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Consiglio un film strano che ha avuto una storia strana, scarsissimo successo al botteghino e amplissima diffusione in cassetta-dvd tanto da farlo decretare uno dei cento film più belli di sempre: parlo di "Donnie Darko". Film particolare, che parla di follia, di vita quotidiana, di paradossi spazio-temporali, di conigli mannari, di fine del mondo, di personaggi assurdi, a partire proprio dal protagonista, quel Donnie Darko che lancia la figurta dell'attore Jake Gillenhall (spero di averlo scritto giusto...)... se vi capita e se non lo avete ancora fatto, guardatelo!

Mi viene un po' difficile scrivere una recensione di questo film perfetto, icona della poetica di Clint Eastwood: asciutto e lineare non ha assolutamente nulla di sbagliato, è una macchina tremendamente impeccabile.
Non posso che consigliarlo inchinandomi di fronte a cotanto capolavoro.....


                                                LETTERE DA IWO JIMA di Clint Eastwood.

Film consigliatomi dal mio mitico prof. di italiano del ginnasio, una delle persone più intelligenti che tuttora conosca (per non dire "la più")..


Le luci della sera di Aki Kaurismaki (regista finlandese)


il film non l'ho visto, ma se l'ha consigliato lui è "una delle cose che si deve fare prima di morire"

Consiglio un film strano che ha avuto una storia strana, scarsissimo successo al botteghino e amplissima diffusione in cassetta-dvd tanto da farlo decretare uno dei cento film più belli di sempre: parlo di "Donnie Darko".

è incredibile non appena ho letto il titolo di sta discussione è il primo film a cui ho pensato anche io Donnie Darko è tremendamente affascinante! (e ancora mi faccio teorie sul finale!!)

ehm, ora mi sa che ne devo consigliare uno io però...opto per "Neverland, un sogno per la vita", la storia (Anche se alcune cose sn state cambiate a favore della trama) dello scrittore J.M. Barrie (che ha scritto Peter Pan), continua a commuovermi questo film, c'è poco da fare!

PLEASANTVILLE

David (Tobey Maguire, al secolo Spider-Man), grazie ad uno speciale telecomando, viene risucchiato insieme a sua sorella Jennifer (Reese Witherspoon, Oscar per Walk the line) dalla televisione e finisce a  Pleasantville, cittadina idillica e perfetta dove è ambientata l'omonima sitcom in bianco e nero anni '50, di cui è appassionato. A Pleasantville tutto è tranquilllo e rassicurante (non piove mai, la temperatura è sempre di 25 °C, non ci sono incendi o crimini e i giocatori della squadra di basket riecono solo a vincere e fare canestro), ma con qualche particolarità (il massimo a cui due innamorati aspirano è darsi la mano, le pagine dei libri sono bianche, non ci sono WC e tutto, ovviamente, è in bianco e nero). Mentre David sembra adattarsi bene alla nuova vita, Jennifer si dimostra "insofferente" di fronte al moralismo e ai modelli di vita vigenti, e porta a Pleasantville delle novità (il sesso, ad esempio) che sconvolgono la vita degli abitanti della cittadina. Alcuni (tra cui David, che trova l'amore) sembrano trascinati dalla nuova condotta, sottolineata dal progressivo colorarsi di oggetti e persone, mentre altri ostracizzano il nuovo modo di vedere le cose in difesa dei vecchi ideali (in bianco e nero).
Il film è un'arguta satira sul moralismo e il perbenismo della società americana nel dopoguerra, e un inno alla vita e all'amore intesi come manifestazioni della natura dell'uomo, bella proprio perchè imprevedibile e "imperfetta". Il personaggio che spicca di più è quello interpretato da Joan Allen, che interpreta la madre di David nella finzione: donna dedita unicamente alla casa e alla famiglia, scopre il vero amore e la passione che si cela nell'interiorità umana, anche se inizialmente prova vergogna per i suoi sentimenti ed è costretta a "truccarsi" per nascondere il colore del proprio corpo.
Elementi degni di nota sono le musiche di Randy Newman e le meravigliose scene in cui i colori si sovrappongono all'ambiente in bianco e nero, soprattutto quando le cose si trasformano sotto gli occhi dei protagonisti. Voto: 9.

RICOMINCIO DA CAPO



con Bill Murray, Andie MacDowell, Chris Elliott, Stephen Tobolowsky

regia di Harold Ramis

Il "Giorno della Marmotta" (GroundHog Day è il titolo originale del film) è finalmente arrivato, anche se il simpatico animale protagonista di una delle più belle commedie realizzate all'inizio degli anni '90 (1992) non è il protagonista. Un Bill Murray più in forma che mai, nelle vesti dell' antipatico e spocchioso metereologo Phil Connors, è l'interprete principale di questo film, affiancato da una bravissima Andie MacDowell nei panni della collega giornalista.

Harold Ramis, già nel cast (assieme a Murray) di una delle più famose commedie americane degli anni '80, Ghostbusters, dirige questo film in modo allegro e intelligente prendendo come riferimento il giorno realmente festeggiato nella piccola cittadina americana della Pennsylvania dal nome impronunciabile, Punxsutawney...  

Phil "Bill Murray" Connors sarà artefice di gags esilaranti tentando di migliorare la propria vita ed innamorandosi della collega giornalista. La piccola cittadina è descritta alla perfezione e l'atmosfera è la cosa più affascinante del film, con la descrizione del paese innevato e della gente che si raduna per festeggiare. Il tutto pienamente contrastato, ma nello stesso tempo valorizzato, dal cinismo comico di Bill Murray.

Un storia sul cambiamento di una persona, cinica ed egocentrica, che è costretta suo malgrado a rivivere all'infinito lo stesso giorno, quello dedicato alle previsioni della marmotta che casualmente si chiama come il protagonista.

Una commedia per tutti, comica e divertente ma che non scade nella volgarità e nell'eccesso grazie all'attore proveniente dal Saturday Night Live Show e ad ad una regia dinamica e ben strutturata. Una bella favola, ben raccontata, con degli attori bravi e simpatici (e belli, mi riferisco a Andie MacDowell, ovviamente... ) e ben diretti, e una morale edificante.

Il bello di questa morale è che ciascuna delle persone con cui se ne discute ce ne vede una diversa, quindi significa che il film, grazie all'idea che ne è il motore, è anche profondo. Non dirò qual è la mia, perché non voglio svelare nulla a chi non ha ancora visto questo Giorno della marmotta (non era più bello il titolo originale?), che mi ha divertito tantissimo (un vero peccato che sia trasmesso assai di rado dalle tv nazionali).

Ciò che si perde nelle visioni ulteriori, perché si conosce già il finale, lo si guadagna nell'apprezzamento della parte iniziale del film. Se infatti la prima volta il primo quarto d'ora serve a capire cosa sta succedendo, le volte successive si comincia a ridere da subito. A me in particolare fa sganasciare il momento in cui lui sta per arrivare nella piazza e si sente quell'orrida musichetta diffusa dagli altoparlanti. Del resto il film è arricchito da una colonna sonora che se rischia di trasformarsi nel tormentone che diventerà per il protagonista, è piacevole ma soprattutto impossibile da dimenticare. La comicità della ripetizione di un motivo musicale funziona anche con la canzone, sempre la stessa, che la radio trasmette ogni giorno alle 6.00...  

Un film basato su una serie di variazioni dello stesso tema ha due possibili destini: quello di annoiare, o quello di crescere alla distanza. Se è fatto bene, e questo è il caso, imbocca con decisione la seconda strada, per la gioia di grandi e piccini. Dell'incantevole Andie MacDowell ho già detto di sfuggita. Bill Murray sa far ridere senza mai scomporsi: è una bella qualità.

Significativo il fatto che nel 2004, Antonio Albanese (afficancato da Fabio De Luigi)  sia stato protagonista del Remake tutto italiano del film, con alcune variazioni del caso (la cigogna al posto della marmotta, l'ambientazione balneare invece che nevosa), dal titolo E' già ieri... tentativo ovviamente andato a vuoto, non essendo riuscito ad offuscare minimamente l'opera originale.

RICOMINCIO DA CAPO

Ma sai che ero convinta che si chiamasse "Il giorno della marmotta" anche in italiano? Comunque mi associo a te nel consigliarlo, è veramente un film molto carino e divertente, perfetto per le feste natalizie visto che contiene la giusta dose di buoni sentimenti senza essere smielato. A differenza tua, io però non lo ho visto plurime volte, bensì una sola (e credo pure di aver perso l'inizio :( )

Un Bill Murray più in forma che mai

Adoro Bill Murray, è un attore davvero in gamba nonostante una apparente "fissità" espressiva (avete fatto caso che sembra non sorridere quasi mai?). Oltretutto non disdegna di fare film decisamente particolari e fuori dagli schemi (cito ad esempio il più recente "Le avventure acquatiche di Steve Zissou", decisamente onirico e spiazzante).

Un storia sul cambiamento di una persona, cinica ed egocentrica, che è costretta suo malgrado a rivivere all'infinito lo stesso giorno, quello dedicato alle previsioni della marmotta che casualmente si chiama come il protagonista.

La trama ricorda un po' il celebre racconto "Christmas Every Day" (uno dei racconti natalizi più sfruttati dagli sceneggiatori di Hollywood (*) ; ne esiste pure una versione con protagonisti Qui, Quo e Qua in "Topolino e la Magia del Natale").
Invece del Natale, però, è il Giorno della Marmotta a ripetersi all'infinito, e la storia non parla del vero spirito del Natale ma del percorso di formazione e auto-miglioramento di un uomo. Quello che all'inizio sembra essere una condanna insopportabile si trasforma in una opportunità straordinaria per esplorare ed arricchire se stesso e scoprire la vera ricetta della felicità. Ricordo che mi piacque in particolare la parte in cui, visto che tanto ha capito di avere infiniti giorni davanti a sé, il protagonista ne approfitta per imparare a suonare il pianoforte. Il che mi ha fatto riflettere: quante volte noi ci troviamo a dirci "se avessi più tempo farei questo, farei quello", e nel recriminare di non avercelo, quel tempo, ne sprechiamo di prezioso?
Ed ecco la prima morale: dato che a noi non è concesso di avere infiniti giorni, sfruttiamo il nostro tempo al meglio.

(*) dopo il "Canto di Natale", ovviamente, che è irraggiungibile quanto a versioni alternative  

Il bello di questa morale è che ciascuna delle persone con cui se ne discute ce ne vede una diversa, quindi significa che il film, grazie all'idea che ne è il motore, è anche profondo. Non dirò qual è la mia,

Io invece la mia (o meglio, le mie, perché più di una riflessione mi è venuta dalla visione di questo film) la voglio dire lo stesso.
1) dell'importanza di sfruttare al meglio il nostro tempo ho già detto;
2) un altro messaggio che questo film ci trasmette è che ogni giorno abbiamo mille e mille opportunità di fare delle scelte. Scelte che influenzano la nostra vita, quella di chi ci circonda, che raccontano chi siamo e in base alle quali siamo conosciuti e giudicati dagli altri. Attraverso la possibilità di esplorare le conseguenze di TUTTE queste scelte il protagonista impara l'importanza di ciascuna. In pratica, è un invito a capire che il nostro destino è nelle nostre mani e ad agire di conseguenza
3) dall'esperienza giunge la saggezza, e dalla saggezza il protagonista trova la ricetta della felicità, che consiste nel non chiudersi nel proprio egoismo pensando solo a soddisfare i propri desideri individuali, ma nell'aprirsi verso l'amicizia e la comprensione degli altri.

Significativo il fatto che nel 2004, Antonio Albanese (afficancato da Fabio De Luigi)  sia stato protagonista del Remake tutto italiano del film, con alcune variazioni del caso (la cigogna al posto della marmotta, l'ambientazione balneare invece che nevosa), dal titolo E' già ieri... tentativo ovviamente andato a vuoto, non essendo riuscito ad offuscare minimamente l'opera originale.

Talmente a vuoto che ne scopro solo ora l'esistenza  :o

ehm, ora mi sa che ne devo consigliare uno io però...opto per "Neverland, un sogno per la vita", la storia (Anche se alcune cose sn state cambiate a favore della trama) dello scrittore J.M. Barrie (che ha scritto Peter Pan), continua a commuovermi questo film, c'è poco da fare!

E' veramente un bel film, sul serio, quando l'ho visto per la prima volta a maggio dell'ormai anno scorso mi ha commosso e fatto sognare e mi ha fatto capire definitivamente, se ce ne fosse stato bisogno, che Johnny Depp è veramente un attore poliedrico e bravissimo! Con un Dustin Hoffman bravo anche lui, e diovertente!
Lo segnalo perchè "Neverland - Un sogno per la vita" sarà trasmesso stasera su Rai 3 in prima TV, per chi fosse interessato magari stimolato dalle impressioni entusiastiche mie e di Nutty...
ps: Nutty, tu citi me, io cito te, alla fin fine ci piacciono gli stessi film... 8-)

Consiglio Il vento che accarezza l'erba di Ken Loach.

Irlanda, 1920. Quattro anni dopo la fallita insurrezione armata del 1916, l’IRA (Irish Repubblican Army) tenta di forzare il dominio britannico per ottenere l’agognata indipendenza dopo sette secoli.
I (mal armati) ribelli si oppongono alle truppe di Sua Maestà ed ai Black and Tens, le milizie ausiliarie, in un crescendo di reciproci soprusi che trovano sbocco solo nell’iniquo trattato firmato grazie a Phil Collins con cui viene concessa indipendenza e sovranità limitata ad un ristretto numero di contee.
Su questo contesto storico focalizza l’obiettivo Ken Loach (Terra e libertà, My name is Joe), il regista inglese da sempre principe della controinformazione.
In particolare, su sceneggiatura del rodato Paul Laverty, orchestra un singolarissimo dramma famigliare in cui Damien e Teddy, due fratelli un po’ Caino e Abele, si pongono come simboli delle due correnti interne all’Ira , di cui sono illustri membri: gli utopisti ed irriducibili (il primo) e i realisti e diplomatici (il secondo).
Inevitabile il tragico finale.
Dopo innumerevoli onori tributatigli in quel di Cannes, Loach è stato con Il Vento che accarezza l’erba (The wind that shaker the barley, il titolo è ripreso dal poeta irlandese Robert Dwyer Joyce) finalmente impalmato del prestigioso titolo francese.
Meritatamente.
Sacrificando (senza troppe perdite)  unicamente il tradizionale humour britannico da sempre corollario delle sue opere, il regista inglese riesce infatti nel (quasi) impossibile compito di condensare in un unico film tutti gli aspetti portanti del dramma storico, celebrando le triplici nozze tra energia narrativa, fedele ricostruzione (scenografia di Fergus Clegg e costumi di  Eimer Ni Mhaoldomhnaigh) e introspezione psicologica; senza dimenticare una graffiante spruzzatina di riverbero sul tempo presente, particolare molto spesso (ma non qui)  trabocchetto per sproloqui moralisti e/o comizi politici. Doppio merito, dunque.
Sul piano tecnico, si avvale di interpeti bravi e diretti con perizia, di una fotografia essenziale ma funzionale e di una doppia colonna sonora: da un lato una manciata di evocativi canti e ballate irlandesi, dall’altro di un motivetto teso che sottolinea efficacemente la violenza duramente realista di qualche scena.

Film che ho visto di recente ed il mio voto inutile

I pompieri **
Missione eroica - I pompieri 2 **
Imprint *****
Biancaneve e co. * e lol
Io zombo, tu zombi, lei zomba **+

Chi si ricorda di quest'opera immonda?
Rivedere il video mi ha ucciso di ROFLT

http://it.youtube.com/watch?v=rrJHG66XkfQ

Mi viene un po' difficile scrivere una recensione di questo film perfetto, icona della poetica di Clint Eastwood: asciutto e lineare non ha assolutamente nulla di sbagliato, è una macchina tremendamente impeccabile.
Non posso che consigliarlo inchinandomi di fronte a cotanto capolavoro.....


                                                LETTERE DA IWO JIMA di Clint Eastwood.

Io stavo per morire dalla noia.

Chi si ricorda di quest'opera immonda?
Rivedere il video mi ha ucciso di ROFLT

http://it.youtube.com/watch?v=rrJHG66XkfQ

Ricordo che da piccola lo adoravo, però non so che giudizio ne darei ora.

http://io l'ho visto paikek e una belezza unica specialmente alla fine da 1 a 10 io gli darei 8 grafica6..ottimo ve lo consiglio di vedere

consiglio qualche titolo che merita(divertenti e da vedere):

madagascar 2


euro-trip

il risveglio delle tenebre

in viaggio con evie

dillo con parole mie

gli ultimi della classe