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Commenti sugli autori / Re:Casty
« il: Venerdì 10 Mag 2024, 12:29:27 »
Peccato che l'intervistatore non ha chiesto se adesso ci sono in programma altre storie del ciclo e quando...
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Penso che la Spectralia Antartica sia veramente una storia stupenda.
Il lavoro sui personaggi, la loro delineazione caratteriale, il loro piglio vivido ed espressivo li caratterizza al meglio nella migliore tradizione delle grandi storie disneyane.
La vicenda è sì intensa, pregna di momenti concitati e che espone i nostri a pericoli tangibili e a situazioni di forte rischio ma l'adorabile cifra umoristica castyana viene sempre fuori al momento giusto, ora con Pippo, ora con Eurosia, ora con la presa in giro di Linetto Blandau.Spoiler: mostra
Che altro aggiungere legato a questa epopea a fumetti?
Che mi sono emozionato, mi sono sentito coinvolto, avvinto e parte integrante della narrazione e dei suoi sviluppi fin dalle suggestive pagine del prologo fino alla sua chiusura e ho goduto di una visualizzazione grafica semplicemente spettacolare per potenza espressiva, regia e delineazione degli scenari nei quali la storia si svolge.
Senza contare la solita, irresistibile, espressività che caratterizza la matita del grande autore friulano nel dar letteralmente vita alle sue creature, dai personaggi iconici e consolidati ai nuovi creati per l'occasione.
Spero che per la prossima storia da autore completo di Casty non passi un altro anno ma per il momento mi tengo strette le emozioni e la passione che la lettura della Spectralia Antartica mi ha restituito!
Come probabilmente saprete, è uscito "Topolino e la Spectralia Antartica", una storia che sarà un po' un "finale" delle storie che ci hanno accompagnato precedentemente, ovvero:
A quanto ne so, non è stato confermato che La Spectralia Antartica sarà l'ultima storia del ciclo di Atlantide, e in effetti da quello che abbiamo letto finora mi sembra che la ricerca sia ancora abbastanza lontana, di certo non si potrà risolvere tutto nella terza puntata della Spectralia...
Eccola qui!Bene! allora aspettiamo fiduciosi di leggere l'intervistaL'intervista era dal vivo, a meno che qualcuno non l'abbia filmata o pensi di sbobinarla.
oh grazie! pomeriggio me lo guardo
Di fatto c'è un roster di copertinisti, e si alternano loro. Casty non ne fa parte.Vero, ma intanto Facciotto ne ha disegnate appena 2, il che significa che fino a pochissimo tempo fa non faceva parte di questo roster, e Casty poteva entrarne a far parte senza problemi.E' vero che ogni anno pochissimi disegnatori si alternano sulle cover del Topo ma non coprono il 100% delle 52 copertine:
ci sono sempre altri 5/6 autori che coprono i numeri restanti e fra questi poteva benissimo esserci Casty: al di là della variant che resta un prodotto di nicchia, vuoi menttere quanti più lettori avrebbe attirato una sua copertina 'normale' della Spectralia Antartica? Strano che in redazione non ci abbiano pensato.
Come per i disegnatori, vado in ordine casuale:
1. Carl Barks: Autore in grado di spaziare tra tutti i generi, dalla commedia quotidiana (basti pensare alle brevi con Paperino e Qui, Quo e Qua che si fanno i dispetti a vicenda) al genere epico-avventuroso (uno fra tutti, Il mistero degli Incas, forse la mia storia di Barks preferita), passando per il fantascientifico (come dimenticare la genialità di Zio Paperone postino dello spazio?) e il western (Paperino e lo sceriffo di Val Mitraglia). Inoltre si deve a lui il merito di aver allargato notevolmente l'universo Disney, in primis con la creazione di tanti personaggi diventati protagonisti assoluti.
2. Guido Martina: Come Barks, Martina era in grado di affrontare diversi generi; di Martina ho sempre apprezzato l'umorismo cinico (anche se in certe storie trovo la cattiveria di Martina troppo pesante, tant'è che alcune non riesco a rileggerle, soprattutto quelle di Qui, Quo e Qua con finale drammatico) e la profonda cultura che emerge dalle sue storie, sia per il lessico usato (con termini desueti, aulici o comunque meno comuni), sia per i continui riferimenti alla storia e alla letteratura.
3. Casty: Ciò che adoro principalmente di Casty sono i personaggi tridimensionali e più in generale la voglia di approfondire l'aspetto psicologico dei protagonisti e degli antagonisti, le tematiche affrontate (in primis l'ambientalismo, ma anche la politica) e le numerose ricerche che svolge per dare alle sue storie una base realistica (vedasi i numerosi riferimenti alla storia o alla fisica, per esempio).
4. Don Rosa: Ancora più di Casty, anche Rosa cerca di avvicinare il più possibile i suoi fumetti alla realtà tramite accurate e dettagliate ricerche (basti pensare alla storia dei Templari fedelmente narrata ne La corona dei Crociati o la dettagliata descrizione di ciò che accadrà alla Terra ne Il solvente universale qualora il suddetto solvente dovesse raggiungere il nucleo della Terra). Inoltre ammiro moltissimo il desiderio di Rosa di creare delle storie più introspettive, principalmente nei riguardi di Zio Paperone (la $aga e Una lettera da casa, oltre a essere delle emozionanti e avventurose cacce al tesoro, sono principalmente il ritratto di un papero che cresce e cambia nel corso della sua vita, indurito dalle esperienze negative e in seguito riammorbidito dall'amore della famiglia).
Ciò che invece non apprezzo è il citazionismo estremo, in certi casi soffocante e forzato. Apprezzo lo sforzo di creare una continuità tra le sue storie e quelle di Barks (per quanto io ritenga che i suoi paperi siano caratterialmente incompatibili con quelli di Barks), ma in troppi casi le citazioni sono gratuite e innacquano o allungano inutilmente la trama. Ciò detto, sono difetti che passano in secondo piano rispetto alle emozioni che riescono a dare momenti toccanti come la scena nella tenda in Il cuore dell'impero, Paperino che ritrova il sorriso in compagnia dei Tre Caballeros o Paperone che legge l'ultima lettera di Fergus.
5. Marco Nucci: Autore abile nello scavare nell'animo dei personaggi, ma anche in quello del lettore, tant'è che riesce a ordire delle trame cariche di tensione e di mistero che spetto lasciano col fiato sospeso. Di Nucci sono accattivanti non solo i soggetti, ma anche le atmosfere, sempre molto evocative.
6. Romano Scarpa, creatore di numerosi personaggi spassosissimi (personalmente ho un debole per Filo Sganga, ma anche Sgrizzo Papero non scherza) e originali (Brigitta, Trudy, Plottigat) e straordinario nella sceneggiatura di avventure epiche (Paperolimpiadi e Paperino ai mondiali di calcio riescono ad appassionare persino me che sono allergico allo sport) e gialli tenebrosi (Topolino e il Pippo lupo mi dava i brividi da bambino, e anche L'unghia di Kalì, pur avendola letta qualche anno dopo, mi ha suscitato una certa inquietudine), ma anche per le storie più quotidiane (come Sgrizzo il più balzano papero del mondo). Confesso però di non aver mai sopportato il personaggio di Paperetta Ye-Ye, a tratti sembra più schizzata e imprevedibile di Sgrizzo
7. Francesco Artibani: Altro autore in grado di spaziare tra diversi generi e in grado di donare una certa profondità ai personaggi, come abbiamo visto ne Il fiume del tempo e più recentemente nella stupenda miniserie su Gambadilegno composta da Topolino e i due volti della vendetta & Topolino e l'albero della verità.
8. Silvia Ziche: Ziche è un'autrice spassosissima, forse la più divertente dell'intero panorama Disney (grazie anche ai suoi disegni espressivi e ironici). Nel cuore porto soprattutto Il papero del mistero, anche perché è stata pubblicata prima che imparassi a leggere e scrivere e da bambino mi dannavo come un matto a cercare Topolini usati ai mercatini nella speranza di riuscire a recuperarne tutte le puntate (alla fine la lessi per intero diversi anni dopo nel volume che raccoglieva la storia per intero).
9. Luciano Bottaro: Autore che adoro anche come sceneggiatore; i suoi lavori che preferisco sono Il dottor Paperus (per me anche superiore all'originale), il ciclo di Pippo & Nocciola e la saga di Re Rebo.
10. Alessandro Sisti: La storia che preferisco di Sisti è probabilmente Topolino e la deriva U-Cronica, che da bambino mi colpì particolarmente (anche perché adoravo e adoro ancora oggi le storie con la macchina del tempo di Zapotec e Marlin), e ho apprezzato molto gli episodi usciti finora su Cornelius Coot.
Per me, semplicemente, non sono volumi in linea con lo scopo della collana, perché Fantomius viene già proposto in mille salse diverse, mentre la Calisota Summer Cup è una storia a puntate e non una serie di storie. L'obbiettivo delle serie imperdibili dovrebbe essere quello di racchiudere dei cicli di storie raramente proposti in volumi monografici o comunque mai proposti nella recente storia editoriale (da quando c'è Panini). La si sta trasformando in una copia della sofferta Definitive Collection, che era vista come "il male"...
L'obiettivo che tu pensavi avesse la collana era quello, ma non è mai stato detto che l'obiettivo fosse quello, quanto che fosse una raccolta di serie disneyane considerate imperdibili.
Cosa rende una serie imperdibili? Il fatto di essere "raramente proposte"? O di essere più o meno cult del fumetto Disney.
Inoltre... Definitive Collection vista come "il male"... da Chi? Dove? Quando?CitazioneUno dei problemi principali di questa confusione è il Topolino Extra, che ormai è praticamente dismesso
Testata che è stata chiusa, se ben rammento. Ora lo so che è ripartita, ma sembra eloquente dal fatto che nella versione "regolare" sia stata inserita una "graphic novel" che la testata vada avanti unicamente per portare avanti quelle serie che andavano bene, e che finite quella si vada a chiudere definitivamente (sì, come la Definitive Collection). Mi aspetto quindi che si proceda con Paperinik e si vedrà con cosa altro (anche se dubito vedremo molto altro)CitazioneCosa ha comportato ciò? Gran parte dei volumi destinati al Topolino Extra son stati pubblicati come Special Book, mentre per i pochi altri si son cercati altri tipi di pubblicazione come Imperdibili o volumi brossurati speciali (Area 15)... evidentemente pubblicare volumi da 25 euro con storie di Qui, Quo e Qua destinate all'apparenza ad un pubblico molto giovanile non ha convinto.
Ehm... quali sarebbero i volumi destinati all'Extra usciti come Special Book, prima della chiusura dell'Extra (e quanti dopo)?quello ok. intendevo capire perchè dichiarare un uscita in un giorno 'impossibile' essendo che come dici tu o è prima o è dopo ma non quello sicuro..oppure mi sfugge che in altre realtà fumetterie (e annessi) tengano aperto nei festivi.Perché è indicativo. E' sempre il giovedì della settimana.
Un po' come quando le testate escono il giorno X di ogni mese in edicola.
Domanda per Vito: Elaine, rossa, pirateria... è un omaggio a un certo gioco per PC, vero? Adesso sarebbe d'uopo inserire un grosso gallinaceo (esteticamente molto Razziatore) chiamato LeCluck
In effetti mi ha sorpreso come tra i tanti autori abbia deciso di partire proprio da lui meglio per me
Le novità consistono in: focus su alcuni autori meno conosciuti (in questo numero tocca a Bramante), recupero delle storie straniere (non presenti in questo numero ma Gaspa ha detto che queste novità si alterneranno nei vari numeri) e reinserimento di storie degli albori del fumetto Disney italiano. Verranno mantenuti l'articolo sulla storia di apertura e la sezione Superstar, il tutto, come detto da Gaspa stesso, per soddisfare quanti più lettori possibili. A mio parere operazione apprezzabile e seguirò con rinnovato interesse i prossimi numeri.
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