Tornando al deposito, è vero che nel caso della "ghiacciata" si tratta della sua prima apparizione in una storia di Barks, ma è pur vero che non è nella sua forma consueta essendo interamente in acciaio anziché di cemento armato; inoltre alla fine della storia verrà distrutto e probabilmente ricostruito successivamente proprio in cemento armato.
In effetti quel "big" nella domanda del nipotino farebbe pensare che, in precedenza, non c'erano grandi edifici sulla Killmotor Hill.
Ora quello che vorrei dire a Special Mongo è semplicemente che non è possibile fare conclusioni così nette partendo semplicemente da una parolina di un dialogo. Può darsi - e sottolineo può darsi - che per Barks questo sia il primo deposito costruito da Paperone sulla collina, mentre per Don Rosa può esserci stato, in varie forme, fin dal 1902, e questa sarebbe solo una di quelle: lo stesso Barks, contrariamente a Don Rosa, non ha mai fissato una forma precisa per il deposito, il quale variava abbastanza spesso anche se in modo non radicale. Credo sia emblematico il caso citato qui sopra del castello De' Paperoni che può sembrare essere ridotto a delle rovine nella storia del mastino ma, non essendo mai stato dichiarato esplicitamente né inquadrata in modo completo la zona, potrebbe anche esserne in rovina solo una piccola parte. E lo stesso Barks, in altri casi, si è contraddetto in maniera evidente. Ma in generale c'è quasi sempre una chiave di lettura che rende tutto sovrapponibile senza contrasti, purché si sorvoli su qualche dettaglio, come quel "big" nella nuvoletta oppure i 70 anni indicati da Zio Paperone in "Paperino e il feticcio" come periodo trascorso dalla maledizione di quel capotribù. Nemmeno quello invalida nulla, se lo prendiamo come una semplice iperbole. Qualche volta si parlò anche di Nonno Bassotto che, essendo Paperone ultraottantenne, dovrebbe essere ultracentenario. Potrebbe essere un'altra piccola falla. Ma non si sarebbe potuto fare diversamente.
Che Don Rosa non debba essere considerato il portatore della verità per quanto riguarda il passato dei Paperi, è sicuramente condivisibile. Ma non che la sua Saga possa essere invalidata da qualche particolare, proprio no: lui stesso ha seguito accuratamente il più possibile il corpus barksiano.