Topolino e l'incubo orbitale: ancora una volta mi trovo a tessere le lodi di quello che considero il migliore autore attuale, come anche uno dei migliori di sempre. Casty, che si fa vedere poco, ma quando lo fa allora è festa sul Topo perché si vede che qualcosa di nuovo, quel qualcosa in più, che fa la differenza fra buono e ottimo è tornato, per ridare qualità ad un prodotto che spesso ne difetta.
Casty mi fa di nuovo sognare con una sorta di thriller claustrofobico, che però nella forma ricorda quasi i classici gialli con personaggi presentati all'inizio a formare un cast di indiziati.
Il susseguirsi degli eventi segue un filo logico preciso come un ingranaggio, da lento e confidenziale, fino a sempre più concitato dando nel finale, in maniera davvero espressiva, una sensazione di accelerazione, di caduta quasi verso gli eventi finali.
Ottima la caratterizzazione del Topolino uomo comune (come è giusto che sia) che si trova suo malgrado catapultato in situazioni più grandi di lui, che però riesce sempre a sbrogliare. Belli i colpi di scena e da scompisciarsi le gags (quella degli scenziati ai tropici è la numero 1!!).
Impeccabile Casty al disegno, sempre più personale, un perfetto connubio di classico mescolato al moderno. Geniale!
Una notte con Paperinik: un Faccini dal quale ci si aspettava forse un po' troppo e che ha un tantino deluso le aspettative. La storia è piacevole ed anche originale, visto l'uso dei personaggi e il plot, anche se il finale risulta troppo telefonato fin dall'inizio e non sorprende per niente. Anche le gag non sono irresistibili e solo alcune strappano qualche sorriso. Il disegno, invece, ottimo come sempre, magnifiche le espressioni dei personaggi, sempre calzanti.
Wom - Le leggende perdute La trama dei tre: altra leggenda perduta della Muzzolini, che ho trovato peggiore questa settimana rispetto alla precedente. Manca quel mordente e in alcuni momenti l'avventura pare trascinarsi un po', visto il plot non così accattivante né tantomeno molto originale. Sembrano volerci essere qualche legame di continuity con WoM che sembravano dimenticati nei precedenti due episodi, anche se questa serie risulta molto migliore di quella di Ambrosio. Forse un po' troppo tavole a disposizione. Sempre buono Perina.
Ripariamo con Orazio - Porte e finestre: solita serie di Bosco che mi sa veramente tanto di tappabuchi. Niente da fare.
Edi star della pubblicità: la dimostrazione che i comprimari non possono reggere storie che si ricordino nel tempo, né assurgere (quasi sempre) ad un ruolo superiore a quello di filler. Esempio lampante è questa storia che, non me ne voglia Panaro, si fa leggere neanche troppo piacevolmente e subito si dimentica. Trama poco originale e non accattivante. Buoni però i disegni sciolti di Limido.
Numero quindi non eccezionale nel comlesso, ma che tocca un picco molto alto grazie a Casty.