Poi, che io sia soddisfatto che il fascicolo abbia passato indenne le mie 4 forche caudine (che non siete voi, mi spiace) è indubbio.
Premettendo che non ho di certo travisato questa frase che sto quotando. Anch'io agirei con i piedi di piombo se avessi diversi livelli di controllo da soddisfare. Basterebbe riquotare in toto Piccolobush. Sia sulle politiche aziendali che possiamo al massimo solo intuire nelle migliori delle occasioni, sia nell'importanza di fare il proprio lavoro e di soddisfare appunto i piani più alti.
Va detto però che la frase in sé suona come se la soddisfazione di superare queste 4 forche caudine abbia un peso di gran lunga maggiore della soddisfazione verso i fruitori. I paletti e i controlli non sono nati oggi e sarei (saremmo) ingenui a pensare diversamente. Anzi l'anarchia è un male che chiunque abbia a che fare con un processo creativo ringrazia che i paletti esistano. Ma c'è qualcosa di non esattamente sano nella maniera in cui si stanno delineando questi paletti. Ancor più nella maniera in cui diventa difficile disobbedirne. Prendo ingenerosamente in prestito una citazione su un designer riallacciandomi al processo creativo. "Utile la ragnatela sarebbe divenuta soltanto quando la mosca ne avesse infranta la meticolosa costruzione".
Siamo tutti d'accordo che probabilmente il testo sarebbe passato nella versione originale di Valerio. Senza intento di critica ma solo di posizione non posso che affermare di trovarmi in disaccordo con la scelta fatta. Preferisco le omissioni alle forzature. Certo, anche quella di Don Rosa a sua volta fu forzatura. Negandone l'ambiguità e la suggestività, attributi importanti in qualsiasi forma artistica. Che poi si suggerisse del tenero e dell'affettuoso direi che è fuor di dubbio. Ma questo è stato già detto in mille salse dagli altri e non ho intenzione di dilungarmi. Se non per convenire che se ne è fatta una questione più grande di quella che è. A noi che ne stiamo dibattendo non cambia veramente così tanto. Ne dibattiamo semmai perché siamo nerd brufolosi e con quel piglio quasi autistico che ci contraddistingue. Non possiamo farne altrimenti, nel bene e nel male.
Ma ecco, non penso che il Papersera sia in realtà cambiato. Per molti versi è rimasto pressoché lo stesso. Piuttosto a cambiare come è normale che sia è stata la società. Sono i suoi fattori economici e culturali che stanno condizionando queste scelte fino a poter diventare soffocante. Una considerazione banale e scontata ma che val la pena sottolineare. Per ricordare che non c'è nessun mostro da mettere alla gogna che vuole distruggere il fumetto Disney. "Così è".
Però questo non diminuisce nemmeno di un pelo quanto poco sano tutto ciò stia diventando. Perché è vero che siamo nerd brufolosi dal piglio autistico, ma soprattutto che amiamo le belle storie. E le storie per esser belle avran pur bisogno di attenzioni.
Con nessun intento veramente polemico di fondo e con molto rispetto per il tuo lavoro. Se non altro per condividere un paio di riflessioni con te e con chi legge.