Il Menoconte Linetto Blandau, il segretario Minuzio, il Piubarone Orbes, la regione argentina di Tierralinda, quel tipo (Bixby) che ha lo stesso nome in codice del suo nome di anagrafe, la nave mercantile Inkombentz, la barchetta Dolorita...Ragazzi, ma quanta fantasia e arguzia ci mette Casty nell'ideare i nomi dei suoi personaggi intessendo un filo diretto col loro carattere, i titoli che attribuisce agli interpreti in ballo che rivelano già dal nome quali sono i loro atteggiamenti e le intestazioni di paesi e mezzi di trasporto che suonano alla grande a seconda di dove vengono utilizzati e di ciò che, potenzialmente, nascondono della propria storia?
Questa adorabile caratteristica del Maestro friulano non è certo una novità e non la stiamo scoprendo oggi ma mi sembra giusto rimarcarla perché unita alla scorrevolezza del racconto, alla sua fluidità, al coinvolgimento che restituisce al lettore, al pathos e all'intensità che trasudano dalla regia narrativa e dall'impostazione grafica della vicenda ci rende la lettura di una storia avvincente e intrigante che è semplicemente una delizia.
E siamo solo al primo capitolo di tre,
WOW!