Pensare che Topolino possa essere identico a come era anche solo a dieci anni fa è utopico, sono cambiati i gusti dei lettori e se un tempo poteva andare bene avere una storia portante autoconclusiva e riempitivo monocorde, oggi non è più così.
Ma anche no. I gusti non cambiano e, se cambiano, è un processo lentissimo. Il successo di una storia non è determinato dall'essere "alla moda" (come purtroppo crede Bertani) o essere "obsoleto", ma semplicemente dall'essere ben scritta (nel caso dei fumetti, anche ben disegnata) o dal non esserlo.
Il che non significa che vadano ripetute sempre le stesse storie, ma neanche significa che innovare debba diventare un obbligo. Bisogna trovare il compromesso migliore che accontenti sia i lettori nostalgici sia quelli che vogliono innovazione, e insieme non scontenti nessuno di loro. E se l'autore non è bravo non c'è nulla che funzioni.
Questo numero, detto banalmente, è molto buono non perché ha questa novità delle storie "in continuity", ma perché la storia - in fondo è una sola - è realizzata molto bene, perché Nucci è bravo e queste trame gli riescono benissimo, e perché il supervillain da lui introdotto è stato usato poche volte e con grande efficacia narrativa. E a questo punto poco importa che ci sia la continuity o no. La storia avrebbe funzionato anche proposta nel modo tradizionale, magari spezzata in 10 puntate come "Gli evaporati".
Per me qualche utente si sta azzuffando sul nulla.
Concordo in toto. Se debbo essere sincero, infatti, questa storia non la vedo troppo diversa da, ad esempio, Il Totem Decapitato. Questa è tutta su un numero (o meglio tre), ed è questa l'innovazione, più o meno. Ma a pensarci effettivamente, se queste cinque storie fossero state pubblicate una per volta per cinque numeri filati (e immagino anche le prossime dei prossimi due numeri), magari addirittura tutte con lo stesso titolo e poi ognuna con un diverso sottotitolo, non sarebbe cambiato più di tanto (o meglio si, c'è la differenza che poi il resto del singolo numero avrebbe avuto come al solito altre storie che "contraddicono" la storia principale, ma tanto succederà comunque molto probabilmente tra 3 numeri).
Comunque al momento ho apprezzato quello che ho letto (e anche tutti i disegni), in particolare la storia di Badino, che come suo solito riesce a farmi ridere con i suoi giochi di parole a raffica.