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Topics - Cornelius

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Pacata, rasserenante, grandi occhiali e capelli grigi con una crocchia resa ferma da una matita e alta come gli altri paperi, nella versione Barks-Don Rosa.

Sempre zitella, pero' piu' alta, capelli biondi e curati; sempre occhialuta pero' con qualche grillo per la testa, nella versione italiana.

Quest'ultimo modello e' lo stesso che vuole Nonna Papera bionda tinta (alla sua eta' e in fattoria) piuttosto che bianca canuta come in America e nordEuropa.

Tabu' della vecchiaia che sembra essere accettata almeno esteticamente piu' all'estero che da noi?

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Le altre discussioni / Veglione di Capodanno con i Magnifici 10+10+10+...
« il: Mercoledì 28 Dic 2011, 02:02:17 »

Dopo un Natale con dieci personaggi Disney, ecco che arriva Capodanno e gli inviti raddoppiano o triplicano.
 
Per un veglione con i botti ecco da Paperopoli:
PAPEROGA - SGRIZZO - GASTONE - PAPERINO - ANACLETO/JONES - BUM BUM GHIGNO - ARCHIMEDE - EDI - PAPERINA - PAPERETTA - BRIGITTA - CHIQUITA - PANCHITO - JOSE' CARIOCA - ZIO PAPERONE - NONNA PAPERA - CICCIO - PICO - QUI QUO QUA - EMY ELY EVY - BATTISTA - MISS PAPERETT - FILO SGANGA - MOBY DUCK - BELLA QUACK - GEDEONE

Da Topolinia:
PIPPO - CLARABELLA - MINNI - TOPOLINO - ORAZIO - ETA BETA - BASETTONI - PETULIA - MANETTA - ROCK SASSI - ZAPOTEC - MARLIN - ENIGM - ATOMINO - TIP TAP - GILBERTO - ZENOBIA - ZIA TOPOLINDA - INDIANA PIPPS - GANCIO - BRUTO - TOPESIO - PATRIZIA PIG - ZIO JEREMY - CAPITANO SETTER

BUON 2012 A TUTTI!!! (anche ai 'cattivi' non invitati).

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Le altre discussioni / Pranzo di Natale con i Magnifici Dieci
« il: Martedì 20 Dic 2011, 00:12:08 »

Avete la possibilità di invitare a casa vostra, per il pranzo di Natale, i personaggi disneyani che preferite, ma avete per loro solo dieci posti a tavola: quali scegliete e perché?

Ecco la mia lista:

Zio Paperone - Rockerduck - Cuordipietra Famedoro - Filo Sganga - Brigitta - Doretta Doremì - Paperetta yé yè - Paperoga - Pico de Paperis - Archimede

Mi piace mettere a confronto i tre grandi paperi miliardari: essendo Natale, dovranno cercare di mettere da parte le loro rivalità; con l'aggiunta di Filo Sganga che, aspirante milionario, cercherà di assorbire il più possibile dai dialoghi dei tre tycoons.
Come tradizione Sganga sarà accompagnato da Brigitta: se da un lato può essere soddisfatta del mio invito (per la presenza di PdP), dall'altro dovrà temere la presenza di Doretta Doremì.
Per Scrooge non sarà un pranzo facile: si troverà davanti i due più pericolosi avversari e due papere che, volente o nolente, sono state e sono tuttora importanti per lui.
Paperetta accompagnerà la zia e si presenterà con Paperoga come coppia del Papersera: approfittando dell'occasione di questo mini summit del Club dei Miliardari, potrebbero porre interessanti questioni su temi economico-finanziari, magari sulla crisi mondiale, anche se temo cosa potrà chiedere o peggio, fare, il papero col cappuccio (natalizio, per altro).
Infine Pico e Archimede, due geni che, nei rispettivi campi, arricchiranno sicuramente la conversazione generale con svariati argomenti.

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Le altre discussioni / Duckburg: cittadinanza 'ad honorem'
« il: Martedì 13 Dic 2011, 23:19:07 »

Ho saputo che l'improvviso e velocissimo sondaggio fra i lettori di Topolino e Sorrisi ha espresso, come vincitore del titolo di cittadino onorario di Paperopoli, Fiorello, seguito da Gerry Scotti e Luca Laurenti.
Fiorello era già stato omaggiato dalla Disney qualche anno fa con la creazione di Paperello, personaggio a lui ispirato (successe la stessa cosa anni prima con Vincenzo Mollica, alias Paperica, oltre a Papertotti e company).
Secondo voi, quali altri personaggi pubblici di spettacolo, politica, giornalismo, cultura e sport meriterebbero questo onore? (magari dividendoli fra Paperopoli e Topolinia).

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Le altre discussioni / Gli Antenati Storici che più ci hanno colpito
« il: Lunedì 21 Nov 2011, 15:37:41 »

Paperi e Topi sono stati protagonisti di innumerevoli storie ambientate nel passato recente o remoto. Saghe importanti sviluppate in varie puntate o semplici episodi singoli (le Grandi Parodie hanno caratterizzato le storie Disney made in Italy).
In entrambi i casi abbiamo conosciuto diversi antenati dei nostri beniamini che, oltre nell'aspetto fisico e nel nome (più o meno adattato), ricordano il personaggio presente nel carattere, nei tic, nel modo di rapportarsi con amici e parenti che normalmente lo circondano nel tempo attuale.
Fra tutti quelli che avete conosciuto, quali sono gli antenati che più avete ammirato o detestato, quelli il cui ricordo vi è rimasto più impresso?

Personalmente, l'antenato che più mi ha colpito è stato quello di zio Paperone, il Gran Tesoriere della Faraona Cleopat-Perina, il Pah-peh-rheo, diventato poi Petronius Paperonius.
Ed è proprio in questo cambiamento di nome e paese (dall'Egitto a Roma), di usanze e lingua (dall'egiziano al latino) che il personaggio da il meglio di se. Anziano ma pronto a stravolgere la sua vita pur di salvare il proprio tesoro (e magari moltiplicarlo). Da tesoriere a (apparentemente) modesto immigrato egiziano (che però nasconde per prudenza la sua vera identità), apre una Hosteria dove nasconde, nelle cantine, botti piene di monete egizie convertite in sesterzi (valgono il doppio!).
Ma anche nella Caput Mundi non trova pace e si reinventa una terza vita in Caledonia (l'attuale Scozia) seguendo le truppe dell'Imperatore Pippus Augustus. Qui acquista grandi benemerenze e la Scozia, riconoscente (proprio quella Scozia da dove, molti secoli dopo, il nostro Scrooge varcherà non un mare ma un oceano per dare inizio alla sua fortuna), gli erige una statua in bronzo come Maestro di Economia, nella piazza principale di Edimburgo.
Davvero un antenato coi fiocchi!

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Le altre discussioni / Mezzo secolo amaro per Filo Sganga
« il: Giovedì 10 Nov 2011, 02:46:53 »

Filo Sganga, il personaggio disneyano creato da Romano Scarpa nel 1961, 'festeggia' dunque i suoi primi 50 anni. Lo virgoletto perché c'è ben poco da festeggiare: l'ultima apparizione nella serie 'Premiata Ditta' risale a tre anni e mezzo fa. Non ricordo (magari mi sbaglio) altre apparizioni più recenti. Ed è un peccato perché, anche se legato quasi sempre a Brigitta in ruoli secondari ma non troppo, la sua immagine di traffichino che le tenta tutte per dare fastidio ai business di Paperone, mi (spero ci) manca. Di inventiva ne ha sempre avuta parecchia (sua la celebre frase 'gli affari sono affari') e l'amicizia con Brigitta gli tornava utile per scopi comuni e iniziali piccoli finanziamenti ai loro progetti.
Spero che la direzione e gli autori del Topo sentano la voce di noi paperseriani che gridiamo: 'Aridatece Sganga!!!'

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Le altre discussioni / Gheddafi NO!  Prostituzione dall'Est SI?
« il: Mercoledì 2 Nov 2011, 18:31:24 »

In pochissimi secondi sono passato dalla chiusura del topic su un possibile fumetto Disney sulla morte di Gheddafi, alla vista di una pubblicità in fondo alla pagina del forum, con donne ammiccanti, che diceva: 'Search Russian Women for Love?' (cerchi donne russe per 'amore'?).

Non ho letto ragioni per la chiusura del Topic su Gheddafi: immagino che, essendo il sito frequentato anche da minori (ci sono utenti di 12/13 anni) parlare di guerra, morti crudeli, stragi sanguinarie e dura politica mischiata a fondamentalismi religiosi non fosse il massimo (anche se ormai tutti ne vengono a contatto, nei TG come nella rete).
Se così fosse, allora anche la pubblicità che ti invita a contattare donne russe o di altra provenienza per 'amore', non sarebbe adatta ad una utenza di minori. Ma non solo per loro, in quanto sappiamo che dietro questa 'offerta' sorridente e ammiccante, spesso si nasconde una vera e propria tratta di donne ridotte a prostitute-schiave, senza più documenti e libertà di movimento, succubi di violenze e tirannie inimmaginabili.
Per cui, se cancelliamo il topic su Gheddafi, vorrei fosse levata anche la pubblicità delle donne russe in offerta.

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Le altre discussioni / Se quel cofano fosse recuperato...
« il: Lunedì 24 Ott 2011, 01:57:52 »

Storia e Gloria della Dinastia dei Paperi.
Avete presente il cofano di monete degli antenati recuperato da Paperone e Archimede sulla Luna? (era stato nascosto lassù non immaginando l'arrivo di altri terrestri sul satellite).
Ebbene, quel cofano, una volta rientrato sulla Terra, fu scelleratamente buttato a mare da Paperino, pensando così di salvarlo dalle mire di quelli che lui credeva essere i Bassotti, rivelatisi poi poliziotti della Squadra Disinfestazione.
Le acque dell'oceano dove il cofano è sceso sono profonde 4000 metri e da allora nessuno è più riuscito a recuperarlo. Le otto monete rimaste miracolosamente dentro la capsula lunare ci hanno raccontato le gesta di 'alcuni' dei numerosi antenati dei paperi (ricordate che bastava strofinarle affinché si formasse una nebbia rivelatrice?).
Vi siete mai chiesti se, a distanza di tanti anni, con i moderni mezzi, quel cofano potesse essere recuperato? Sembra strano che Scrooge si sia rassegnato alla perdita del più prezioso dei suoi tesori! Se gli autori attuali prendessero in considerazione il recupero del cofano, potrebbe nascere una nuova fantastica antologia di avventure a puntate (e magari una nuova collezione di monete 'antiche' provenienti da Babilonia e dalla Persia, dalla Fenicia e dall'antica Grecia, da Cartagine e dalla Gallia), oppure una serie di episodi da proporre di tanto in tanto, come capitò anni fa con 'Petronius Paperonius e la calata dei barbari', di Savini (testi) e Freccero (disegni).
In questo episodio extra ritorniamo nell'antica Roma di Pippus Augustus e incontriamo nuovi personaggi: Gastonius, la sibilla vesuviana Amelya e il suo corvo Gennarinius, i Barbari Beoti e il loro bassotto Ottofurotto. Un 'innesto' ben riuscito così come fece Don Rosa con storie posteriori alla sua Saga. Quest'episodio è rimasto purtroppo isolato. Con il clamoroso recupero del cofano dalle profonde acque dell'oceano, potrebbe avere un fantastico seguito.

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Nei vari topics sulla qualità delle storie odierne rispetto a quelle passate, su autori che possono o non possono scrivere di alcuni argomenti, sul calo delle vendite negli ultimi anni, ecco che alla fine saltano fuori loro, le tremende mamme dei giovanissimi lettori Disney, quelle del Moige!

Spesso si parla di crisi dei valori familiari, di mamme che, impegnate nel lavoro, hanno poco tempo da dedicare ai propri figli che lasciano soli davanti alla TV o a un videogioco. Si parla anche di genitori più distratti e più egoisti che delegano ad altri (nonni, tate o elettrodomestici) quel compito di educare e seguire che dovrebbe essere il loro.
Ma in una cosa le mamme di oggi non hanno nulla da invidiare a quelle di ieri, anzi! Se le mamme di ieri chiudevano un occhio se non due difronte agli 'eccessi' di un Guido Martina, quelle di oggi, una volta rientrate a casa, prendono fra le mani il povero 'libretto' e se notano qualcosa che non va o non le convince, ecco che subito telefonano indignate alla redazione o scrivono infuocate lettere di protesta! Forse, sentendosi in colpa nei riguardi dei loro pargoli, credono di rimediare prendendosela col povero Topo.
Io ero scettico sull'argomento ('ma dai, possibile che facciano davvero così, la verità è che gli autori non sanno più scrivere come una volta') ma, leggendo varie testimonianze all'interno del Forum, anche da parte di chi collabora con il settimanale, mi sono dovuto ricredere: le mamme 'tremende' esistono veramente e non sono neppure poche! E i direttori ed editori di 'Topolino' le temono non permettendo ad autori e sceneggiatori di esprimersi liberamente nelle loro idee e nei dialoghi, che devono essere sempre 'politically correct'.

Rivolgo questo tema a tutti e in particolare alle utenti del Forum alcune delle quali so essere giovani madri per sapere cosa pensano o fanno in tal senso, e ai giovani utenti di 12/15 anni che avranno fresca memoria di come, fino a pochi anni fa (se non ancora) i loro genitori 'intervenivano' (o 'intervengono') nelle loro letture.

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Le altre discussioni / (Ir)realtà multietniche a Paperopoli e Topolinia
« il: Lunedì 3 Ott 2011, 18:29:10 »

Nel fumetto Disney, in questi anni di politically correct, sono scomparse diverse cose: armi negli episodi gialli (poi riapparse), dialoghi troppo violenti, punizioni corporee (frustate e sculacciate), il parlare all'infinito da parte di popoli primitivi, le labbra enormi e rosso-fuoco che caratterizzavano i personaggi neri.
A proposito di questi ultimi, si è andati oltre: dopo i verbi all'infinito e le labbrone, è scomparsa anche la pelle nera (come se fosse motivo di imbarazzo). Oggi gli abitanti di isole o paesi tropicali hanno i capelli ricci e scuri ma la loro pelle è generalmente chiara; si può solo intuire che siano personaggi di colore.

Un esempio clamoroso e famoso è quello di Zenobia, regina africana creata da Romano Scarpa.
Nei primi episodi aveva capelli neri e ricci e pelle scura. Conosciuti Topolino e Pippo e trasferitasi a Topolinia, Zenobia si sliscia i capelli e li schiarisce fino a farli diventare biondi. Non soddisfatta, schiarisce anche la pelle rendendola rosea. La ormai ex-regina d'Africa, datasi al teatro, è dunque una donna apparentemente bianca.
Non so se Scarpa abbia mai detto nulla su questo cambiamento.  Certo, rispecchia ciò che accade nella realtà americana dove in genere le donne nere fanno di tutto per schiarirsi la pelle e lisciarsi i capelli (lo vediamo anche fra le star della musica).

Un'altra cosa che noto da sempre è che gli sporadici personaggi di colore sono sempre abitanti di lontane terre esotiche, come se a Topolinia o Paperopoli (che rispecchiano la società americana) non ci fosse una società multietnica.
E' vero che i personaggi dei fumetti Disney sono antropomorfi e non dovrebbero avere identità etniche precise, però in genere li si percepisce come 'bianchi' (quando nelle Paperolimpiadi QQQ hanno come amico il paperotto coreano Kim Don-Ling dagli occhi a mandorla, essi sono percepiti come paperotti americani 'bianchi'; quando i paperi incontrano nei territori deserti del Calisota personaggi nativi 'pellerossa', essi sono paperi 'bianchi').
Questo accade non solo oggi nel fumetto Disney italiano ed europeo, ma accadeva anche ieri in quello americano. Quando si vedevano (e si vedono) scene urbane con strade affollate di persone generiche (i cosidetti 'canidi' ordinari col naso a tartufo) esse erano (e sono) tutte 'bianche'.
Le società multietniche sono una realtà (in America da sempre, in Europa da 60 anni e in Italia da 20) non mostrata nei fumetti Disney.

Unico caso contrario (involontario e non da poco): negli Anni 30 si diceva che i vari Topolino, Minni, Orazio, Clarabella e Pippo potessero essere afro-americani (o 'negri', data l'epoca). Questo per via della pelle nera (tranne che per il viso) dovuta a esigenze  di visione nei cartoni in bianconero.
Anche oggi percepisco Clarabella o Trudy più come donne nere che bianche (ma è un caso isolato anche se coinvolge personaggi storici).

La domanda finale è: perché nei fumetti Disney (al di là di episodi occasionali) non vengono mostrati personaggi (principali o generici) di altre etnie?

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Le altre discussioni / Compilate la vostra Terza Disney Collection
« il: Sabato 3 Set 2011, 02:21:13 »
Tempo fa ipotizzavo una Terza Disney Collection (alquanto improbabile). Stanotte metto nero su bianco le quattro quindicine di una fantascientifica e folle 'terza', che non prevede l'inserimento dei più noti ma è composta di 60 personaggi mai usciti prima.


PRIMA QUINDICINA  (1-15)

Millicent - Betty Lou - Tom - Louis - Prof. Whitchkraft - Inquinator - Spectrus - Zafire - Gizmo - Kay - Trigger - Everett Ducklair - Lyla Lay - Angus Fangus - Zantaf


SECONDA QUINDICINA  (16-30)

Doretta Doremì - Cuordipietra Famedoro - Soapy Slick - Gran Mogol - Emy Ely Evy - Zia Topolinda - Maga Magò - Roberta - Ezechiele - Lupetto - Tre Porcellini - Ok Quack - Little Gum - Sgrizzo - Gedeone de' Paperoni


TERZA QUINDICINA  (31-45)

Atomino Bip Bip - Bruto - Zenobia - Bassottini - Cavillo Busillis - Eurasia - Estrella Marina - Bum Bum Ghigno - Rock Sassi - Vincenzo Paperica - Petulia - Giudice Gufo - Vito Doppioscherzo - Bella Quack - Lusky


QUARTA QUINDICINA  (46-60)

Eli Squick - Giuseppe Tubi - Sgrinfia - Musone - Cap. Orango - Cap. Setter - Panchito - Meo Porcello - Patrizia Pig - Jet McQuack - Gloria - Genialina Edison - Papernova - Pennino - Malachia


Alla Disney e alla De Agostini l'ardua sentenza!

P.S.  Qualcun altro vuole divertirsi a compilarne una propria?

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Il 'politically correct' di questi ultimi 30 anni ha fatto più danni che altro alle storie antecedenti e successivamente 'ridoppiate' (oltre  a quelle più recenti, naturalmente).
Però alcuni cambiamenti sono stati giusti: le ridicole labbra ultragonfie di indigeni africani o di persone afro-americane, il farle parlare con la 'b' o la 'd' molto pronunciate, il rivolgersi ai propri superiori da parte di distinti maggiordomi (bianchi) con un 'si padrone', 'il padrone ha chiamato?', quando poteva tranquillamente essere sostituito da un 'signore' (fra l'altro più fine e meno ridicolo).
Oltre a eliminare frasi violente, pistole, sigari e sigarette, sfruttamento 'coloniale' di altri paesi ecc., il 'politically correct' ha cancellato anche situazioni di degrado o disagio di quartieri poveri o di paesi 'emergenti' che invece erano un insegnamento, un aprire gli occhi a bambini/ragazzini che magari vivevano nel benessere e che, con il fumetto, potevano venire a conoscenza di mondi  diversi dal loro.
Oggi nei fumetti Disney non si spara (o quasi), non si fuma (per fortuna), nessuno dice più 'si badrone' (meglio così) ma al tempo stesso le 'Shacktown' sono state eliminate. E' giusto non dare spazio a violenza, razzismo, vizi vari ed eventuali (se non per combatterli); non è giusto 'colpevolizzare' la povertà, il degrado, l'emarginazione cancelladole come se non esistessero.
Certo, bisogna essere dei grandi artisti e poeti come Barks per trattarle con la dovuta delicatezza e attenzione. Vorrei che qualcuno, oggi, lo facesse, magari in modi nuovi visto che sono passati 60 anni e di Shacktown non si è saputo più nulla.

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Mi riferisco alla prima serie dei Classici, quella non numerata (almeno all'inizio) e ai primi numeri della seconda serie, mensile, con il prologo, le tavole di raccordo e l'epilogo.
Rispetto all'Almanacco, agli Albi e al Topo, l'arrivo in edicola di questi volumetti corposi e anomali suscitava in me strane emozioni, come di un qualcosa di veramente prezioso e diverso dalle normali e regolari testate.
Potevi prestare ad un amico un qualsiasi albo, ma non i Classici, che erano qualcosa di assolutamente speciale.
Almeno cosi' per noi che siamo sopra gli 'anta. Ma anche chi ne e' sotto e solo da poco ha (ri)scoperto questa collana, potra' dare un suo giudizio, meno sentimentale e magari piu' obbiettivo.

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Le altre discussioni / La qualità delle copertine dei periodici Disney
« il: Giovedì 4 Ago 2011, 14:42:50 »

Ultimamente sono state fatte critiche ad Alessio Coppola circa le sue copertine, sempre uguali a se stesse (addirittura tre contemporaneamente questa settimana: Paperino, Io Paperino e Topolino).

Anche in passato c'erano copertinisti scarsi (Ambrogio Vergani, Giancarlo Gatti, addirittura il mega-direttore Mario Gentilini), alternati, per fortuna, a grandi Maestri (Marco Rota, G.B.Carpi, Massimo deVita).

Le copertine per gli albi a fumetti sono come le vetrine per i negozi: devono attrarre. Per cui, sarebbe logico scegliere i migliori artisti per disegnarle. Questo non sempre accade.

In questo topic potrete anche dire quali disegnatori vorreste come copertinisti  e quali no, al di là delle idee e dei soggetti di base,
naturalmente fondamentali.

Comincio io.

Pollice su per: Enrico Faccini, Casty, Francesco Guerrini, Stefano Turconi, Lara Molinari, Graziano Barbaro, Roberta Migheli, Paolo Mottura, Carlo Limido, Marco Ghiglione, Luciano Gatto, Massimo deVita, Giorgio Cavazzano...

Pollice verso per: Alessio Coppola, Stefano Intini, Silvia Ziche, Maria Luisa Uggetti, Marco Gervasio, Michele Mazzon, Alessandro Gottardo, Marco Mazzarello, Ettore Gula (quanti cavazzaniani!)...

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Commenti sugli autori / Franco Bruna
« il: Mercoledì 14 Dic 2011, 01:25:56 »

Non conoscevo il nome dell'autore di parte delle copertine di Zio Paperone prima serie. Nell'Inducks ho visto che, dopo il 1995, anno in cui il mensile cambia look iniziando la serie 'bianca' con le copertine di Marco Rota, Franco Bruna ha uno stop che dura tuttora (almeno in campo disneyano). Nel frattempo cosa ha fatto e cosa fa ora?
Le sue copertine di ZP non mi convincevano del tutto, ma avevano un certo fascino (come quella natalizia che abbiamo visto nella prima pagina del forum). Sul numero 15 de 'Gli Anni d'Oro di Topolino', Luca Boschi ci parla dei suoi lavori antecedenti a ZP, come le splendide copertine degli albi giganti dedicati alle storie classiche di Gottfredson, ma nulla ci dice sul periodo post 1995.

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