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Topics - Giona

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Sfide e richieste di aiuto / Zio Paperone e il golf
« il: Sabato 21 Ott 2017, 22:18:00 »
Vorrei fare un censimento delle storie in cui Paperon de' Paperoni si cimenta con questo sport, originario come lui della Scozia.
In alcune di queste storie è un giocatore provetto, in altre ha invece ha delle grosse difficoltà.

Tra le storie del primo gruppo ricordo:

Zio Paperone e i guardiani truffaldini (topolino 453)
Paperino e il torneo di golf
(Topolino 1449); qui la bravura di zio Paperone è in gran parte dovuta a un congegno elettronico innestato sulla mazza)
Il matrimonio di Zio Paperone (Topolino 1510-1511)

Tra le storie del secondo gruppo annovero:

Zio Paperone e la tredicesima buca (Topolino 1408)
Il miliardario di Colle Fosco (Zio Paperone 78), episodio della Saga di Paperon de' Paperoni di Don Rosa.

Non ho letto Paperonissimo - Fino all'ultima buca (Mega 519), per cui non saprei dire a quale gruppo appartenga.

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Testate Speciali / Classici del fumetto BUR (discussione generale)
« il: Martedì 14 Mar 2006, 12:36:44 »
Tra il 1999 e il 2001 la Biblioteca Universale Rizzoli dedicò una serie di volumi a molti personaggi dei fumetti. Tra questi, quelli disneyani scelti furono Topolino, Paperino, Zio Paperone, Pippo, Qui Quo e Qua. I prezzi variavano tra le 16.000 e le 22.000 lire, ma ultimamente li ho sempre visti scontati attorno ai 5 €. I pregi di questa collana stavano nel formato abbastanza grande (17,5 x 25,5 cm), che permetteva di valorizzare le tavole, nel ricco apparato introduttivo e (a mio giudizio) nella scelta delle storie, frutto di scelte non banali (ad esempio, nel volume su Zio Paperone furono ripubblicate delle storie di Don Rosa che chi non avesse seguito il mensile negli ultimi anni non poteva conoscere). Quello che mi ha lasciato più sconcertato è stato, invece, il modo in cui queste storie sono state pubblicate. Le strisce quotidiane di Gottfredson sono state rimontate in modo assurdo, nella maggior parte dei casi spezzandole a metà e cambiando le reciproche proporzioni delle vignette per riempire la pagina il più possibile. Le storie di Barks sono state lasciate in bianco e nero (scelta condivisa da molti appassionati), e lo stesso è stato fatto con quelle di Rosa: ai curatori non piaceva la colorazione di "Zio Paperone" oppure volevano per forza distinguersi in qualcosa? Non si capisce, poi, il trattamento riservato alle storie italiane risalenti a prima del 1960: "Topolino e la nave del microcosmo" è stata lasciata con l'alternanza di pagine colorate e pagine in bianco e nero, mentre "Zio Paperone e la leggenda dello Scozzese Volante" è stata pubblicata interamente a colori e "Topolino e i grilli atomici" interamente in bianco e nero.


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Testate Speciali / Paperi & Motori
« il: Lunedì 21 Mar 2005, 20:54:23 »
Mi dicono che è uscito questo nuovo Super Disney, sebbene debba ancora vederlo. Qualcuno di voi l'ha comprato? Il titolo non m'ispira particolarmente, anche perché ho già "Paperi in pista" e non vorrei ritrovarmi pieno di doppioni.

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Testate Straniere / Germania - Resoconto fumettistico
« il: Sabato 26 Dic 2009, 13:22:52 »
Secondo la migliore tradizione di questo forum, veniamo al resoconto fumettistico della mia esperienza plurimensile in Germania, a Francoforte sul Meno, per motivi di lavoro. In realtà sono tornato già da un bel po' di tempo, ma avevo avuto un problema alla mia connessione casalinga (un fulmine aveva ammazzato il mio modem 56k e il mio antiquato computer non poteva supportare ADSL o connessioni wireless).
Per la materia disneyana, ho avuto modo di acquistare  diverse copie del Lustiges Taschenbuch, di cui avevo già fatto la conoscenza in Italia in occasione di vacanze sulla riviera romagnola: mi sono così reso conto che sia abbastanza improprio definirlo l'equivalente dei nostri "Classici Disney". Infatti è vero che contiene al 90% storie italiane piuttosto recenti, ma per i paesi di lingua tedesca si tratta in realtà della prima pubblicazione locale: una conseguenza è che le storie in più puntate vengono pertanto serializzate su più numeri consecutivi (io ho trovato un numero con un solo episodio di Agente Doubleduck). I giornalini Micky Maus presentano invece in maggioranza storie nuove a marchio Egmont: sullo stile dei comic book americani, di cui riprendono il formato, sono spillati e la carta della copertina non si distingue da quella delle pagine interne (cosa che provoca un certo deperimento dell'albo, se non conservato in condizioni ottimali). Le rubriche redazionali sono assolutamente infantili (quasi al livello dell'attuale Topolino libretto), per contro i gadget (che sono allegati gratuitamente a quasi ogni numero) non sembrano così inutili: io vi ho trovato, tra le altre cose, un piccolo periscopio e un bellissimo Edi a dimensione naturale con tanto di lampadina funzionante, che ora fa bella mostra di sé sulla mia scrivania.
Il giornalino di Donald Duck, identico nel formato a quello di Micky Maus, mostra una sia pur tenue aspirazione alla filologia: sono però molto belli alcuni suoi numeri speciali (Donald Duck Spezial), che si possono assimilare al nostro Zio Paperone. Io ne ho comprato un numero con storie disegnate da Jippes, in cui ho potuto leggere la sua versione del Pifferaio magico di Paperopoli poche settimane prima che uscisse su La grande dinastia dei paperi.
Per restare in tema di Archimede, in quel periodo il Museo della Comunicazione di Francoforte (Museum für Kommunikation) organizzò una mostra, che io visitai, sulle invenzioni del Nostro, in cui erano esposti oggetti a grandezza naturale tratti dalle sue storie (potete vedere le scansioni del dépliant qui: http://www.flickr.com/photos/14928730@N06/ ).
Volevo comunque portarmi a casa anche qualche fumetto autenticamente tedesco di mio gradimento, ma quest'impresa è stata un po' più ardua: le fumetterie e i reparti fumettistici delle grandi librerie erano ripieni soprattutto di opere di Ralf König, che non sono esattamente il mio genere preferito. In una fumetteria che aveva una buona sezione di materiale usato chiesi al gestore se avevano "degli albi che leggevo in Italia durante la mia infanzia" (ne avevamo parlato anche in questo forum tempo fa, precisamente qui). Eppure lui non aveva mai sentito parlare di Mike dei tedeschissimi Büsch e Beinhorn! Ne trovò notizia solo in un sito fumettistico danese e disse sconsolato che, siccome erano anche in Germania pubblicazioni offerte dalle banche ai loro giovani clienti, difficilmente ne sarebbe stato in possesso. Di manga invece uno ne trovava quanti ne voleva, anche se non sarebbe stato conveniente fare acquisti, in quanto si trattava al 99% di materiale pubblicato anche in Italia, e per di più a prezzi dal 30 al 100% maggiori che da noi.
Di autenticamente tedesco portai a casa due libri di precursori del fumetto: Wilhelm Busch, con le sue storielle illustrate un po' sadiche, nonostante in Germania siano considerate normalissime letture per bambini, e Heinrich Hoffmann, autore di Pierino Porcospino, la cui casa-museo era a poche centinaia di metri dal mio alloggio.
Su una rivista di animazione dal titolo Animania (che però risultava essere più simile alla defunta Benkyo! che alla rivista italiana dallo stesso nome) lessi che il 28 marzo era in programma una manifestazione fumettistica a Wiesbaden, la capitale dello stato dell'Assia non lontana da Francoforte: mi ci recai, ma fortunatamente ancora prima di pagare il biglietto d'ingresso mi resi conto che la parte di mostra-mercato era ben poca cosa e che si trattava soprattutto di un raduno di cosplayer.
Al Museo Ebraico di Francoforte si tenne una mostra temporanea intitolata Superman e il Golem: il fumetto come un mezzo di tramandare la memoria ebraica. Contestualmente ci fu un ciclo di conferenze con esperti del settore: io ebbi modo di avvicinare il fumettista Ralf Palandt, che aveva parlato dell'antisemitismo nei fumetti (s'intende in pubblicazioni e fanzine amatoriali di circoli di estrema destra) e di parlargli di alcuni aspetti controversi del Braccio di Ferro nostrano nelle storie pubblicate dall'Editrice Metro negli anni '80 (in particolare una storia in cui uno strozzino era raffigurato con tutti gli stereotipi dell'ebreo).

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Testate Straniere / Stati Uniti d'America - Resoconto fumettistico
« il: Venerdì 17 Nov 2006, 13:08:49 »
Sono tornato a casa da quasi due settimane e, dopo essermi risistemato a dovere, è il tempo di scrivere un resoconto per il forum del Papersera.
Innanzitutto bisogna precisare le coordinate spazio-temporali: sono partito il 5 agosto per la città di Knoxville, sede dell'Università statale del Tennessee, dovo ho fatto uno stage di tre mesi per il mio dottorato di ricerca.
Knoxville è una città di circa 180.000 abitanti (quindi non una metropoli, ma neppure un villaggio insignificante) adagiata sulle prime pendici dei monti Appalachi e attraversata dal fiume Tennessee. Una delle cose che mi colpí già dal secondo giorno, giornalisticamente parlando, fu l'assoluta mancanza di edicole per i giornali, completamente sostituite dai distributori automatici a moneta dei quotidiani locali e di "USA Today" e dagli scaffali dei supermercati (sui quali si trovavano soprattutto le riviste). Mi aspettavo di non trovare nulla di disneyano su tali scaffali, se non i libriccini un po' infantili con le storie delle "principesse Disney" e quelli del tipo stacca-e-attacca. Quindi il passo successivo per procurarmi il materiale d'interesse sarebbe stato cercare una fumetteria ben fornita.
In uno dei centri commerciali della città ne vidi una che si chiamava piú o meno "La bottega della fantascienza", e che trattava anche giuochi di ruolo, miniature e via discorrendo. Ho trovato su una scaffalatura dei vecchi numeri di riviste Disney risalenti tutte al biennio 1989-90, con parecchie copie dello stesso numero (probabilmente rese rimaste invendute) assieme ad altre di Archie's Weird Mysteries e del Conte Dacula (che in Italia compariva sul Corriere dei Piccoli). Le vendevano tutte a 75 c. la copia, cosí ne ho preso un discreto numero. Le testate acquistate erano Donald Duck, Donald Duck Adventures, Mickey Mouse Adventures, Donald & Mickey, Uncle $crooge, Goofy Adventures (testata dedicata alle Pippoparodie) e Ducktales. Cosí ho potuto recuperare un certo numero di storie di Barks in versione originale, qualche Scarpa tradotto (come "Paperino e l'amuleto di Amundsen") e molto Van Horn (tra cui la storia che produrrà la felicità di New_Amz).
Rimaneva però il problema di procurarsi delle testate recenti. Nelle librerie generaliste si trovavano manga a quintali (i volumetti americani costano circa il doppio di quelli italiani corrispondenti, ma hanno anche il doppio delle pagine), molte graphic novel e raccolte di strisce "storiche" (come ovviamente quelle dei Peanuts), ma materiale Disney... nisba.
Ho ricercato altre fumetterie nella zona mediante un sito gentilmente consigliato da Alle: ne era saltata fuori una situata all'inizio della vicina cittadina di Farragut, ad alcune miglia di distanza. Il problema era che si trovava ben oltre il capolinea degli autobus urbani, e non essendo io automunito, avrei dovuto o spendere un patrimonio per il taxi o avventurarmi temerariamente a piedi per chilometri lungo una strada statale molto trafficata senza marciapiede. Ragion per cui decisi di tenere tale opzione come "extrema ratio", e nel frattempo di fare il giro dei quattro ipermercati Wal-Mart cittadini (altro suggerimento di Alle).
Ma anche questa ricerca si rivelò infruttuosa, cosí, l'ultimo sabato passato oltreoceano mi accinsi al gran passo. Durante il tragitto da Knoxville a Farragut passai davanti ad una fumetteria che sembrava un bugigattolo abbandonato da Dio. Fui molto incerto se entrarci o meno (ed eventualmente lasciar perdere il "Collector's Universe" di Farragut nel caso avessi trovato quanto cercavo), ma mi dissi che avevo una meta ben precisa e che, se avessi comprato qualcosa qui, mi sarei dovuto portare il suo peso sia all'andata che al ritorno, cosí mi ripromisi di fermarmici sulla via del ritorno.
Al "Collector's Universe" non trovai Disney né vecchio né nuovo; per non tornare a mani vuote (che sarebbe stato desolante) comprai il numero speciale dei Fantastic Four per il 40º anniversario del matrimonio Richards-Storm e una copia della rivista di letteratura dell'orrore "H.P. Lovecraft's Magazine of Horror", con recensioni e racconti.
Al ritorno mi fermai sí nel "bugigattolo abbandonato da Dio", e dovetti ricredermi sulla prima impressione. Trovai il numero di Uncle $crooge di novembre (che comprai) e quello di Donald Duck (che invece lasciai sul bancone); le altre riviste Disney, a detta del fumettaro, erano già esaurite, poiché loro erano gli unici in città a venderle (e ti credo! :P)). Acquistai anche un'anteprima della ristampa di Sandman (di Gaiman), un albo speciale dei Transformers per il ventennale del film d'animazione (l'anno prossimo invece ci sarà quello dal vivo) e il volume con la saga completa di Bone (1332 pagine per 34 dollari), acquisto di cui vado particolarmente fiero (anche se sarebbe poi stato come portarsi un mattone in valigia). Inoltre con gli album acquistati mi diedero in omaggio la busta e il cartoncino per conservarli.
Come dire? Missione compiuta!

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Testate Straniere / I prezzi dei fumetti negli USA...
« il: Sabato 2 Apr 2005, 19:01:35 »
...Sbaglio o -fatto salvo un eventuale maggior costo della vita oltre Oceano-  sono molto più elevati che qua da noi, per le pubblicazioni più o meno corrispondenti (Disney e non)?

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Testate allegate a periodici / Topolino Story 13 - 1961
« il: Domenica 26 Giu 2005, 16:01:06 »
In base a quanto riporta il numero odierno del Corriere della Sera, nel volume in edicola domani dovrebbero trovar posto "Paperino e il colosso del Nilo" e "Topolino e il gigante della pubblicità", entrambe di Scarpa/Scarpa/Cimino.

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Testate allegate a periodici / Topolino Story
« il: Domenica 20 Mar 2005, 14:43:55 »
Sul numero di oggi del Corriere della Sera c'è una paginata pubblicitaria per una nuova iniziativa editoriale: Topolino Story. Sono riprodotte le copertine dei volumi, uno per anno, dal 1949 al 1960 (ma in un'immagine più piccola si riconoscono 22 volumi). Il testo recita:
"IN REGALO LUNEDÌ 4 APRILE TOPOLINO STORY 1949.
Topolino Story. Un viaggio appassionante per rivivere le storie più belle del settimanale di maggior successo di tutti i tempi. Anno per anno, una straordinaria selezione delle storie a fumetti che hanno appassionato milioni di lettori, presentate nella loro veste originale e calate nel contesto dell'epoca attraverso una serie di curiose rubriche di ambientazione storica. Un'occasione unica ed emozionante. Solo con il Corriere della Sera."

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Sfide e richieste di aiuto / La sfida del "Rosicchiatutto"
« il: Venerdì 22 Apr 2016, 13:26:24 »
Una sfida appropriata a queste giornate in cui la RAI sta cercando di rilanciare il quiz del Rischiatutto: in quale storia disneyana viene citato un quiz chiamato, invece, Rosicchiatutto?

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Sfide e richieste di aiuto / Cloni disneyani di Sherlock Holmes
« il: Venerdì 31 Dic 2004, 11:28:51 »
Tra i personaggi chiaramente ispirati a Sherlock Holmes io conosco i seguenti:

- Ser Lock (chiamato nell'originale "The Sleuth", cioè il segugio e non ha certo bisogno di presentazioni);
- Shamrock Bon(d)es (un cane umanizzato con baffoni e lunghe orecchie pelose; immagine qui http://coa.inducks.org/coa/c1/character.php/2/SHB
- Herlock Shomes (compare nella storia "Topolino e l'hotel del mistero" su Topolino 1208, ed è identico nell'aspetto a Ser Lock; curiosamente "Herlock Shomes" è il nome di Shamrock Bon(d)es in Danimarca)
- Shedlock Jones (compare nell'episodio dei Duck Tales "Dr. Jekyll e Mr. Paperoni": risiede a Londra ed è una Giovane Marmotta onoraria)
- Basil l'investigatopo (che però apparterrebbe a un universo differente da quello di Topolinia e Paperopoli).
Qualcuno ne conosce altri?

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[spliced] [link=https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1277794996/1#1][splicedhere][/link] [move by] Giona.

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[spliced] [link=https://www.papersera.net/cgi-bin/yabb/YaBB.cgi?num=1277571750/1#1][splicedhere][/link] [move by] Giona.

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Sfide e richieste di aiuto / Wilma de Angelis e Gambadilegno
« il: Venerdì 5 Giu 2009, 21:26:44 »
Ieri sera, nel quiz "L'eredità" condotto da Carlo Conti, c'era una domanda in cui bisognava associare Wilma de Angelis ad una canzone che aveva interpretato in passato. C'erano diverse opzioni che suonavano come "disneyane": la risposta giusta si rivelò essere Gambadilegno senza ritegno: Conti disse che l'aveva presentata ad una gara di canzoni per bambini. Mi chiedo ora se qualcuno ne ha notizia e se tratta proprio del "nostro" Gambadilegno.

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Qualche tempo fa ho letto una storia, non mi ricordo su quale pubblicazione, nella quale Paperina imponeva a Nonna Papera che, alla successiva riunione di famiglia alla fattoria, lei non avrebbe dovuto cucinare, ma ogni invitato si sarebbe premunito di portare qualcosa. Tuttavia, per un malinteso, tutti i membri della famiglia papera avevano portato dell'insalata di patate, mentre la Nonna si era ugualmente data da fare ai fornelli. Il risultato fu che tutti mangiarono i manicaretti della Nonna e l'insalata di patate finì ai maiali della fattoria.
Potrebbe trattarsi di una storia dello Studio Disney, ma non ne sono sicuro. Comunque una storia straniera.

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Nella storia Zio Paperone e la triplicità progressiva, recentemente ripubblicata nell'ultimo "Maestri Disney" dedicato a Cimino, si annida un errore. Vi sfido a trovarlo!  ;)

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