Ma se ben guardi hai cominciato tu distinguendo il Miyazaki animatore e il Myazaki regista, una volta scorporato il discorso sulla qualità dei movimenti non potevo non sottolineare la profonda disparità tra la limited e la full animation. Poi ovvio che se andiamo a valutare i film nell'insieme un Totoro balza sullo stesso livello di un sacco fra i più belli classici Disney.
Ok, ma io distinguevo i DUE apporti di Miyazaki ai suoi film
Lui non eccelle in entrambi e IMHO questo è il motivo per cui i suoi film non mi piacciono
Un regista deve fare delle scelte, anche sgradevoli (pensate alla scena della zuppa dei nani in "Biancaneve", l'animatore ODIÒ Disney per averla tagliata, ma al film ha giovato a livello di ritmo narrativo) un animatore di solito si concentra sull'arte pura e dimentica la visione d'insieme del film
Miyazaki e Bluth hanno proprio questo difetto, ricoprendo entrambi i ruoli
E perché appare perfetta? Perché i due "difetti" che hai citato si neutralizzano a vicenda. La motion capture e il rotoscopio non sono tecniche malvagie di per sé se usate bene, nessuno si sognerebbe mai di tirare in ballo l'uncanny valley parlando di personaggi non fotorealistici come Gollum o Biancaneve. Senza contare anche il fatto che il rotoscopo inizialmente aiutava gli animatori Disney a diventare esperti dell'animazione della figura umana, per poi in seguito sparire.
Mica tanto
La Bella Addormentata, Cenerentola sono TUTTO rotoscopio
Addirittura "Il libro della jungla" e "Robin Hood" sono stati ricalcati su animazioni precedenti
E comunque io non nego che il rotoscopio o evoluzioni recenti, siano buone tecniche
Cavolo, io adoro il Superman anni '40 dei Fleisher, che ne fa un uso massiccio...
Io nego invece che un film animato a 24 fotogrammi al secondo, sia per forza di questo unico fatto, migliore di un film con un "framerate" più basso
L'animatore, per quel poco che gli è dato di decidere, fa un lavoro oggettivamente migliore se ANIMA un personaggio in modo da conferirgli una certa eleganza (e qui parliamo della qualità del movimento descritto) nel pieno rispetto dell''illusione ottica che dovrebbe stare alla base della tecnica (e qui parliamo dei 24 frame). Se non ci sono questi due presupposti l'animazione è per forza di cose meno bella. Non dico che questo infici più di tanto il prodotto finito, ma lo svuota di quel valore aggiunto che costituirebbe quasi un'arte a sé.
Ecco il punto su cui non sono proprio d'accordo
In una delle recenti repliche di "Anna dai capelli rossi", mi è capitato di vedere alcune scene in puro stile Takahata:
Anna che prende un libro, o che apre/attraversa/chiude una porta
Ti posso assicurare che, per essere animazioni "a risparmio" televisive, sono di un realismo che (ad esempio quando Ariel sfoglia un libro durante la sua "wish song" nel suo magazzino), Disney se la sogna
E non perchè abbiano un framerate maggiore o minore, ma perchè RACCONTANO la storia del film in maniera più o meno adatta.
Ma qui entriamo in un'altra filosofia di limited animation, che esisteva già nel periodo della stilizzazione Disney anni 50 e che consiste nel tenere ferme alcune parti del personaggio per dare maggior enfasi comica alle parti mobili, cosa che a volte riusciva meglio (Toot, whistle, plunk & boom) altre volte peggio (Melody, Paul Bunyan). Tartakowski l'ha declinato in modo molto figo alle sue esigenze action, ma va notato che anche in questo tipo di stilizzazione il poco movimento che c'è è molto fluido.
Tartakowski ha portato a nuove vette l'aliasing (mi pare che sia questo il termine) teorizzato da Tezuka 50 anni fa
In pratica l'uso di un numero limitato di fotogrammi, ma con una resa calibrata all'effetto voluto
Anche perchè le animazioni "fluide", se studiate fotogramma per fotogramma, spesso sono animazioni in loop fatte con 3, massimo 5, fotogrammi, altro che 24
Eppure il loro compito lo assolvono egregiamente
Se ci addentriamo in campo Disney troviamo in massima parte film che sono, per dirla all'americana, non certo story-driven ma character-driven. Altrimenti non penso sarebbero mai andati a scegliere storie così semplici, asciutte, ben conosciute. Tutto rimanda ai personaggi, i loro sentimenti, la loro maturazione, e la loro recitazione, quindi la loro animazione. I film Disney sono fatti di animazione pura e il resto è molto secondario, ed è così da sempre.
Invece no
O almeno, non del tutto
"La principessa suil pisello", che citavo prima, è in puro stile Disney, ci sono gli anijmaletti carini, c'è la principessa angariata che sogna e canta, il principe figo, i cattivi, ma tutto questo NON ha il disney touch
Per quanto le animazioni siano curate (e devo dire che sono MOLTO ben fatte, IMHO) e il doppiaggio bello, il film ha un ritmo sbagliato, tempi dilatati o troppo compressi, regia che si concentra su barocchismi che snaturano la storia
Ad esempio c'è una scena, quando la protagonista canta la sua wish song, in cui un mare di farfalle bianche le si posa addosso formando un bellissimo vestito da sposa.
La scena è evocativa, ma nell'economia del racconto è dilatata troppo, evidentemente per far vedere che bella idea ha avuto il regista e come sono stati fighi gli animatori a realizzarla.
Questi errori Disney non li fa, eppure le animazioni non hanno nulla da invidiare a quelle di Marc Davis o Frank Thomas.
Quindi affermare che un film sia buono SOLO perchè ha animazioni elaborate non regge, perchè ad un confronto si vede che ci sono altre lacune.
Rapunzel si basa su una trama che più scarna non si può
A tal proposito avevo visto su Youtube un corto a pupazzi animati, fatto dal mitico Ray Harryhousen, in cui le animazioni a passo uno erano deliziosamente incredibili, ma la trama di una banalità e lacunosità disarmanti
Il fatto che alla Disney abbiano "adattato" la trama, concentrato le scene su certe cose, piuttosto che su altre, fa la differenza
Poi posso apprezzare che Rapunzel abbia una espressività deliziosamente cucciolosa, che Flynn sia un guascone, che Maximus il cavallo, sia un mimo degno del miglior Pluto, ma sono dettagli
Se con meno fotogrammi e definizione, mi avessero raccontato la stessa storia, ma mantenendo le stesse caratterizzazioni (ed è possibile, appunto Miyazaki e Takahata ci riescono), per me sarebbe stato ugualmente un capolavoro
Perfino con meno fotogrammi
Non penso che a convincerti sia stata tanto la trama di Rapunzel, quanto il fatto che a venirti raccontato è stato il personaggio di Rapunzel, e questo attraverso il processo di reinvenzione della CGI (by Glen Keane, guarda caso) che ha permesso un tipo di recitazione nuova.
Si, il personaggio di rapunzel mi è stato RACCONTATO
Ma non lo è stato SOLO con l'animazione e il chara design di Glenn (inchino) Keane
Ma con la regia, la sceneggiatura, la caratterizzazione e la recitazione che si sommano ai disegni e al framerate
Quindi non sottovaluterei troppo l'apporto dell'ingrediente animazione...nel cinema d'animazione.
E tu non sottovalutare la capacità affabulatoria di un narratore che, per qualsivoglia motivo, usi un numero di fotogrammi minore
O non mi verrai a dire che "Taron e la pentola magica" è un capolavoro, e che so, il nipponico "gatto con gli stivali" no