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Post - Max

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Max scusa ma non capisco in cosa sei in disaccordo con me.
Anche io acquisto il Topolino settimanale solo quando ci sono storie che, secondo me, ritengo imperdibili.
Ed e' proprio questo il punto che mi fa riflettere e su cui sto battendo in questo topic.
Perché solo alcuni numeri nel corso dell'anno devono essere meritori?
Perché non attirare e legare di più alla Panini determinati autori incentivandoli, oltre che economicamente, anche professionalmente?
Mentre per coloro che lo acquistano sempre credo ci possa essere alla base un collezionismo che si porta avanti da diversi anni e che costa emotivamente abbandonare.


Per le serie di spillati si può invece vederla sotto un'altra ottica.
Magari all'epoca non diedero gli immaginati ritorni economici. Ma può anche essere che era una cosa legata strettamente al momento.
Se si guarda in edicola in questo momento hanno riproposto MMMM in due omnibus, Pk sulla serie Pk Giant e Monster Allergy in due Omnibus di lusso.
Quindi significa che il pubblico richiede ancora quelle serie e che, forse, non erano proprio male!
Oggi con il proliferare di siti come questo, che aiutano i lettori a districarsi tra gli acquisti, nuove serie potrebbero avere migliore fortuna anche al botteghino.
E fare contenta anche la Panini dal lato economico...

Luciochef, a me piacerebbe avere in edicola ogni settimana un Topolino memorabile e ogni mese albi inediti a parte. Ma sono in disaccordo sull'idea che la Panini lavori contro il proprio interesse e su quella di richiedere una politica diversa qui o altrove. Di quelle 100000 copie di Topolino vendute in media ogni settimana, solo una piccolissima parte viene acquistate da un pubblico a cui fa differenza se ci siano storie di un determinato autore o meno, altrimenti non si spiegherebbe perché i numeri con storie-capolavoro vendono praticamente le stesse copie di quelli scadenti. Non avrebbe alcuna speranza una proposta da parte di una percentuale minima dei lettori. Che poi un innalzamento della qualità delle storie potrebbe ampliare il pubblico e far aumentare le vendite, è un'ipotesi plausibile, ma non semplice da attuare e l'unico strumento concreto che abbiamo per realizzarla è l'acquisto selettivo. Solo se la Panini noterà una preferenza del pubblico verso certi autori (preferenza che adesso non emerge minimamente dai dati di vendita) allora potrà essere invogliata nel compito non facile di strappare alcuni autori alla concorrenza. Io nel mio piccolo cerco di sostenere una determinata politica e non un'altra, acquistando Topolino solo quando ne vale davvero la pena. Ma se invece noi appassionati siamo i primi a comprarlo ogni settimana comunque, la vedo dura per quanto riguarda il futuro.
Tornando alle serie extra-Topolino, quelli che nomini sono volumi da fumetteria e non spillati da edicola. Hanno tirature più piccole e molto più tempo a disposizione per essere venduti. Ma gli spillati, che non si sono rivelati convenienti a fine anni '90, figuriamoci se potrebbero esserlo ora. La Panini lo sa benissimo ed è per questo che sta ospitando ogni nuovo progetto su Topolino, per poi ristampare tutto in grande formato su volumi da fumetteria.

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E allora perché farci prendere dalla delusione e lasciare che tutto scorra nel solito modo?
Siamo noi i primi che dobbiamo chiedere nuove cose, nuovi investimenti!
Invece sembriamo una carta che segue lo scorrere del fiume senza opporsi alla corrente.
So benissimo che i nostri post, ed i nostri discorsi, non saranno seguiti da chi di dovere ma, almeno, abbiamo il dovere di chiedere che le cose possano cambiare.
Come molti sanno io seguo molte delle testate attuali quindi non sto demonizzando in alcun modo la Panini.
Ma accanto alle testate di ristampe, per quanto curate possano essere, ci devono essere dei nuovi progetti.
Altrimenti, per stimolare la nostra fantasia, saremo sempre alla ricerca di giornalini usati per recuperare storie che ci avevano preso il cuore all'epoca dell'uscita in edicola.
A me sta bene andare a recuperare Monster Allergy sul mercatino dell'usato.
Ma e' troppo chiedere anche qualcosa di nuovo che possa coinvolgerci?

Luciochef, perdonami ma non posso essere d'accordo. Se chi non approva il contenuto di una testata è anche il primo a comprarla c'è qualcosa che non va: un conto è dare fiducia a una nuova testata, dalla linea editoriale non ancora definita, un altro è sostenere incondizionatamente qualcosa che in realtà non approviamo. Una nuova testata o un cambio di contenuti non si ottiene con una richiesta (altrimenti sarebbe bello, non credi?) ma dipende dalle vendite. Io personalmente acquisto Topolino solo quando ci sono storie memorabili, proprio quelle degli autori che anche secondo te appaiono troppo raramente sul settimanale. Se in tanti faranno così e di quei numeri la Panini comincerà a vendere il doppio, il triplo delle copie allora finalmente potrà spingere perché certi autori siano più produttivi in ambito Disney, cercando di "strapparli" agli altri editori, magari offrendo loro anche compensi maggiori. Ma se continuiamo ad acquistare Topolino ogni settimana così com'è la Panini che interesse ha a cambiare politica?
Per quanto riguarda invece le serie inedite in albi spillati autonomi, uscite tra metà anni '90 e metà anni 2000, se allora non si rivelarono una scelta vincente, figuriamoci oggi che le tirature sono ridotte all'osso; piacerebbero anche a me, ma dobbiamo guardare in faccia la realtà. Ben vengano, quindi, storie sperimentali o comunque di universi particolari, ma su Topolino come già sta avvenendo, in modo da ampliare il pubblico del settimanale senza varare nuove testate dal futuro assai difficile che magari farebbero anche concorrenza al Topolino stesso.
Per quanto riguarda Zio Paperone, ho già espresso dettagliatamente il mio punto di vista sul relativo topic.

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Luciochef, vorrei fare prima di tutto chiarezza su alcuni punti. Innanzitutto gli autori Disney, in generale, nemmeno ai tempi della Mondadori firmavano contratti in cui era prevista l'esclusiva del loro lavoro né un minimo annuale di storie (basta pensare a Bottaro che ha lavorato a lungo contemporaneamente anche per altri editori, ed anche la prolificità di autori come Martina, Scarpa o Cavazzano era del tutto libera, anche se fortemente incoraggiata da Gentilini che teneva molto alla qualità). È pur vero che, mentre allora i migliori autori erano anche quelli più presenti sul settimanale, oggi paradossalmente i migliori sono anche I meno produttivi, con l'estremo di Celoni che appare su Topolino una volta ogni due anni. Ma anche Artibani, Ziche, Radice e Turconi, Faraci, Mastantuono e altri ormai lavorano perlopiù per altri editori e questo comporta una prevalenza di storie di qualità assai bassa, sia nei testi che nei disegni, che certo non fa onore al nostro amato e storico settimanale.
La questione delle serie inedite parallele è stata affrontata dalla redazione, che ha scelto di ospitare anche Pk su Topolino per evitare una concorrenza interna e io sono d'accordo con loro, auspico infatti sì un ritorno corposo di tutti i grandi, ma su Topolino, che accontenterebbe tutti presentando su ogni numero almeno un paio di storie memorabili come avveniva in passato e come ora avviene, purtroppo, solo 4-5 volte l'anno al massimo, le stesse in cui acquisto il settimanale proprio per sostenere questa politica.
Si tratterebbe quindi di un'edicola in cui Topolino è la vera testata di riferimento, con inediti di qualità ogni settimana, e una serie di mensili di che ristamperebbero le storie più meritevoli nel mio sogno, e magari ci sarebbe pure il ritorno di Zio Paperone e I Maestri Disney, di cui in tanti, spero, sentiamo la mancanza.

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Le altre discussioni / Re: Paperino Paperotto
« il: Domenica 18 Dic 2016, 12:32:28 »
Ma se invece di star qui a discutere sul nulla si attendesse l'effettiva uscita della storia per condividere le nostre impressioni? No, eh?

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Le altre discussioni / Re: Plagi artistici nelle storie Disney
« il: Mercoledì 18 Gen 2017, 19:05:18 »
Credo sia improprio parlare di plagio. Molti autori poi diventati maestri, all'inizio della loro carriera riprendevano spesso delle pose da Barks, Taliaferro e Gottfredson prima di sviluppare una completa autonomia nel disegno dei personaggi. Bottaro ad esempio ha riciclato per anni delle pose di Zio Paperone prese da Barks e di Paperino prese da Taliaferro nelle sue storie, ma non per questo credo si possa dire che abbia plagiato alcunché.

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Le altre discussioni / Re: La redazione ci legge?
« il: Mercoledì 14 Dic 2016, 14:05:52 »
Non sono sicuro che il nostro interesse di appassionati ed esperti della produzione a fumetti Disney coincida con quello della Panini. Paperino, I Classici Disney e molti vattelapesca hanno indici per noi del tutto discutibili ma si tratta di testate che continuano a vendere bene, mentre altre testate con materiale selezionato e di grandi autori hanno dovuto chiudere. I lettori esperti sono una percentuale molto piccola del totale degli acquirenti e accontentarli non comporterebbe certo un aumento significativo delle vendite. Sul fatto poi che inserire nei Classici, nei vattelapesca e in Paperino ottime storie di Cavazzano, De Vita, Casty, Scarpa, Barks, Hubbard ecc. invece che ristampare delle riempitive di dubbio valore possa aumentare le vendite anche presso la restante maggioranza degli acquirenti, direi che non c'è alcuna certezza.

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Le altre discussioni / Re: I vostri Vatt dei desideri
« il: Sabato 5 Mar 2016, 22:27:32 »
È davvero incomprensibile come non siano ancora usciti dei vatt incentrati su serie come I Mercoledi di Pippo, le Storie della Baia, le Tops Stories, Paperino Paperotto, Filo e Brigitta e altre. Personalmente farei uscire su dei corposivatt da 5, 70 anche le raccolte di storie di Fantomius o Pippo reporter anzichè sulla definitive collection che può pubblicarne solo un numero limitato per volta.

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Cari utenti del forum, dato che qui sul forum si parla in genere quasi solo di pubblicazioni attuali o recenti (o al massimo degli anni '60-70) sono curioso di sapere se fra di voi ci sono anche alcuni che conoscono, amano e/o collezionano (anche sotto formadi ristampe) collane gloriose come Topolino e Paperino giornale, ma anche I primi 200-300 numeri del libretto. Personalmente ho una predilezione per queste pubblicazioni e mi piacerebbe scambiare punti di vista e curiosità con altri utenti che le apprezzano.  :)

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Le altre discussioni / Re: Collezionismo, eccessi e manie
« il: Sabato 5 Mar 2016, 22:17:56 »
Il collezionismo è una tendenza molto insidiosa: regala belle emozioni e nasce per colmare dei vuoti nella vita affettiva e relazionale, ma purtroppo in genere può allargarsi anche ad altri ambiti e non ha praticamente mai fine: ci sarà sempre un'altra serie da iniziare dopo quella che abbiamo eventualmente completato. E spesso, se non economicamente, ci danneggia rubandoci ogni giorno ore preziose che potremmo impiegare per migliorare altri ambiti della nostra vita che non ci soddisfano, restringendo i vuoti invece di allargarli. Secondo me alla base c'è, comunque, una carenza affettiva, una bassa autostima che può farci credere di valere qualcosa perchè possediamo qualcosa che hanno in pochi, o di essere più felici se possediamo una collezione più ampia. Attenzione ragazzi: quello del collezionismo è un germe subdolo che una volta instillato è duro da allontanare. E I vuoti invece di colmarsi si allargano....molto diverso, invece, il caso di una sana passione che coinvolge una parte limitata del nostro tempo, dei nostri pensieri e del nostro portafogli: meglio ancora se favorisce nuove conoscenze e amicizie. Siete d'accordo con me?

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Commenti sugli autori / Re: Casty
« il: Martedì 15 Ago 2017, 21:42:28 »


Cattivik non lo conosco.
 :-[Considero Casty il Tiziano Sclavi della Disney/Panini, ecco perchè ho scritto che lo vedevo bene alla casa "bonellide".

Sulla falsa riga di Tito Faraci.

Non conoscere l'opera di Casty su Cattivik (di cui è stato il principale e più talentuoso sceneggiatore per quasi 10 anni) significa perdersi autentiche perle del fumetto umoristico italiano e non poter comprendere i continui riferimenti ed allusioni presenti nelle sue storie disneyane, che devono moltissimo alla sua precedente esperienza di sceneggiatore. Di Cattivik, nell'ultimo periodo, aveva anche cominciato a disegnare qualcosa, ma purtroppo tutto si è interrotto bruscamente a causa della chiusura della testata dedicata al personaggio, il che ha portato Castellan a tentare con la Disney.
Riguardo la sua ipotetica carriera come autore Bonelli, non sono molto d'accordo, perché la vena di Casty, pur essendo anche avventurosa, è prima di tutto umoristica, mentre nelle produzioni Bonelli lo spazio per l'umorismo c'è, ma è molto più contenuto rispetto a quello presente nel fumetto Disney.

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Commenti sugli autori / Re: Casty
« il: Martedì 15 Ago 2017, 16:47:53 »
La storia potrebbe anche essere stata già completata, ma accantonata dalla redazione per essere pubblicata più in là. Non sarebbe certo il primo caso in cui una storia viene pubblicata anni dopo la sua realizzazione.

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Commenti sugli autori / Re: Casty
« il: Martedì 15 Ago 2017, 13:37:41 »
Su un altro topic qualcuno ha manifestato di non conoscere l'opera di Casty come sceneggiatore per Lupo Alberto e, soprattutto, Cattivik. Invito tutti gli appassionati di questo autore a rimediare d'urgenza, non solo perché si tratta di piccoli capolavori del fumetto italiano, ma anche perché in molte sue storie Disney si trovano riferimenti più o meno espliciti, nella trama o in alcune ambientazioni/personaggi, al mondo di Cattivik e anche a sue particolari storie.

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Commenti sugli autori / Re: Casty
« il: Domenica 30 Apr 2017, 13:46:49 »
Ieri, ci siamo dimenticati di fare gli auguri di buon compleanno a Casty
Auguri in ritardo. :)

Pensate che coincidenza: il giorno della morte di Romano Scarpa (23 aprile) è lo stesso della nascita di Casty.

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Commenti sugli autori / Re: Giuseppe Perego
« il: Giovedì 31 Ago 2017, 17:57:21 »
Per giudicare questo autore, a cui può sembrare curioso che sia stato affidato per molti anni il ruolo di copertinista,  credo sia necessario esaminare anche il suo lavoro extraDisney, oggi difficilmente rintracciabile. Al pari di De Vita padre, che aveva dato il meglio di sé con il disegno realistico, Perego aveva talento per un altro tipo di fumetto, umoristico/semirealistico, e si è poi adattato a disegnare fumetti Disney.

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Commenti sugli autori / Re: Giorgio Cavazzano
« il: Mercoledì 30 Ago 2017, 10:33:52 »
Dylan Dog, scritta da Artibani.

Da quando Artibani scrive per Dylan Dog? Si tratta di una storia di regolare lunghezza (un intero numero)?

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