Vorrei anche scrivere due paroline sulle altre storie anche se non è proprio una discussione.
Non ho trovato nel topic e nella recensione ufficiale molti spunti di riflessione per cui mi limito a dire la mia e mi metto come sempre a disposizione perchè una discussione possa nascere e prosperare come un fuoco in un asciutto bosco autunnale.
Orazio e il ventilatore ostinato (Vessella/Asteriti)
Abstract: Riempitiva che segna una maturazione del suo autore. Personaggi ben utilizzati e ben inseriti nella quotidianità
Se penso alla precedente storia di Vessella che non mi aveva un granchè convinto "Paperino e la ruota della sfortuna" devo dire che l'autore è migliorato e ha prodotto una breve vicenda, con un protagonista davvero difficile da gestire, molto fresca nonostante la presenza di Eta Beta che di solito banalizza ogni vicenda.
Ognuno dei due personaggi è utilizzato nella dimensione che gli è più consona senza travisare la loro personalità e il risultato è piacevole e divertente.
Superpippo e la perdita accettabile (Ambrosio/Milano)
abstract Storia molto lineare e poco interessante da un punto di vista narrativo, ma curiosa e sperimentale da quello strutturale.
Premetto che SuperPippo non è tra i miei personaggi preferiti, anzi posso affermare che non mi piace, quindi il mio giudizio è forse viziato da questo; La storia di per sé non è un capolavoro, ma date le premesse mi ha colpito il cambio di rotta improvviso, il rendere le premesse un espediente per raccontare una storia nella storia per poi chiudere la stessa con la soluzione del problema iniziale.
Se da un punto di vista narrativo in effetti non è un granchè ho trovato molto interessante il modo in cui è stato costruito il testo, come una sorta di struttura a scatole cinesi.
Paperi che sbagliano strada... a piedi (Gagnor/Amendola)
abstract Un Gagnor in gran forma, un Paperinik alle prese con una barzelletta (IMHO) moderna.
La piacevolezza nel leggere le storie di Gagnor sta nel fatto che narra qualcosa che almeno una volta nella vita a tutti noi è venuto in mente e lo fa in un modo molto divertente. Sarà che ogni volta che ho vosto filmati di Parkour ho pensato, oltre al fatto che chi lo pratica deve essere un folle (scherzo!), che un ladro potrebbe davvero ricavare un vantaggio dal praticarlo...ed ecco Gagnor che lo fa.
E' una storia che vuol far sorridere e introdurre un po' del nostro mondo a Paperopoli.
Zio Paperone in prigione (Salati/Gatto)
abstract: storia troppo bella per farne un riassunto, vi autorizzo a saltare a piè pari.
Senza alcun dubbio la migliore storia del numero, storia per la quale vale il prezzo dell'albo.
Io, ma questa volta ammetto che forse ce la vedo io soltanto, ci ho visto una critica al mondo della giustizia, a come è facile essere accusati senza ragione e a quanto un uomo posa sentirsi sperduto e senza punti di riferimento perso in un mondo in cui la verità non interessa a nessuno e il mondo cambia idea ad ogni alito di vento.
Un'atmosfera kafkiana è quella che si respira e la disperazione e la voglia di vendetta e di rivalsa di Paperone diviene la nostra e il finale è una reale acquisizione della consapevolezza che solo ciò che si è creato con la fatica, il sudore e la determinazione delle nostre mani è quello che rimane e sul quale si può contare. Difficile da capire per i più piccoli, ma con il tempo e la maturità purtroppo tutti l'apprezzeranno.