Papersera.net

Penso che possa servire a far rivivere momenti d'infanzia ai genitori di quei bambini.
In tempi come questi (dove il lavoro, lo stress quotidiano, la frenesia che attanaglia tutti) in cui non ci sono troppi momenti o argomenti con cui "socializzare" con i propri bambini, l'utilizzo di un semplice e rudimentale walkie-talkie può servire da collante. Anche solo una estate in cui si gioca a guardia e ladri o agli agenti segreti potrebbe giustificare tale operazione....

Il walkie-talkie è stato pensato per i bambini e penso che il suo successo dipenderà proprio dalla loro decisione:giocare con il cellulare oppure passare qualche ora in compagnia con gli amici?

Vista la generazione di oggi temo più la prima.

Vero ma scritta così pare che la colpa sia solo loro... se per l'attuale generazione è così, per il 90% la colpa è dei genitori.
E qui la chiudo altrimenti ne esce fuori qualcosa da pedagogia totalmente OT.

Sii più conciso per favore

Sii più conciso per favore

Intendo dire che la colpa dell'impigrirsi della nuova generazione è dovuta principalmente ai genitori che non fanno niente per impedirlo. Dato che in giovane età si apprendono più facilmente le cose, i ragazzi pensano che stare davanti a un cellulare o a un televisore tutto il giorno sia corretto, purtroppo.  / I genitori invece dovrebbero spronarli a vivere una vita sana, riscoprendo l'importanza dell'esperienza diretta (a tal proposito mi viene in mente una storia di qualche anno fa https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+2806-1). Spero davvero che il Topo-Walkie sia lo strumento giusto per farlo.

Topolino08

Vero ma scritta così pare che la colpa sia solo loro... se per l'attuale generazione è così, per il 90% la colpa è dei genitori.

Non è colpa dei genitori se l'umanità è progredita. La tecnologia attira tutti, come attirò me con la playstation 1 ben 15 anni fa. Cosa dovevano fare i miei genitori, chiudersi nei loro dogmi anni 80-90 o adattarsi e rendersi conto che le cose cambiano? I cellulari, piaccia o no, sono utili, molto più della playstation o di un walkie-talkie.

Scusate se ne avete già parlato, ma mi spiegate a cosa serve un walkie-talkie in un'epoca in cui i bambini hanno lo smarfòn ultimo modello?

Semplice, vuol dire che l'età media a cui è destinato il Topolino attuale si è abbassato ulteriormente.

Versus bambini piccoli, ma non troppo, a cui non si può affidare ancora un tablepad costoso.
Perchè lo romperebbero.

Mentre il gadget di Topolino costa poco, zittisce il birbante e se si rompe non fa nulla.

Proprio ieri ho notato con disappunto che lo spot televisivo del Topo-Walkie aveva come protagonisti bambini di 6-8 anni che, recitando un copione già visto e stereotipato, mettevano in mostra le molteplici funzionalità del "meraviglioso oggetto". In quel momento ho seriamente pensato che il venerato Topo potesse diventare davvero una rivista di poco conto per bambinetti delle elementari, quando invece, oltre ad essere un settimanale unico nel suo genere, dovrebbe essere prima di tutto un giornale di formazione culturale e spirituale, concetti che per molti al giorno d'oggi è difficile comprendere a queste età.
Ma vi ricordate i gadget di una volta cos'erano? Francobolli tintinnanti; quelli sì che spingevano un ragazzino in formazione a costruirsi una personalità (nel mio caso mi è venuta così la passione per la filatelia).

Topolino08

Bisogna però stare attenti a non esagerare. E qui entrano in gioco i moderatori...

:
Invece di tornare per la ventordicesima volta sulla questione generazionale ripetendo sempre le stesse cose, magari passiamo a commentare il topolino, visto che siamo sul topic dedicato.

Intendo dire che la colpa dell'impigrirsi della nuova generazione è dovuta principalmente ai genitori che non fanno niente per impedirlo. Dato che in giovane età si apprendono più facilmente le cose, i ragazzi pensano che stare davanti a un cellulare o a un televisore tutto il giorno sia corretto, purtroppo.  / I genitori invece dovrebbero spronarli a vivere una vita sana, riscoprendo l'importanza dell'esperienza diretta (a tal proposito mi viene in mente una storia di qualche anno fa https://coa.inducks.org/story.php?c=I+TL+2806-1). Spero davvero che il Topo-Walkie sia lo strumento giusto per farlo.

Topolino08

bellissima tra l'altro

:
Invece di tornare per la ventordicesima volta sulla questione generazionale ripetendo sempre le stesse cose, magari passiamo a commentare il topolino, visto che siamo sul topic dedicato.

Ecco, appunto.

Mi sembra il caso di ridimensionare la questione gadget, evitando toni da crociata e senza scomodare le categorie aristoteliche o la Critica della Ragion Pratica di Kant.
Sommessamente ricordo poi che il numero di Topolino n. 1965 del 25 luglio 1993 toccò il picco di vendite -finora ineguagliato- grazie al... Topowalkie.
In Panini devono aver pensato di riprovarci. Ma, come insegna Eraclito, non è possibile bagnarsi due volte nello stesso fiume...

In merito a "DD Reboot".

Avete un bel dire ad Avv. Photomas di smetterla di parlare di Pk, ma le analogie fra Pk, più precisamente Pk2, e questo DD Reboot ci sono, eccome: la chiusura dell'Agenzia è analoga al "divieto di accesso" alla DT imposto a Paperinik da Everett Ducklair in Ducklair; il cambiamento di Kay K da amica/alleata in avversaria (almeno apparentemente!) somiglia all' apparente modifica del comportamento di Everett nei confronti di Pk in tutta la saga di Pk2, il pensionamento di Gizmo ha qualche somiglianza con la cessazione delle funzioni di Uno. Mi pare abbastanza già così per ricordarsi di Pk...

Le analogie ci sono, ma mentre PK2, a mio avviso, era un vero e proprio reboot perché riscriveva, sconfessandole o semplificandole, molte dinamiche di PKNA, in questo caso la frattura è meno traumatica perché non sono messe in discussione le origini della serie di DD.
Non mi sembra cioè che stavolta si semplifichino eccessivamente le dinamiche della serie fino ad oggi conosciuta.

Il reboot per definizione implica una sospensione della continuity. Che in questo caso tecnicamente non c'è.

PK2 era una serie di grana grossa, concepita per una nuova generazione di lettori ingenui, dopo i fasti di PKNA. Un po' come il manufatto kitsch di fronte all' opera d'arte.
In questo caso, voglio invece sperare che questo nuovo corso di DD abbia qualche asso nella manica... E tenga conto dei numerosi lettori critici che hanno amato l' impianto originario di DD...

In merito a "DD Reboot".

Le analogie ci sono, ma mentre PK2, a mio avviso, era un vero e proprio reboot perché riscriveva, sconfessandole o semplificandole, molte dinamiche di PKNA, in questo caso la frattura è meno traumatica perché non sono messe in discussione le origini della serie di DD.
Non mi sembra cioè che stavolta si semplifichino eccessivamente le dinamiche della serie fino ad oggi conosciuta.

Il reboot per definizione implica una sospensione della continuity. Che in questo caso tecnicamente non c'è.

PK2 era una serie di grana grossa, concepita per una nuova generazione di lettori ingenui, dopo i fasti di PKNA. Un po' come il manufatto kitsch di fronte all' opera d'arte.
In questo caso, voglio invece sperare che questo nuovo corso di DD abbia qualche asso nella manica... E tenga conto dei numerosi lettori critici che hanno amato l' impianto originario di DD...

Occhio, perché credo che tu stia confondendo Pk2 con il ciclo successivo PK/Pikappa, che è a tutti gli effetti un reboot (Paperinik non è mai nato a Villa Rosa e così via...), mentre quello a cui si riferisce l'avvocato è "solo" un restyling, come avviene anche qui con DD.

La risposta alla prima domanda dell'intervista alla Ziche è sostituita da puntini neri. Anche nelle vostre copie è così? Ormai mi ero abituato a vedere Artibani barbuto...

Mi sono sbagliato, dovevo scriverlo in quello del 3214