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Post - rensel

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Topolino / Re: De Poli nuova direttrice di Topolino
« il: Giovedì 29 Mar 2007, 18:38:33 »
Dispiace anche a me per Claretta, ma sono estremamente contento che a prendere il suo posto sia una persona "interna", con una lunga esperienza in Disney, oltre che affabile e vicina agli appassionati - almeno le volte che l'ho incontrata.
Mi pare si sia spesso accennato ai problemi che precedenti direttori hanno dovuto affrontare, per inesperienza con il fumetto, nel primo periodo "di transizione", questa volta almeno saranno risparmiati.
Quoto AMZ, arrivederci all'una, buona fortuna all'altra.

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Topolino / Re: Restyling in vista per il Topo... tu che fares
« il: Martedì 18 Dic 2007, 22:10:12 »
Beh, per quanto incompleto mi pare un sito superiore alle precedenti versioni, che francamente erano dei guazzabugli innavigabili... Questo se non altro è razionale e guardabile.
Per quanto riguarda il Club, per come è impostato non mi sembra che possa sperare seriamente di diventare una community di appassionati, più che altro una specie di giochino per i lettori più giovani. Ah, spero che gli "avatar" siano una versione provvisoria, perché per com'è il personaggio "topolinese" mi pare ovvio che nessuno sceglierebbe Topolinia  :P

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Topolino / Re: Restyling in vista per il Topo... tu che fares
« il: Sabato 15 Dic 2007, 15:41:12 »
Pupone a parte (Baricco riequilibra subito la situazione :P)

Non sono molto d'accordo  :P
Comunque c'è da dire che a livello di storie il primo numero della "nuova stagione" promette molto bene!

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Topolino / Re: Restyling in vista per il Topo... tu che fares
« il: Venerdì 14 Dic 2007, 22:21:08 »
Sì, il ritorno di Marconi ha fatto molto piacere anche a me. L'idea di una saga sulle olimpiadi scritta da un maestro come lui fa ben auspicare un corrispettivo con i topi delle "Paperolimpiadi"... di certo non può non aver pensato al confronto!
Comunque dopotutto risulta abbastanza chiaro perché non abbiano invitato il Papersera, avranno pensato che annunciare il lancio di una community ufficiale gestita da loro di fronte ai rappresentanti della community non-ufficiale più grande sarebbe stato imbarazzante. Senza contare che siamo tutti troppo coinvolti, chissà come avrebbero reagito i nostri alla notizia del ritorno di WoM  :P

5
Topolino / Re: Restyling in vista per il Topo... tu che fares
« il: Venerdì 14 Dic 2007, 22:02:12 »
Qui c'è qualcosina in più: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2007/12/topolino.shtml?uuid=26ec59b2-aa62-11dc-aa28-00000e25108c&DocRulesView=Libero

Con il nuovo corso saranno avviate alcune nuove miniserie, tra le quali una dedicata agli "Universi Pa(pe)ralleli" e una nuova saga, "Ultraheroes", che vedrà per la prima volta tutti i supereroi di casa Disney, paperi e topi, uniti contro i nuovi nemici Bad7. Verrà inoltre ripresa la saga di "Wizards of Mickey" legata al lancio di una serie di carte collezionabili.

Aiuto...

6
Topolino / Re: Topolino 2717 - Preview
« il: Mercoledì 12 Dic 2007, 20:21:08 »
Ma infatti non credo si parli di unificare le due città e di rendere uno standard le storie miste.
Si parla semplicemente di essere più flessibili nei riferimenti all'"altro universo". Insomma, vedere Paperone che fa affari a Topolinia, Paperino che ogni tanto ci va in trasferta invece delle solite "Ocopoli" ecc, e se in una storia dei topi c'è bisogno di un inventore, usare Archimede, e così via. E certamente, ogni tanto vedere il trio che si riunisce, o sperimentare anche altre formazioni. Ma chiaramente, svolgendosi in città diverse, la maggior parte delle storie vedrebbe solo topi o solo paperi.

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Topolino / Re: Topolino 2715
« il: Venerdì 7 Dic 2007, 02:08:03 »
(Ogni tanto torno)

Zio Paperone e il Vortice del Tempo La storia "celebrativa" risulta una storia solo citazionosa e d'un solo Paperone, donrosiano (barksiano solo di riflesso)... Una galleria di personaggi ripresi più che altro dalla Saga, che scompaiono pronunciate le loro poche battute. Se un certo "canone" riguardo alla vita di Paperone viene rispettato e consolidato sono solo contento, ma in questa storia l'apparato di riferimenti è un po' freddo e macchinoso. Attenersi troppo strettamente alla funzione di "storia-evento" forse ha limitato la creatività di Panaro, tant'è che - da lettore - lo incoraggio assolutamente a continuare per la strada di una filologia moderata e non invasiva, in storie che si reggano più da sè.
De Lorenzi per me è un bravo disegnatore, ma questa storia, sinceramente, è riuscita un po' male. Sarà stata la fretta dell'anniversario, o forse lo stile un po' "inadeguato", ma i personaggi sono rigidi e le vignette poco bilanciate. [s. v.]

Zio Paperone e l'ora fatidica Non me lo sarei mai aspettato, ma la saga della Caccia alla Numero Uno non m'è dispiaciuta nemmeno per un attimo. Certo, sono storie semplici, ma hanno un certo "sapore" - grazie anche ai disegni retrò - per cui là dove stanno, a metà albo, sono piacevolissime. Quest'ultimo capitolo purtroppo è un po' debole, ma se si continuano a importare storie così a me sta più che bene. [5.5 per l'episodio, 7 per la saga]

Manetta e l'indagine senza distintivo Vedere all'inizio una gag ricalcata su una di Anderville (e pure allungata rispetto a quella, stupendamente sintetica) mi ha lasciato perplesso. Comunque ho continuato a leggere e ho fatto bene, la storia ha una trama leggera ma divertente, buoni ritmi, ecc; in generale un bell'esempio di "semi-lunga" che in un Topolino ideale non mi dispiacerebbe vedere in seconda posizione (insieme a una o due lunghe e a un paio di brevi). Le gag di Valentini a volte riescono a essere surreali: tipo la sequenza del manubrio, "strana", inutile, ma spiazzante e divertente in un suo modo particolare. Ogni tanto invece sembrano solo insensate, come la vignetta finale: Rock sente una voce che "sembra quella di Manetta" e grida il suo nome; sarà anche ottuso, ma insomma... Sia che volesse essere esageratamente assurda, sia che fosse solo malriuscita, lascia un po' raggelati.
Leggo che quella del "rugby da carcere" è una correzione. Buffo, l'avevo interpretata in tutt'altro modo, pensavo fosse una scusa ipocrita delle guardie per lasciar correre.
Ah, e Vian è un dio. Tratto, inquadrature, ombreggiature, tutto è meraviglioso. [7.5]

(Edit) Per emmevi: stavo pensando che se il manubrio fosse pesato qualcosa tipo "UN GRAMMO", o comunque una cifra esageratamente piccola, sarei ancora qui a sbellicarmi (vabbé che ho un umorismo un po' strano). Ma cose dichiaratamente assurde sarebbero in linea con "Topolino"?

8
Topolino / Re: Topolino 2716
« il: Martedì 11 Dic 2007, 17:24:21 »
Adesso, però. Non è una gran cosa, certo. Ma non comincerei a tuonare direttamente contro la "gestione De Poli", come se fosse la povera Valentina a doversi occupare di filologia.
Quello che dimostra anche questo caso è che nella redazione di Topolino c'è gente che non fa con attenzione il proprio lavoro, e probabilmente una grave mancanza di comunicazione. Sono convinto che sarebbe bastato interpellare la Cannatella per evitare l'errore.
Insomma, non lasciamoci trascinare, ad attaccare tutto e tutti sembriamo solo supponenti. Esiste un problema specifico, poniamolo con precisione.

9
Topolino / Re: Topolino 2713
« il: Martedì 18 Dic 2007, 21:53:31 »
I maligni lo accuseranno di una certa “scolasticità”, di poco brio (ricordiamo però che conta molto anche il disegnatore, e un Dalla Santa invecchiato male non aiuta di certo).

Quotando il resto della recensione... questa l'ho sentita anche da altri, ma perché? Non trovo assolutamente che Dalla Santa sia peggiorato rispetto al passato, sarà che comunque adoro il suo tratto, ma per certi versi mi sembra anche meglio di prima...

10
Topolino / Re: Topolino 2714 - Preview
« il: Lunedì 10 Dic 2007, 21:14:21 »
E, comunque, la qualità del Topo non deve venire prima del rispetto per le persone che lavorano, anche qualora dovessero sbagliare, perché non conosciamo la loro passione e la loro competenza.

E la considerazione del merito dove va a finire? Forse sono appassionati, forse sono competentissimi, ma forse c'è qualcuno di inadeguato al suo specifico incarico.
Insomma, se in redazione tutto andasse perfettamente avremmo un Topolino perfetto. Non l'abbiamo.
Non è una questione di "rispetto" o "non rispetto", è solo realismo... se "rispetto" significasse "non giudicare di nessuno" avremmo un mondo di incompetenti a posti di lavoro inadatti.

11
Topolino / Re: Topolino 2714 - Preview
« il: Lunedì 10 Dic 2007, 21:08:42 »
Se non ho capito male, quello che Sprea intende è: dal momento che attualmente il Papersera è - oggettivamente - diventato non solo una "sala chiacchere fra appassionati" ma anche un punto di incontro con gli autori (scopriamo continuamente di gente che ci legge), è legittimo sperare di venire come minimo ascoltati, non necessariamente accontentati.
Ora: Topolino, principalmente a causa di alcune scelte editoriale (non solo), ha evidentemente dei problemi. Neanche secondo me la situazione è tragica, però C'È qualcosa che non va. Ed è qualcosa che forse noi lettori, non inseriti in tutto il sistema "professionale", possiamo cogliere anche meglio di chi "fa" Topolino di mesterie. Siamo più distaccati, insomma.
Ecco: se delle lacune esistono, e noi siamo fra gli unici lettori che possono vedere ascoltate le proprie critiche e i propri suggerimenti, allora abbiamo il DOVERE di presentare ai "professionisti" la questione, anche in nome di quei lettori che si innamorano di Topolino in sempre minor numero rispetto a noi...
Ovviamente tutto questo va fatto in modo civile, senza criticare "tanto per" e complimentandoci quando le cose vanno bene (e ultimamente stanno andando innegabilmente meglio). Ma in effetti fare gli accondiscendenti per i quali "massì non è il massimo ma può andare peggio" è inutile e deleterio.
Insomma, mi sento di appoggiare Sprea, del quale capisco benissimo la frustrazione  :P

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Topolino / Re: Topolino 2714 - Preview
« il: Sabato 8 Dic 2007, 13:43:46 »
Caro Bruno, per prima cosa: bellissimo intervento, e grazie per essere venuto a trovarci.
La tua interpretazione dei "punti di forza" del personaggio di Indiana è perfetta e non poteva essere altrimenti, dato che ne sei il creatore. D'altra parte, se soprattutto noi ex-pkers amiamo il personaggio, è perchè in un certo senso lo vediamo come la controparte di Paperinik nell'"universo dei topi"; fra i due le analogie sono tante. Entrambi nascono "pretestuosamente" come parodie di altri, ma fin da subito vanno oltre: Paperinik (che poi è la parodia di una parodia, vabbè) non è Diabolik, nè uno qualunque dei supereroi al cui genere si avvicina più tardi - prima di tutto è Paperino con tutte le specificità del personaggio. Indiana Pipps non è Indiana Jones nè Martin Mystère - prima di tutto è un pippide con tutte le sue stramberie.
Ma da una parte, l'evoluzione di Paperinik ha portato a quel capolavoro di PKNA, la sintesi perfetta fra delle trame e un approccio generale "serio" e l'ironia propria del personaggio. E il tutto è avvenuto con tanta naturalezza che non potevamo chiedere di più. Poi, anche in PKNA avevamo le "grandi storie" e quelle che facevano leva sull'umorismo ("Motore/Azione" e "I mastini dell'universo" prima di tutte), e andava benissimo così.
Dovendo pensare a un possibile "gemello" del mondo dei topi, ancora prima che a un'ipotesi come MM (che nonostante le affinità con PK, era un esperimento molto più specifico che in un certo senso ha oltrepassato i canoni disneyani), fra tutti noi appassionati il nome che veniva spontaneo era "Indiana Pipps".
Invece, sarà perché non si è "radicato" abbastanza nell'universo disneyano, sarà perché non altrettanti autori si sono interessati, quest'evoluzione per Indiana non c'è stata, e ha continuato bene o male con storie di uno stesso registro. Quando poi hanno cominciato a presentarsi storie "fin troppo leggere" come quella del Molare (che a me non è dispiaciuta in verità), è normale che alcuni di noi abbiano sentito tradite le nostre aspettative.
Ora, ovviamente non è più l'epoca delle nuove testate (quindi un percorso come quello di PK per Indiana è improponibile), però in effetti quello che molti di noi vorrebbero è un ciclo di storie avventurose "serie" - in cui la serietà sia nell'approccio, non nel personaggio, chiaro! D'altra parte, l'occasione c'è, a partire dall'ormai ex-successo di libri come il "Codice da Vinci" (e quindi di robe pseudo-esoteriche), fino alla prossima uscita del nuovo capitolo di Indiana Jones...
E questo è quanto, personalmente attendo in ogni caso il ritorno di storie più lunghe  :)

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Topolino / Re: Topolino 2694
« il: Giovedì 12 Lug 2007, 16:11:36 »
Ohibò, allora speriamo che tornino presto le lunghe e piene giornate invernali.  ;)

Beh, io spero che la tua prossima storia sia tanto bella da farmi ricredere  :) Nulla di personale, comunque.

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Topolino / Re: Topolino 2694
« il: Giovedì 12 Lug 2007, 15:45:32 »
(P.S. Ho rivolto l'ultimo invito a Fausto perchè è quello con cui si sta attualmente dialogando, ma ovviamente si consideri diretto a tutti gli autori)
(P.S.-2 Non mi ero accorto di aver scritto una recensione così lunga. Quando scrivo tendo a farmi prendere. Prego gli autori che ho stroncato, se leggono, di non utilizzare il fatto contro di me [tipo, "invece di perdere le ore a criticare--"]. È solo un effetto del vuoto di alcune giornate estive.)

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Topolino / Re: Topolino 2694
« il: Giovedì 12 Lug 2007, 15:38:32 »
Molto, molto bella la copertina di questo numero. Bel disegno, ottima colorazione e "strilli" dedicati solo alle storie interne.

Tutti i milioni di Paperone - Il mio primo milione. Non so davvero come considerare questo primo capitolo della saga vitalianica. Con ordine. Come storia singola, beh, è davvero ottima: Fausto è a mio parere uno dei migliori sceneggiatori attualmente in Disney e forse il migliore dialoghista insieme a Faraci. Il ritmo è ideale, la narrazione è chiara, le trovate umoristiche fresche - alcune proprio geniali (il commissario della LUM che si "materializza" mi ha fatto morire). Il soggetto in verità non mi è sembrato solidissimo, lo scambio d'identità è leggermente forzato, ma se non una storia epocale, questa sarebbe potuta essere una di quelle belle storie ambientate in un "Klondike imprecisato" che farebbe sempre piacere ritrovare.
Ma questa non è solo una simpatica autoconclusiva: è l'inizio di una saga, che Vitaliano ha evidentemente - e come dice lui stesso - intrapreso per temerarietà, attrazione del proibito, o quello che vuoi. E il confronto con Don Rosa scatta automatico. Che sia o no in contraddizione con Barks e il discepolo non mi importa davvero, come dice Grrodon i capisaldi principali vengono rispettati e questo basta; ma sono la storia e l'ambientazione a perdere nel confronto. Perché, e mi dispiace dirlo, il setting di questo primo episodio è proprio soffocante, e "riduce" con sè i personaggi stessi: a fronte dei paesaggi sterminati dell'Agonia Bianca, con il Paperone "pragmatico sognatore" di Don Rosa che si adeguava alla grandezza stessa della storia narrata, qui abbiamo questo piccolo, opprimente paesino minerario, e un Paperone il cui obiettivo è racimolare un milione di dollari... entro una data scadenza. Don Rosa ci mostra un giovane sbalordito alla notizia di aver guadagnato il suo primo milione; Fausto ce ne mostra uno che, l'avesse raggiunto un giorno più tardi, non sarebbe stato soddisfatto. È un Paperone "piccolo" questo, anche un po' triste, e date le potenzialità del personaggio mi sembra un peccato.
I disegni di Mazzarello sono molto buoni, se non proprio originalissimi. Preferisco comunque dare il mio voto per la storia in sè; trattandola come "parte di una saga" si abbasserebbe. [7.5]

Paperinik contro i Twin Boys. Le considerazioni che ho fatto per la prima parte di questa serie restano, ma questo secondo capitolo, ben più del primo, mi fa dubitare delle possibilità di successo. Salati scrive una buona sceneggiatura (buona rispetto alla "richiesta", s'intende), ma questo soggetto è vomitevole, peggio del primo, con dei nemici che oltre a essere idioti irritano anche graficamente. E poi ci sono i disegni di Palazzi. Oltre al fatto che secondo me in questa storia non dà il suo meglio, uno dei motivi per cui reputavo positiva la collaborazione italo-tedesca era l'esportazione all'estero dell'innovazione "stilistica" italiana. Perciò, scegliere uno dei disegnatori più "classici", più da "art studio" americano che ci siano in Italia cancella anche questo motivo di conforto. Intini era molto più adatto ad aggiungere qualcosa. Un tonfo completo. [3.5]

I Bassotti e il nuovo covo. Simpatica! Davvero! E io amo Ubezio, chissà perchè ultimamente gli affidano solo storielle, dopo le glorie di un tempo. [6.5]

Paperino e le vacanze su misura. Parte come mille altre storie e sembrava sarebbe finita come altre mille. Invece l'autrice è abbastanza buona da concederci una variazione inaspettata sul finale, a salvare tutto il resto. Amendola nella media (positiva). [6]

L'avventura del moschettiere Cicciotte - Storia di cappa e spiedo. No, allora, questa è proprio da riscrivere. Compatisco il povero Marini che, avendo fatto cose eccezionali in passato, per due volte di seguito si ritrova a disegnare brutture con Ciccio. Questa storia è virtualmente illeggibile: a parte la trama sciocca, un viaggio sul quale si innesta una serie di episodietti senza ragion d'essere, i ritmi narrativi sono quanto di più sballato si sia visto da tempo in una lunga. Le vignette inutili e tappabuchi abbondano, ogni tanto con risultati grotteschi e un po' inquietanti (vedi l'ultima di pagina 115), i dialoghi sono "strani" e artefatti, le battute terribili ("Ho immaginato di tagliare a fette un salame di cioccolato"... ma perchè dovrebbe far ridere?). Ancora una volta, peccato per i bei disegni! [4]

Indiana Pipps e la laurea ad honorem. Una storia di Indiana Pipps scritta dal suo creatore! Partiva con i migliori auspici. Purtroppo, anche lo stesso Sarda, che ha inventato il personaggio proprio per dare "spunti di avventura" alle storie di Topolino, pare essersi rassegnato a usarlo per storie semi-umoristiche di poco conto, ambientate perlopiù a Topolinia. Sprecato, ma a parte questo la storia è leggibile. [6]
A costo di essere ripetitivi: Fausto, davvero, considerate l'idea di fare non dico una testata (non è tempo per testate, questo, decisamente, e l'idea IPNA non va presa sul serio :P), ma una saga, o una serie di avventure "serie" (perdonate il bisticcio) su Indiana Pipps! Solo un paio di anni fa c'è stato il tormentone Codice da Vinci; l'anno prossimo, poi, uscirà il nuovo capitolo di Indiana Jones e si ripresenterà un'occasione "commerciale". Secondo me saltare sull'onda e rilanciare il personaggio con una serie di avventure condite di fanta-archeologia ed esoterismo - ovviamente con il solito "non prendersi troppo sul serio" - è fattibile. Lo vorremmo in tanti...

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