Il problema che sollevi si era già posto in passato, poiché altri autori hanno mostrato una Duckburg fiorente prima di Paperone, tanto più che risulta fondata nel 1818 e pare strano che nel 1902 sia ancora un piccolo villaggio. D'altronde il Paperone di Rosa afferma chiaramente che lo sviluppo della città è stato merito suo e che al suo arrivo Duckburg è davvero poca cosa.
Riguardo questa fase temporale della città dei paperi mi sgancio dal Don e 'ripudio' la Saga
Ancor prima che Khoronen e adesso Bosco (se non altri) ci presentassero una Duckburg sviluppata antecedentemente l'arrivo di Paperone (1902) mi era sempre sembrato strano che dal 1818 e per quasi un secolo Paperopoli fosse rimasta "quattro case in croce" (come lo zione descrive per la prima volta e con una certa alterigia quella che diverrà la sua città). Anche per rispetto verso un fondatore (oltretutto mio nick-avatar) che per tutto l'800 sembrava fosse rimasto con le mani in mano.
Anche storicamente la Corsa all'Oro in California sviluppò enormemente le città sul Pacifico (una su tutte: San Francisco) per cui non vedo perché Paperopoli non dovrebbe aver avuto quella stessa esperienza di boom urbanistico ed imprenditoriale che non si può paragonare a quello del West o del freddo Nord che durò il tempo delle 'corse' o delle 'conquiste' per poi lasciare sul campo delle 'ghost town' o poco più. La posizione sul Pacifico, la presenza di porti per il passaggio di varie merci dall'Oriente al nuovo continente e viceversa fece si che quelle realtà urbane si svilupparono e si consolidarono (al contrario di quelle del West o dell'estremo Nord) e fra queste sicuramente Paperopoli.
Ragion per cui spero che nelle prossime storie inerenti quel periodo si continui a rappresentare Paperopoli come una metropoli in continua espansione fra '800 e '900, con una spinta ancora più forte nel XX° secolo grazie all'arrivo del giovane neo ricco Paperon de' Paperoni che troverà, come abbiamo visto, 'terreno fertile' per le sue iniziative, dando sicuramente una impronta personale al carattere della città, cominciando proprio da quel Deposito sulla Collina che la domina. Come scritto prima, in questo specifico caso sono ben lieto di vedere contraddetta se non rigettata la narrativa donrosiana della Saga riguardo la prima parte storica della città dei paperi.
D'altronde il Don ha sempre un po' esagerato nel descrivere le gesta del sue 'eroe' Paperone (un supermen - o superduck - di fronte a feroci animali africani come di fronte ad altrettanti feroci avversari umani) per cui l'idea che Paperopoli sia diventata quella che è solo grazie a lui riflette la volontà dell'autore di rendere il personaggio 'super' ogni oltre limite. Ma così non è, per fortuna. Anche nei riguardi di un personaggio che, altrimenti, rischierebbe di diventare una macchietta più che un volitivo papero d'azione quale effettivamente è stato ed è.