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Long Wei

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Bramo
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PolliceSu   (2)
    Long Wei
    Lunedì 1 Apr 2013, 16:11:58
    Long Wei #1 (Speciale Cartoomics) - Il Drago Arrivò in un Giorno di Pioggia



    Il percorso di Long Wei, nuova miniserie italiana in 12 episodi, è assai strano, e anche per questo molto interessante.
    L'idea originale alla base del progetto è da attribuire a Enzo Marino, direttore dell'Editoriale Aurea (la casa editrice di John Doe e dell'edizione italiana di Dago, per capirci) e a Roberto Recchioni.
    L'embrione del progetto è stato poi passato a Diego Cajelli, apprezzato sceneggiatore italiano (Milano Criminale, Dampyr, Diabolik) di cui non ho mai letto nessun lavoro ma del quale seguo sempre con interesse il blog Diegozilla e che peraltro tiene anche corsi alla Scuola del Fumetto di Milano.
    Da tutto questo è nato Long Wei, una serie mensile progettata pera una durata di 12 mesi (che in caso di successo potrà allungarsi con una sorta di seconda stagione, come da modello ormai consolidato per queste miniserie italiane) che vede come protagonista un ragazzo cinese, abile nell'uso di diverse arti marziali imparate per il suo ex-lavoro di comparsa in film d'azione, che si trova catapultato nella Milano dei giorni nostri, nel quartiere cinese, per aiutare i propri parenti immigrati lì anni prima.
    Un'altra particolarità della serie è quindi sicuramente l'ambientazione: certo, non è la prima mini che si svolge nel nostro Paese (Valter Buio di Alessandro Bilotta, per fare il primo nome che mi viene in mente, con la sua Roma ben riconoscibile in molte inquadrature, così come del resto anche il recente Metamorphosis di Giacomo Bevilacqua), ma la connotazione così precisa e inusuale rende sicuramente particolare il progetto.
    Il protagonista stesso, definiti "un eroe di quartiere", per quanto mantenga innegabilmente i caratteri tipici del classico eroe bonelliano, se ne distacca per vari motivi, primo fra tutti l'esserlo diventato sostanzialmente per caso, e per l'atteggiamento che sfoggia a volte. A proposito di pubblicità, poi, anch'essa ha seguito un percorso decisamente intrigante, con adesivi che riportavano il logo della serie appiccicati in vari punti di Milano, concorsi che vedevano albi in anteprima lasciati in giro per la città e video live-action (candid camera e trailer) diffusi sul web con attori che praticavano arti marziali e richiamavano in questo modo il fumetto. Un fulgido esempio di come poter sfruttare in modo intelligente diversi modi e medium della comunicazione (internet, social network, idee semplici ma intriganti che coinvolgono la città fisica e che creano aggregazione e interesse) mper pubblicizzare efficacemente un fumetto. Vien da chiedersi perché non ci siano precedenti in questo senso, restando perlopiù chiusi sempre nel proprio recinto e parlando alle stesse persone negli stessi modi, ma vabbè. La speranza è che quanto fatto da Cajelli e soci sia seminale per il futuro.

    Ad ogni modo, il primo numero avrebbe dovuto uscire a marzo. All'inizio del mese però è stato comunicato lo slittamento a maggio, attuato per dare maggior sicurezza operativa ai fumettisti impegnati nei testi e nei disegni della mini. Ma marzo, per la Milano a fumetti, vuol dire Cartoomics, e Cajelli non poteva comunque lasciarsi scappare l'occasione. Così, in collaborazione con l'Aurea, alla fiera di due settimane fa si poteva trovare uno stand interamente dedicato a Long Wei, addobbato con motivi e dettagli di chiara ispirazione cinese, con di fronte un tappeto sul quale ragazzotti erano impegnati in mosse di lotta/arti marziali/wrestling... se le davano, insomma :P Il fatto che tutto ciò fosse di fianco allo stand della Umbrella era anche parecchio lol :asd:
    Non solo, comunque: Cartoomics è stata anche l'occasione per vendere una preziosa anteprima del primo numero della serie, che di fatto dovrebbe essere identico a quello che uscirà in edicola a maggio ma che in cover riporta chiaramente la sua natura di anteprima esclusiva per la fiera milanese. La tiratura era di poche centinai di copie, che veniva vendute da un festosissimo Cajelli che le autografava felice. Presenti anche alcuni disegnatori della serie, pronti ad omaggiare gli interessanti con sketch appositi.
    Ad ogni modo, mi sono accaparrato una copia di questa anteprima per farmi un'idea, e ne sono rimasto davvero piacevolmente colpito. Avevo subodorato lo stile di sceneggiatura, azione e dialoghi che avrei trovato all'interno, visto il battage pubblicitario, e non sono rimasto deluso. Credo che stringi stringi sia questo che mi piace da un fumetto seriale di intrattenimento, un eroe vagamente riconducibile al modello bonelliano coniugato però con un sapore post-moderno, che deriva il proprio linguaggio dalla serialità televisiva americana degli ultimi 10 anni e che sa divertire in modo fresco e attuale, senza rinunciare all'azione. Io non sono un patito di arti marziali, né di film sul kung-fu e sull'Oriente, ma ho letto 98 pagine adrenaliniche, scanzonate, dal ritmo narrativo veloce e appassionante e con dei dialoghi freschi e scanzonati.
    Poi esteticamente abbiamo al lavoro le energiche matite di Luca Genovese che è tanta roba, realizza tavole ottime, in cui la struttura della tavola è al servizio della narrazione, non solo di quello che viene descritto in sceneggiatura ma proprio dell'atmosfera che il momento raccontato porta con sé. Il character design mi pare poi significativamente attirevole, soprattutto per quanto riguarda il protagonista.

    Insomma, per quanto visto sinora progetto promosso a pieni voti. Una ventata di aria fresca nel fumetto popolare italiano che, insieme a Orfani di Recchioni e a Suore Ninja (pur per altri versi), potrebbe rappresentare per il 2013 un trittico di eccellenza e modernità in questo mercato.
    Ora l'unica grana è dover aspettare più di un mese per l'uscita ufficiale del n. 1 (che comunque io già conosco ^^' ) e giugno per vedere come prosegue... :)
    « Ultima modifica: Lunedì 1 Apr 2013, 16:14:10 da Everett_Ducklair »

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    Bacci
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      Re: Long Wei
      Risposta #1: Martedì 2 Apr 2013, 21:09:43
      Bravo Bramo, bel commento. Anche io seguirò questa miniserie del buon Cajelli, sceneggiatore che seguo da parecchio tempo prevalentemente per la sua produzione dampyresca e "milano-criminosa", ma anche per il suo blog. Purtroppo non sono venuto a Cartoomics ma il gentilissimo camera_nove mi ha preso il numero uno in anteprima, quindi non vedo l'ora di leggerlo  :)
      « Ultima modifica: Martedì 2 Apr 2013, 21:10:51 da bacci88 »

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      Bramo
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        Re: Long Wei
        Risposta #2: Mercoledì 17 Lug 2013, 14:31:36
        Long Wei #2 - L'Ombra [delle Cinque Lame]



        2 premesse: fa impressione come le edicole che non avevano il primo numero, non hanno nemmeno il secondo. Pensavo che le cose sarebbero migliorate a livello di distribuzione con il secondo albo, invece l'ho trovato nell'edicola dove avevo visto il primo.
        Fa impressione anche la cura del prodotto fisico: non tanto nella copertina di cartone, meno pesante di altri precedenti e comunque non troppo fastidiosa, quanto nella resa del disegno e degli inchiostri, con il disegno di una pagina che si vede in trasparenza sul suo retro e con varie sbavature.
        Ed è un peccato, perché invece il fumetto in sé merita eccome. Certo, l'editoriale pecca un po' nel "parlarsi addosso", in fondo premi o non premi, riconoscimenti o non riconoscimenti, hype o non hype si tratta sempre di un onesto fumetto d'intrattenimento, un po' tamarro (come ammesso da Cajelli stesso nell'articolo in fondo all'albo), divertente, con un'ambientazione originale - ma attenzione! non ancora sfruttata come promesso e come si potrebbe - ma pur sempre niente di così rivoluzionario, se non proprio nella campagna promozionale, quella effettivamente encomiabile per originalità.
        Il secondo numero comunque a mio parere è anche meglio del primo, che già mi aveva convinto abbastanza: avendo la possibilità di approfondire meglio la presenza del protagonista sul territorio, e quindi di iniziare a legarlo a quella che può essere vista come la spalla, la narrazione ne guadagna e quello che abbiamo, in maniera maggiore e meglio riuscita che nel primo episodio, è davvero il noir metropolitano che viene esplicitato come genere di appartenenza della serie. Le bande rivali, i loschi interessi, i negozianti taglieggiati, il tipo cinico ma in fondo buono e Long Wei a fare la parte dell'eroe per caso. Ovviamente botte come se piovesse e scene di lotta ben illustrate da Gianluca Maconi, che fa un bel lavoro e tiene botta senza timore di confronto con Genovese del #1. Voglio dire, solo le prime tavole valgono il prezzo del biglietto, con il loro essere mute e rumorose per dare l'idea della discoteca, dove la scena è ambientata: non solo sono efficaci nel rendere l'atmosfera, ma contengono anche ingegnosi metodi di costruzione delle vignette che rende dinamico l'aspetto grafico.
        Cajelli, da par suo, come detto scrive una sceneggiatura interessante e che inizia a chiarire meglio il mondo che dovrà affrontare il protagonista della serie... inoltre, i dialoghi brillanti continuano ad essere il punto forte dello sceneggiatore milanese.  

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        Dippy Dawg
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        PolliceSu
          Re: Long Wei
          Risposta #3: Martedì 29 Ott 2013, 18:15:39
          Quanti altri stanno seguendo questa serie?

          A me sta piacendo un sacco! :)
          Io son nomato Pippo e son poeta
          Or per l'Inferno ce ne andremo a spasso
          Verso un'oscura e dolorosa meta

           

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