La $aga di Paperon de' Paperoni. The Life and Times of $crooge McDuck, in originale.
Alias, il mio GN preferito assieme a Watchmen.
L'opera è firmata da Don Rosa, uno dei fumettisti migliori di tutti i tempi, ideale epigono per quanto riguarda stile, storie e personaggi del grande Carl Barks, "papà" di Paperone e di molti grossi calibri del parco personaggi disneyano, e probabilmente miglior autore di fumetti mai vissuto. La Saga, capolavoro assoluto di Don Rosa, è interamente costruita in seguito a una minuziosa ricerca di particolari della vita del papero più ricco del mondo disseminati proprio nella miriade di storie di Barks, e racconta sostanzialmente i primi ottant'anni di vita di Paperon De' Paperoni - dalla sua nascita, datata Glasgow 1867, alla sua prima comparsa nel mondo del fumetto, nella barksiana avventura del 1947 intitolata "Paperino e il Natale sul Monte Orso".
Ma Don Rosa non si limita a raccogliere i minuscoli pezzi del puzzle barksiano per metterli insieme a formare un mosaico sufficientemente completo; egli completa quella fantastica avventura che è la vita di Paperone con precisi riferimenti storici e geografici, a ispessire non di poco la parvenza realistica dell'opera. E' un lavoro che dura più di due anni, che costa fatica, sudore e una dedizione immensa, ma il cui risultato finale è qualcosa di mai visto prima in casa Disney, e non solo. E' un vero e proprio poema epico del sublime personaggio barksiano, che ne racconta in modo ammirevole le gesta in dodici capitoli ufficiali (per duecentodieci pagine di pura arte!) e diversi altri da aggiungersi.
Il piccolo Paperone, per aiutare il misero bilancio familiare, è costretto fin da piccolissimo a lavorare come lustrascarpe per le vie di Glasgow; sarà proprio in quest'occasione che il futuro miliardario riuscirà a entrare in possesso della celeberrima Numero Uno, sua prima moneta dal valore di 10 cent. Il decino è americano, inutilizzabile in Scozia, è sarà proprio questo a ispirare a Paperone una massima di inestimabile valore: dovrà essere il più duro dei duri e il più furbo dei furbi, e far quadrare sempre i suoi conti. La piccola truffa subita lo motiverà, e in breve riuscirà a raccogliere quanto necessario per lasciare la terra natia (a soli tredici anni) per far rotta verso Louisville, negli Stati Uniti d'America. Da lì incomincerà un tortuoso ed emozionante percorso verso la ricerca della ricchezza che porterà il nostro eroe nei luoghi più disparati del globo: lo vedremo navigatore fluviale del Mississippi e cowboy delle Terre Maledette; terrore del Transvaal sudafricano e leggendario papero del deserto d'Australia; vigilante di Pizen Bluff, capitano del mitico Cutty Sark e, infine, cercatore d'oro nel Klondike, dove riuscirà a trovare una pepita d'oro massiccio grande quanto un uovo d'anatra. Ottenuta la ricchezza, il papero continuerà a girare il mondo per completare quella grande avventura che è la sua vita e, diciamolo pure, per arricchirsi ancora di più. Ma quello che Don Rosa vuol far capire al lettore è che Paperone non sia un personaggio avaro, ma bensì ch'egli ami immensamente i suoi soldi perché per lui ogni singola monetina rappresenta il ricordo dell'incredibile avventura in cui riuscì a guadagnarla, sempre e soltanto in modo onesto.
L'opera nel complesso è un concentrato di pura arte e di pathos visti raramente in un fumetto; si legge tutta d'un fiato da quant'è appassionante e intrigante, matura sotto ogni aspetto, originale e veritiera, così ben inserita nei reali avvenimenti storici che caratterizzarono la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Inoltre Don Rosa riesce a sfatare in modo geniale, toccante e per nulla forzato uno dei più grossi tabù Disney: la morte.
Sceneggiatura assolutamente impeccabile in tutto e per tutto; l'autore è capace di scaturire forti emozioni e di creare con facilità e scioltezza situazioni irresistibilmente ilari e altre decisamente drammatiche, facendo più volte venire gli occhi lucidi al lettore (o facendolo morire dal ridere, nel primo caso).
Lo stile di disegno dell'autore del Kentucky è qualcosa di indimenticabile, così perfetto nei suoi tratti puliti, dinamici e decisi. L'impostazione delle tavole è molto classica (seppur con qualche sapiente eccezione), ma proprio per questo l'opera assume in tale modo un maggior valore iconico.
Sia per disegni che per sceneggiatura, pochi autori di fumetti possono essere degni di essere paragonati a Don Rosa. In modo frizzante e spettacolare egli riesce a raccontarci la vita di uno dei personaggi più amati di tutti i tempi, cospargendone la figura di una certa epicità. Dalla più estrema povertà vedremo salire ai più alti vertici della finanza Paperon De' Paperoni, incarnazione del Self-Made-Man Americano, in un magistrale racconto di ogni fase della sua entusiasmante vita.
Un'opera da possedere, leggere ed amare; un capolavoro assoluto. Consigliata a tutti, senza eccezione alcuna.
Inoltre, mi permetto di aggiungere a questa mia recensione scritta più di un anno fa, questa mia personalissima nota a margine, redatta giusto poche settimane or sono:
La $aga di Paperon De’ Paperoni è molto più di una semplice lettura: è un’importante, anzi, fondamentale lezione di vita. Don Rosa parla diretto al cuore del lettore attraverso le mille avventure mozzafiato del futuro multimiliardario, nato nel fango e nella miseria e poi diventato, solo grazie alle sue forze, alla sua determinazione e alle sue scelte (sempre assolutamente oneste) , l’uomo – sì, perché di uomini si parla – più ricco del mondo. E per ricco, lo sottolinea la meravigliosa tavola di chiusura, non si intende solo in senso meramente materiale.
Non è solo la narrazione splendidamente eseguita della vita e delle gesta di Paperone, ma è piuttosto una lezione di vita da imparare e da fare propria, qualcosa che forma il lettore e che cambia il suo modo di pensare e di concepire il mondo. Io, personalmente, non sarei quello che oggi sono se non avessi letto e riletto “The Life and Times of Scrooge McDuck” fino allo sfinimento. Non è una semplice storia, ma un rifugio, un porto sicuro, un amico con il quale confidarsi e confrontarsi e al quale ho chiesto in più di un’occasione consigli decisivi e cruciali; un graphic novel che va ben oltre il semplice concetto di romanzo grafico, e che ne sorpassa i limiti entrando di prepotenza nelle vene pulsanti del lettore. Termino affermando che il Paperone tratteggiato qui dall’autore è una delle figure meglio caratterizzate, sfaccettate e carismatiche che siano mai apparse sulla scena del fumetto mondiale.
"Il talento non esiste! Esistono soltanto l'ispirazione e l'ambizione, e le mie sono roventi!" (da Il capitano cowboy del Cutty Sark, capitolo 3 Bis)