E il "Principe delle Sabbie" si concluse senza grandi colpi di scena, e si rivela ciò che temevo fosse: una storia strombazzata, ma che è niente più di tante altre. Nulla di più.
Alla fin fine è molto meglio, e la ricorderemo a lungo, la storia di Stabile e dell'esordiente Possenti, che debutta alla grandissima su una splendida trama introspettiva. Un gioiellino misconosciuto, ma che merita tutto e anche di più. Un plauso ai colori meravigliosi, poi.
Fantastici ancora gli Evaporati: Enna maestoso e Cesarello con lui. Ma attendiamo la fine prima di sbilaciarsi del tutto.
Divertente la breve dedicata a Fiuto Joe, che fa perfettamente il suo lavoro, mentre la gagnoriana/valentiniana finale è esilarante, nonostante un Guerrini che non digerirò mai.
Ma che strani armadilli, su questo numero: manco fossero ornitorinchi...