Letto stamattina, e sono d'accordo con la maggior parte di voi che ritiene il numero più che buono. La storia di Paperinik ha una prima parte molto "citazionista", per così dire, con richiami - per chi conosce le storie classiche del diabolico vendicatore - alla scuola del Krimen, alle consuete alleanze Rockerduck - Paperone - Gastone ai danni di Paperino, ma che non hanno invalidato la trama, anzi Gervasio è riuscito ad "accalappiare" il mio interesse e ho letto volentieri le due parti. Certo qualche trovata sembra un po' troppo "buttata li'", tipo il trovare il biglietto con il nascondiglio del tesoro proprio nell'unico oggetto acquistato da Paperone, e proprio nell'unico che viene rotto... insomma il tutto mi è risultato un po' forzato. Non sono uno sceneggiatore e non riesco ad immaginare gag/trovate alternative decenti, ma credo che in questo caso si potesse fare di meglio. Non inficia, comunque, il resto della storia, sia chiaro: è un episodio determinante allo svolgimento della trama, ma non memorabile in sé.
Considerando anche la storia del B&B dei numeri precedenti (e facendo finta di non aver mai letto quella cross-over con Fantomius), il nuovo ciclo di Paperinik spero riesca a coinvolgere nuovi lettori, che non conoscono le storie "vecchie" e che potrebbero appassionarsi a queste. Insomma, attendo fiducioso la prossima!
Capitolo "casa dei fantasmi".... sapete che sono un appassionato fanatico di Gottfredson, autore senza il quale probabilmente non ci sarebbe nessun Papersera.net e ben pochi appassionati Disney, e quindi potrei inorridire all'idea del remake di uno dei suoi capolavori... e invece no, la storia mi è piaciuta abbastanza, si fa leggere anche se con qualche farraginosità nello svolgimento e forzatura nel finale... sarà che da programmatore sono abituato a pensare che le numerazioni partano da zero e non da uno, ma l'ascensore che "ignora" il pianoterra mi ha infastidito, quasi quanto l'"acca" mancante... Però la storia va bene, son contento di averla letta, e mi addentro anche su qualche considerazione sui disegni: ogni tanto sono un po' incerti e poco "formali", specialmente nelle mani di Paperino, mi pare di ricordare, però ci sono anche vignette molto belle... per quanto possa sembrare una vignetta banale e vista mille volte a me quella di apertura della storia nel commissariato è piaciuta parecchio come atmosfera, prospettiva, colori, disegni, tutto.
Al solito, Vito ha il pregio raro di riuscire a farmi ridere con spunti meno che minimi e in pochissimi spazi/tavole: ricordo ancora quelle dello zione freddoloso in riva al mare! Uno spasso.
Fa piacere infine rivedere Fabio Michelini, anche se in una storia fin troppo classica e "celebrativa" per essere ricordata, e infine mi piacerebbe sentire il parere dei più giovani sulla storia di Sciarrone, specialmente se videogiocatori. Io pur facendo un po' di fatica a seguirla, non l'ho trovata così terribile come temevo dalle preview!
Insomma, per me 4 stelle stavolta ci possono stare.
- Paolo