Ora, io ammetto di non poter mai nella vita riuscire ad essere obiettiva nel valutare la Trilogia di Lotr di Jackson. Rimane il film sacro della mia adolescenza, ci sarò sempre troppo legata in modo particolare, nonostante ora riesca a guardarlo con maggiore distacco e a riconoscerci molti difetti, obiettivamente ci sono. Non so se perchè ho approfondito molto di più Tolkien, o semplicemente perchè ora son più vecchia di allora
Detto ciò, quella frase mi pare veramente ma veramente eccessiva.
L'astio personale lo posso capire, ma a livello "obiettivo", per quanto si può, mi pare un giudizio troppo severo.
Possibile che non riesci a riconoscere almeno qualche merito alla prima trilogia? (sulla seconda posso darti ragione, l'ho criticata molto anche io. Ma i due progetti non mi paiono ma nemmeno lontanamente paragonabili!)
Il Signore degli Anelli l'ho visto al cinema, tutti e tre gli episodi, ed ero adolescente anche io, quindi capisco quel che dici.
Se La Compagnia dell'Anello fu nel complesso soddisfacente, il resto mi lasciò un po' perplesso. Le Due Torri, ancora ancora. Ma Il Ritorno del Re, fu una tortura. Grazie al cielo ero in un cinema super-comodo, perché l'ho visto in stato semi-catatonico!
Nel merito: tutto enorme, tutto esagerato. Non lo dico perché sono stato lì a misurare ogni passo del libro per trovare gli errori, non sono affatto uno di quei fans adoranti: il signore degli anelli l'ho letto, mi è piaciuto, ogni tanto, d'estate, mi rileggo un capitolo, e morta lì.
Lo dico perché il gigantismo, quest'assurda esigenza di alzare il volume dello stereo (o del dolby) ad ogni scena "stupefacente", tipo Moria, tipo gli Argonath (alti, ad occhio e croce, 1 km o più), tipo Lothlorien, contraddice lo spirito del libro.
Capito? Non è questione filologica, ma di sostanza. Se intitoli un film "Il Signore degli Anelli", io mi aspetto che lo spirito sia quello. Invece, è un enorme parco tematico americano, con degli elfi che non sono quelli di Tolkien, con un Aragorn pieno di dubbi che non è quello del libro, un Frodo che non è quello del...beh, ci siamo capiti!
Alla fine della fiera, cosa resta? I nomi, la toponomastica, il fatto che c'è un anello da buttare in un vulcano.
Sono d'accordo con te che la nuova trilogia è molto peggio, anche perchè trasforma un libro che si legge in due sere in un polpettone che, con lo Hobbit, ha in comune poco o nulla.
Liberi di farlo? Assolutamente, però rivendico il diritto di dire che sono schifezze.
E, ti dirò di più, sul forum leggo più di quanto scrivo e un po' ti conosco: secondo me, se fai lo stesso sforzo che feci io, in termini di "scetticismo e distacco", e riguardi la prima trilogia, non potrai che convenire che è una cosa un po' cialtrona, soprattutto (ma non solo) se la si raffronta con il libro.
Poi, Peter Jackson potrà avere mille avvocati d'ufficio pronti a ricordare che, in fin dei conti, il medium è diverso, ma io continuo a non capire perché i cancelli di Mordor, che nel libro sono normalissimi cancelli di ferro, debbano diventare una specie di chiusa dello stretto di Panama, dal quale passerebbe una portaerei per il lungo. Ma perché???
Saranno anche cavolate, ma mi strappano dalla sospensione dell'incredulità!
Io penso che siano limiti tecnici di un regista medio(cre), che, al di là di queste saghe, non è che sia proprio un gigante alla Stanley Kubrick. Ecco, quello è un regista che avrebbe tirato fuori dei grandi film, anche girandoli negli anni settanta (estremizzo, ma, a conti fatti, è vero).
Ovviamente anch'io, all'epoca, ero infoiatissimo dall'idea che il mio beneamato Tolkien sarebbe diventato un "fenomeno di massa", poi, digeriti i film, ho accettato che, di Tolkien, sullo schermo era arrivato ben poco.
Niente di grave, per carità, alla fine, i libri sono ancora lì da leggere, e penso che, in un futuro nemmeno troppo lontano, si comincerà a dire "che poi, il libro è cento volte meglio dei film". Me lo auguro, almeno!