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Il Mercatino / Re:[CERCO] L'economia di Zio Paperone e altri albi Zio Paperone
« il: Martedì 12 Set 2023, 21:14:28 »Lista aggiornata!
ciao, io avevo messo in vendita un numero americano di Uncle Scrooge, forse ti interessa.
abito a Roma.
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Lista aggiornata!
Non credo sia necessario ripeterlo: l'avevo segnalato qui.
Penso che non lo abbia ripetuto apposta ma perché non aveva visto che ne avevi parlato, d’altronde sfido chiunque a leggere fino in fondo le tue recensioni costellate di toni enfatici da giornalino scolastico ??? Questa comunque vuole essere una critica costruttiva, il tuo entusiasmo e la tua passione per il settimanale sono adorabili e personalmente mi scaldano il cuore al ricordo dei miei gioiosi seppur controversi anni del liceo, però al di là della tua enfasi non riesci a trasmettere molto dell’effettiva qualità di una storia se usi i superlativi e le iperboli di continuo... sul serio, io non leggo le tue recensioni perché non capisco cosa di quello di cui parli sia buono e cosa non lo sia, perché quando esprimi un giudizio manca spesso un termine di paragone (vedi il commento che ti è stato fatto sulla tua altisonante definizione di “storia migliore degli ultimi tempi”) oppure parli in termini troppo soggettivi e personali perché il tuo parere possa essere compreso per non dire condiviso (“la lettura non mi è venuta scorrevole”, “non mi sono appassionato”... sono commenti leciti, ma non fanno capire molto).
P.s. Ciò non toglie che io preferisca ogni tanto leggiucchiare i tuoi post densi di rinvigorente entusiasmo, piuttosto che quelli di altri utenti che smontano un numero a caso del settimanale giusto per ricordare i fasti del Topolino di sessant’anni fa alla fiera delle banalità
Lo pensavo per il semplice fatto che fai lode sperticate e usi toni sensazionalistici per storie che nella produzione dell'autore sono di medio livello. E te lo dice uno che lo segue dal 2004
Ho letto la storia disegnata da Rota: Dio benedica quelle mani, e speriamo di poterne avere ancora, ancora e ancora!!!!
Pulizia del tratto, leggibilità delle vignette, espressività dei personaggi, tratto classico e proporzionato, inchiostrazione mai invadente...
In parole povere, guardo i suoi lavori, e finalmente riconosco una matrice disneyana di fondo. Merce rara, di questi tempi.
Non mi stancherei mai di vedere i suoi disegni su "Topolino".
Grazie redazione, grazie Bertani, per essere riusciti a riportare Marco Rota sulle pagine del Topo, anche con materiale inedito.
Non so quanto mercato abbiano negli Stati Uniti le pubblicazioni disney originali e non e quanta sensibilità ci sia tra i loro lettori verso determinati temi, generi o esperimenti.
La sensazione è che il fumetto disney negli Stati Uniti sia una nicchia... sacrificabile. E dire che è nato tutto lì...
Ma infatti eravamo partiti proprio dal mio stupore per le voci di corridoio che facevano intendere che questa attuale gestione fosse frutto di un pensiero editoriale rivolto al mercato estero.
Io sto proprio sottolineando che non mi sembra verosimile "distruggere" un prodotto per allinearlo a gusti esterni che non muoiono neanche dalla voglia di leggerle ste storie....
Ecco il nocciolo della questione: gli autori italiani quando scrivono per il mercato americano o internazionale cambiano la loro narrazione adeguandosi ad un pubblico più generico (abbiamo visto recenti esempi usciti nel Topo). Per cui, anche cambiassero gli autori, i nuovi plot pikappici sarebbero comunque "un'altra cosa".
Pensare che gli autori italiani cambino il modo di narrare le vicende di Pk rendendolo meno complesso, profondo ed intricato (nel lato positivo ed interessante del termine) per poter rendere digeribile il fumetto al mercato nordamericano mi sembra addirittura offensivo pensarlo !
Un pubblico che è stato la culla del fumetto supereroistico, che hanno fatto della continuity sfrenata il loro pane quotidiano, che hanno forgiato ed "adottato" i migliori esponenti del fumetto indipendente mondiale !
E non ultimo che conta 330 milioni di abitanti nei soli Stati Uniti d'America, volete vedere che si trovi difficoltà a trovare 1 milione (butto un numero a casaccio) di appassionati ?
Secondo me la discriminante non è lo scrivere storie appetibili e digeribili per il mercato americano, quanto scrivere storie valide e meritevoli...
In peggio...Parliamone, il Mcu è stato un successo di critica e pubblico (eccetto pochissimi casi).
la Panini non decide che tipo di storie pubblicare.Guarda non mi va di insistere ma io la vedo in modo diametralmente opposto....
Mi sembra poi che qui si stesse parlando di monopolio. E, anche se la Panini non decidesse le linee guida editoriali, ha comunque messo in essere un monopolio editoriale quasi senza precedenti !
Ed in ogni campo sta attuando degli aumenti di prezzi che metteranno in ginocchio l'economia degli appassionati.
E come detto da Vincenzo il MCU prima della Disney aveva prodotto solo fiaschi colossali. Con l'avvento della Disney c'è stata una impennata qualitativa innegabile.
la Panini dovrebbeTipo come è successo in Italia che si è presa Disney, Marvel, Manga e adesso anche Dc ?
comprarsi altre case editrici,
Distruggendo concorrenza e potendo adesso dettare legge su pubblicazioni e prezzi ?
Anch'io mi stupisco un po', perché certe cose sono abbastanza ovvie. È perfettamente normale che una multinazionale quale è la Disney cerchi di acquistare altri marchi, quando se ne presenti la possibilità, così come è normale che occupi una posizione di forza, economica e non solo. Il calo di fantasia nelle produzioni cinematografiche, però, va avanti da tempo e non è necessariamente causato dalla tendenza al monopolio del mercato. Per quanto riguarda ciascuno spunto di discussione, credo siano abbastanza importanti da meritare una trattazione specifica; sul copyright in particolare però vorrei dire la mia e cioè sottolineare che è un problema notevole, il quale dovrebbe essere affrontato dai legislatori. A mio parere, non è logico trattare allo stesso modo sia un'opera letteraria in prosa che dei personaggi di fumetti, Disney o meno che siano. Il fatto che dopo un secolo circa un romanzo diventi di pubblico dominio, consentendo a tutti gli editori di pubblicarlo senza riconoscere più esclusive né royalties all'autore (che comunque non sarà più in vita e la cui famiglia, se l'opera è stata di grande e duraturo successo, non ne avrà certo più necessità) è abbastanza ragionevole, non lo è però senz'altro per quanto riguarda personaggi di fumetti, dato che ciò potrebbe portare ad utilizzi non consoni alla natura dei personaggi da un lato, e ad una concorrenza fra le ristampe che non garantirebbe sufficiente spazio a nessuno: l'interesse primario a mantenere lo status attuale, perciò, è del pubblico prima che dell'azienda.
Comunque, voglio concludere con una raccomandazione importante: non si devono mai prendere per accurati tutti i dettagli e le affermazioni presenti su un articolo di un giornale non specializzato. Chi li scrive nella maggioranza dei casi non è un esperto, e di conseguenza il rischio di imprecisioni è frequente.
Solo a me la storia di paperinik è sembrata la fusione di due vecchie storie di martina? penso di averle rilette recentemente sulla collana in edicola.
Zio Paperone che chiede a Paperino se Paperinik può fargli un favore (sempre di natura "commerciale"), lui rifiuta e lo zione si rivolge a gastone che viene smascherato davanti a tutti... il robot che parla in sua vece tra le rovine di villa rosa ecc ecc
Poi una domanda: per i suoi amici e parenti Paperino conosce la reale identità di Paperinik? Perchè altrimenti non mi tornerebbe il discorso con Gastone...
Sarà strano, ma la storia del condono natalizio mi è piaciuta tantissimo. I rapporti tra i personaggi, la trama, Paperoga...
Mi sono ritrovato davvero a sorridere di gusto mentre la leggevo.
Potrebbe essere un errore dell'autore dal momento che Paperina sembra contraddirsi.
Oppure potrebbero essere due social diversi (come ne esistono diversi nella nostra realtà), sebbene facciano entrambi il verso a Facebook.
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