le fattorie in cui i personaggi si muovono, tra una miseria e l'altra, in questa storia.
                                      Topolino è sempre stato, dal punto di vista economico e sociale, l'uomo medio. Tu lo definisci proletario, ma in realtà possiede già a partire da questa storia una casa tipicamente della classe benestante. Nè si può dire che abbia impellenti problemi economici, dal momento che quando organizza il minigolf non lo fa tanto per guadagnare ma per trovarsi un passatempo.
                                      Inoltre, direi che hai preso proprio l'esempio sbagliato poichè ha il gruzzoletto messo da parte ottenuto alla fine dell'avventura precedente: non a caso, quando scopre le condizioni della famiglia della fidanzata, si offre di aiutarla economicamente.



                                      Ma io non ho mai detto che Topolino fosse proletario in questa storia!  :D ho parlato delle abitazioni dei personaggi, in generale del contesto sociale... e di sicuro la famiglia di Minni, altro principale comprimario, non se la passa bene economicamente quanto Topolino; che, come detto, non avevo classificato come proletario, anche se, ora che mi hai detto che il gruzzolo da parte l'aveva solo dall'avventura precedente (che, ammetto, non ho letto), potrei dedurre che anche lui in partenza non navigasse nell'oro.
                                      Io direi che Paperinik ha sostanzialmente ragione ma che anche Maximilian, non ha tutti i torti.


                                      Maximilian tu parli di un gruzzolo che Topolino ha messo assieme nella storia precedente ma, a me, salvo ricordi sbagliati, non mi risulta che da Topolino nella valle infernale - bellissima storia - Mickey ne sia uscito con un qualche premio in denaro. Poi smentiscimi pure se sbaglio.


                                      Il gruzzolo che Topolino offre al papà di Minnie è quello che lui ha guadagnato mettendo su il minigolf all'inizio della storia con gli animali della fattoria e, la sua casa, da cui esce fischiettando dall'inizio, è sempre quella fattoria iniziale. A Tognone dice che lui non ne ha bisogno, ma questo è nello spirito di assoluta generosità che ha da sempre pervaso il nostro Mickey.


                                      Certo, le case in generale, sono diventate più belle - pensa alla casa di Minnie, dove il bel Gagà intona la canzone mentre lei suona il piano - la grande città si sta avvicinando, ma tutto questo è legato, ancora una volta, a quel clima politico che stava cambiando.


                                      Certamente Topolino, come Minnie e i personaggi principali, rappresentano gli americani medi che con l'avvento di Roosevelt , sono pervasi da un forte senso dell'ottimismo, tenaci, cocciuti e pronti a lottare per una società sana e onesta, a inventarsi nuovi lavori e dar vita alla loro fantasia, ma, la loro fragilità economica è assolutamente palpabile ad ogni piè sospinto. Basta che qualcuno porti via le uova fatte dalle  galline  o che, ancor peggio, venga derubata la banca, per far sì che tutta la popolazione si ritrovi nella miseria più nera.


                                      D'altra parte Maximilian, ancora 7 anni dopo, pur vivendo i nostri personaggi già in una sostanziale città e in una vita assolutamente borghese, le cose non sono poi così cambiate: basta che ancora una volta le borse segnino al nero che ecco il nostro Topolino che era diventato milionario dopo la sua avventura nell'isola di Spettro, ritrovarsi completamente senza un cent e a dover cercare disperatamente un lavoro qualsiasi che, come ben sappiamo, lo porterà ad essere apprendista idraulico presso Giuseppe Tubi.
                                      « Ultima modifica: Giovedì 10 Ott 2019, 19:18:50 da doppio segreto »
                                      Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

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                                        Re:Topolino e il bel gagà
                                        Risposta #18: Sabato 12 Ott 2019, 15:57:05
                                        il gruzzolo da parte l'aveva solo dall'avventura precedente (che, ammetto, non ho letto), potrei dedurre che anche lui in partenza non navigasse nell'oro.
                                        Non ho mai detto questo: semplicemente la situazione base è che il suo patrimonio sia una via di mezzo tra la ricchezza e la miseria. Poi è successo diverse volte che, per disparati motivi, si sia arricchito o impoverito - sempre temporaneamente, però.

                                        salvo ricordi sbagliati, non mi risulta che da Topolino nella valle infernale - bellissima storia - Mickey ne sia uscito con un qualche premio in denaro. Poi smentiscimi pure se sbaglio.
                                        Io ricordo che
                                        Spoiler: mostra
                                        Mortimer abbia premiato economicamente entrambi, ricompensandoli per il tesoro cercato e rivelatosi fasullo e per i pericoli incontrati durante l'avventura, architettata dallo stesso per smascherare Lupo.
                                        Ma a questo punto mi fai venire il dubbio.

                                        avventura nell'isola di Spettro
                                        Un errore del genere non è poi grave, ma proprio da te non me lo aspettavo.

                                        *

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                                          Re:Topolino e il bel gagà
                                          Risposta #19: Sabato 12 Ott 2019, 17:42:55

                                          Io ricordo che
                                          Spoiler: mostra
                                          Mortimer abbia premiato economicamente entrambi, ricompensandoli per il tesoro cercato e rivelatosi fasullo e per i pericoli incontrati durante l'avventura, architettata dallo stesso per smascherare Lupo.
                                          Ma a questo punto mi fai venire il dubbio.
                                          Oddio, se così fosse veramente, vorrebbe dire che nella versione che ho io è stata tagliata questa parte. E a questo punto il dubbio me lo fai venire a me.
                                          .
                                          avventura nell'isola di Spettro
                                          Un errore del genere non è poi grave, ma proprio da te non me lo aspettavo.

                                          Se è per quello ne faccio anche di molto peggiori, in effetti.
                                          Avrei dovuto scrivere in Africa nei luoghi dove Spettro è nato e vissuto. Mi è venuto l'isola perché mi sono confuso con Topolino e i pirati, non considerando che lì vi era stato portato da Topolino nella storia del 1932.


                                          « Ultima modifica: Sabato 12 Ott 2019, 18:14:36 da doppio segreto »
                                          Sei una brava persona Topolino. E' questo il tuo guaio (Vera Ackerman)

                                          *

                                          dr. Paperus
                                          Diabolico Vendicatore
                                          PolliceSu

                                          • ****
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                                            Re:Topolino e il bel gagà
                                            Risposta #20: Sabato 12 Ott 2019, 17:52:45
                                            Non ho mai detto questo: semplicemente la situazione base è che il suo patrimonio sia una via di mezzo tra la ricchezza e la miseria. Poi è successo diverse volte che, per disparati motivi, si sia arricchito o impoverito - sempre temporaneamente, però.


                                            E cosa c'è di diverso dal mio "non navigare nell'oro"? :)
                                            ex Paperinik il Templare e Volkabug, inventore dell'Immergrün; prima niubbo, poi lurkatore, adesso utente affezionato; secondo la monetazione antica TEMPLI*PAPERINICUS*E*PAPERIBUS*MIRUM

                                             

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