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Che ne pensate di Les Misérables?

@fdl :domandone!!! ma tu avevi gia' visto altri film di tarantino??? questo e' il suo genere..mescolare miti, canzoni e salare il tutto con scene non sense!!!! ricordo che quando andai a vedere pulp fiction (primo suo vero successo...le iene venne poi recuperato dopo) c'era molta gente che dopo il primo tassello usciva dal cinema irritata e delusa..chi sa che si aspettava..anzi cosa non si aspettava..ora pero' son passati quasi ventanni e si sa che quando si va a vedere un film di quentin c''e da prepararsi a dialoghi fiumi e situazioni paradossali forse troppo.. o si ama o si odia e io lo amo

sul discorso waltz son d'accordo con voi a dire che' e' il vero mattatore e la sua fine e' dolorosa (piu' per noi spettatori che per django).

questo per me e' quanto.

Mai visto prima d'ora Tarantino! Lo conosco però di fama, quindi sapevo cosa aspettarmi e tutte le cose che non mi sono piaciute sapevo che le avrei trovate. Come sceneggiatore è bravo e mi piace, è il suo stile fatto di nonsense che non adoro. Unendo le due cose si annullano a vicenda quindi lo giudicherò film per film. Non lo amo nè lo odio.

Su Waltz vedo che siamo tutti d'accordo, magistrale. Devo dire che dopo quel fatto che ben sapete il film ha perso un po' di lustro, come diceva Bacci, perché manca la sua ironia e simpatia. . In effetti la sua bella nomination agli Oscar l'ha.

Voi poi dovete capirmi, io dopo essere andato a vedere "Lo Hobbit" (lo adoro!) ho deciso di conoscere qualcosa di più sul cinema, sono inesperto.

Poi cosa non riesco a capire cosa intendi per "imparare" dai film di Tarantino.

A livello tecnico. Ogni tanto uso la videocamera in modo amatoriale o mi capita di seguire dei corsi di cinematografia, e Tarantino insegna sempre qualcosa, i suoi film sono dei veri esercizi di stile. Io li trovo bellissimi e vuoti, o vuoti e bellissimi, ma sono poi punti di vista; me li godo sempre tantissimo, ma più per il lato tecnico che per i contenuti: è una sua scelta e lui è bravissimo a non renderla una mancanza.

E poi quoto Fdl... Tarantino si può anche né amare né odiare, come capita a me, che ho visto tutti i suoi film e non mi ritengo né un appassionato e né un detrattore... semplicemente so cosa aspettarmi e me lo godo per quello; se mi aspettassi emozioni o sentimenti andrei a vedermi qualcosa d'altro, magari molto meno curato dal punto di vista tecnico, ma che mi colpirebbe maggiormente.

Django a me comunque è piaciuto più di Bastardi Senza Gloria.

sul discorso waltz son d'accordo con voi a dire che' e' il vero mattatore e la sua fine e' dolorosa (piu' per noi spettatori che per django).
 

Su Waltz son d'accordo che è il migliore della combriccola, ma il modo in cui muore è fuori di testa! Cioè, di punto in bianco decide di suicidarsi, facendo pure la battutina!
Poi, dopo, quando Django trova il suo cadavere buttato a terra e gli sfila di tasca di documenti che attestano la liberazione di Broomhilda, Tarantino vorrebbe commuovere (c'è pure la musica triste)? Ma uno pensa al modo scemo in cui è avvenuta la faccenda, e non può far altro che riderci su, invece! Insomma, la scena della morte di Waltz è bellissima presa da sola, ma secondo me ha sacrificato tutta la drammaturgia della situazione (e lo stesso personaggio, uccidendolo) per avere una battuta ad effetto, non so se sono riuscito a spiegare ciò che intendo...

@Prezio: Secondo me in Bastardi c'è tutta una storia drammatica da seguire (quella di Shosanna) che è molto più appassionante di quella che avviene al protagonista di Django Unchained... poi, ovvio, son punti di vista

Poi aggiungo che in questo film più degli altri le citazioni ad altre pellicole sono proprio smaccate, palesi, quasi esagerate: siamo sicuri che sia una bella cosa riempire un film di citazioni facili che questa volta più di altre sembrano solo ammiccare allo spettatore?

Tarantino per me è bravissimo, ma questo film per ora non è all'atezza dei suoi precedenti, seppur possegga dei punti di forza notevolissimi, e infatti come ho detto mi son divertito parecchio anche in questo caso

edit: Una roba che non ho capito della versione italiana è la scelta di tradurre il frequente appellativo "boy", rivolto agli schiavi, con "giovane" anziché con "ragazzo" :o

Come mia abitudine, ho lasciato defluire la ressa, per vedere il film in pace e devo dire di essere d'accordo in buona parte con bacci: il primo aggettivo che mi viene in mente è "scacciapensieri". Ce ne fossero di film di tre ore che scorrono via così. Il problema però è proprio questo, scorre via e non rimane molto, mentre invece da tarantino, in genere, si ha molto di più.
Non è vero quel che dice prezio, che tarantino non sia un grande narratore: al contrario, è un superbo narratore e non solo per immagini. Quanti personaggi iconici ha lanciato? Qua non ce n'è uno che risalti un po', forse samuel jackson e waltz (direi più il primo).
Ma tutti gli altri, incluso di caprio, risultano abbastanza piatti.
Ecco a differenza degli altri film del regista questo, pur nella sua riuscita, mi sembra assai superficiale. E' che sono tutti molto grotteschi (come lo sono molte scene del film), ben più di quanto di norma lo siano i suoi personaggi, sembra quasi che voglia stordire lo spettatore con chiacchiere e colori (il tanto, troppo, inverosimile sangue ma anche gli sgargianti vestiti di django), per distoglierlo da quello che succede.
Conclusione: vale eccome il prezzo del biglietto ed è ottimo per una serata d'evasione, solo che se voglio un film del genere vado a vedere quelli di emmerich, da tarantino mi aspetto qualcosa di più

Dimenticavo: quentin, mettiti a dieta! Se continui così rischi di non entrare più per intero nell'inquadratura

Ahaha concordo!

E per continuare questa discussione metto sul tavolo un pregio e un difetto del film abbastanza vistosi: da una parte il tema dello schiavismo reso in maniera ancor più efficace grazie al personaggio di samuel jackson che sembra quasi essere (anzi non sembra, è) il vero padrone di casa, falso, subdolo, peggiore dello stesso dicaprio/candie, al punto che quelli della sua razza ne hanno più paura che del padrone o degli sgherri del medesimo. Dall'altra l'aver poggiato troppo il film sul personaggio di waltz che, morendo troppo presto (e anche in maniera un po' inattesa), di fatto lascia il film senza un vero protagonista: a quel punto ammetto che non mi fregava più niente di django, della sua bella e della sua vendetta sia perchè abbastanza monocordi entrambi, sia perchè si sapeva come sarebbe inevitabilmente concluso. Da lì in poi è stata solo una lunga e un po' barocca resa dei conti, ma di fatto la storia è finita 3/4 d'ora prima

E per continuare questa discussione metto sul tavolo un pregio e un difetto del film abbastanza vistosi: da una parte il tema dello schiavismo reso in maniera ancor più efficace grazie al personaggio di samuel jackson che sembra quasi essere (anzi non sembra, è) il vero padrone di casa, falso, subdolo, peggiore dello stesso dicaprio/candie, al punto che quelli della sua razza ne hanno più paura che del padrone o degli sgherri del medesimo. Dall'altra l'aver poggiato troppo il film sul personaggio di waltz che, morendo troppo presto (e anche in maniera un po' inattesa), di fatto lascia il film senza un vero protagonista: a quel punto ammetto che non mi fregava più niente di django, della sua bella e della sua vendetta sia perchè abbastanza monocordi entrambi, sia perchè si sapeva come sarebbe inevitabilmente concluso. Da lì in poi di fatto è stato solo una lunga e un po' barocca resa dei conti, ma di fatto la storia è finita 3/4 d'ora prima

Sìsì, appunto, vedo che anche tu la pensi proprio come me, infatti l'avevo pure scritto nello stesso modo, identico, nella pagina precedente, ma evidentemente era un post troppo lungo da scoraggiarne la lettura visto che non l'hai letto   Il film finisce proprio in quel momento di "svolta" che citi, tutto il resto - quello che accade dopo - è una sequenza di avvenimenti che viaggia su binari prestabiliti, il finale è assolutamente privo di pathos (il balletto caciarone di django sul cavallo lo dimostra) o comunque di un benché minimo interesse. Il personaggio di Django non evolve, ha il suo turning point (se si dice così) quando viene liberato all'inizio del film, cambia stato da schiavo a cacciatore di taglie, ma questo avviene molto presto, poi rimane piatto e teso verso il suo scopo, la sua storia perde d'interesse, senza waltz  

evidentemente era un post troppo lungo da scoraggiarne la lettura visto che non l'hai letto  

E' che non ho letto i commenti prima di vedere il film per non rovinarmi la visione e per non esserne influenzato. E dopo li ho letti tutti insieme, ma forse un po' di fretta!

Il film finisce proprio in quel momento di "svolta" che citi, tutto il resto - quello che accade dopo - è una sequenza di avvenimenti che viaggia su binari prestabiliti, il finale è assolutamente privo di pathos (il balletto caciarone di django sul cavallo lo dimostra) o comunque di un benché minimo interesse

Infatti io mi aspettavo la carneficina finale subito dopo la morte di schultz. Quando ho visto che invece si andava per le lunghe ho cominciato a pensare che forse tarantino aveva qualcos'altro in serbo, magari ci avrebbe risparmiato il finale consolatorio. Ma quando il regista è saltato in aria ho capito che c'era poco da sperare

Secondo il mio modesto parere, Tarantino è un grande.
Django mi è piaciuto moltissimo in tutto: dall'ambientazione ai personaggi tutti azzeccati.
Ho apprezzato inoltre anche le scene al rallenty e le musiche rap che in qualche modo, "alleggerivano" la tensione di alcune scene.
Molto belle anche le esplosioni delle "sacche di pomodoro", come qualcuno le ha chiamate
Un film senza sangue che schizza dappertutto (anche se finto), non sarebbe un film di Tarantino
Molto divertente la scena in cui compare Tarantino. Ha scelto un modo davvero "originale" per uscire di scena

PS) Consiglio vivamente anche Jack Reacher con uno strepitoso Tom Cruise

Consiglio cinematografico. Se vi piacciono i gangster movie con sparatorie continue e tanti morti ammazzati, andate a vedere "Gangster Squad" con Sean Penn, Josh Brolin e Ryan Gosling.

Un film che assomiglia molto a "The Untouchables", il grandissimo film di Brian De Palma,  senza però arrivare a quei livelli. Comunque decisamente un bel film, per gli amanti del genere.

Negli ultimi tempi mi è capitato di vedere due film di cui si è parlato molto in giro negli ultimi tempi: Lincoln e Vita di Pi.
Tra i due vi consiglio con grande fervore Lincoln, una regia eccezionale (vabbe' è Spielberg) un cast straordinario (vabbe' sono Day Lewis, Sally Field e Tommy Lee Jones), delle musiche perfette (vabbe' è John Williams) e una scenegggiatura eccezionale (vabbe' è Tony Kushner). Insomma un film davvero interessante e bello da vedere. Certo bisogna andare a vederlo con un minimo di preparazione sul tema, che in America è molto più forte ovviamente che in Italia, e bisogna aspettarsi un film ricco di dialoghi e silenzi, gesti e musica, ma che dialoghi e che silenzi e che gesti e che musica! Insomma un alchimia perfetta che secondo me meritava numerosi dei 12 Oscar a cui è stato nominato. Perché, allora non li ha vinti? Semplicemente perché, senza smitizzare Lincoln, scava a fondo nella politica del tempo, corrotta e marcia, a dispetto di quella visiona quasi paradisiaca che gli americani hanno di quell'epoca. Lincoln e i politici sono brutti con quelle parucche, corrompono e comprano voti cercando di nonn farsi notare e recitano discorsi detti a forza, eppure rimangono eroi, perché quello che fanno lo fanno per il bene della nazione. Insomma un film straconsigliato, ma impegnativo.
Su Vita di Pi il mio giudizio è meno entusiasmante, certo un bel film, ma che non raggiunge delle vette altissime. Sui quattro Oscar che ha vinto ho da ridire: Regia, non che sia brutta ma già quella di Lincoln è molto più bella; Effetti speciali, esagerati, finti, in certe scene quasi leziosi (per favore, dove avete mai visto delle luci che vengono dall'acqua in pieno mare apero con metri di acqua sotto); colonna sonora, quasi invisibile, certi film come Skyfall e Lincoln stesso meritavano molto di più questo riconoscimento. Inoltre la sceneggiatura non è eccezionale e l'attore che interpreta Pi da adolescente è abbastanza monocorde. Detto questo, chissà perché, rimane un ottimo film, bello da vedere ma con tanti difetti.
 Questa mia, personale, supremazia di Lincoln su Vita di Pi, mi conferma il fatto che non siano gli effetti speciali a rendere bello un film, in quanto Lincoln è quasi teatrale per i pochi sfondi e le scene girate a schermo verde sono solo una, peraltro brevissima. La supremazia di Vita di Pi e Argo su Lincoln e Zero Dark Thirty, conferma in me la convinzione che agli Oscar non si pensi solo alla  bellezza del film ma anche al modo in cui racconta  l'America.
 Per non appesantire il discorso metto qua in fondo, a valenza di tutto il commento, un IMHO.

Spinta dalla fresca lettura di Anna Karenina ho aspettato con ansia l'uscita del Film omonimo e sono andata a vederlo mercoledì.
Sono rimasta entusiasta, la regia di Joe Wright e  l'adattamento di Tom Stoppard  sono davvero notevoli. La trama è fedele al libro e le emozioni e le suggestioni sono le medesime. Il regista è riuscito là dove molti non riescono, a raccontare utilizzando le tecniche di regia a lui note un storia molto lunga con dei personaggi caratterizzati, nel romanzo in modo quasi ossessivo. Wright  riesce ad utilizzare gli sguardi e le espressioni dei personaggi ( nonostante la bella Keira Knightley non sia all'altezza dei compagni di compagnia Jude Law in primis davvero eccezionale, ma anche Aaron Johnson) e sintetizzare le molte pagine necessarie a farci capire caratteri e temperamenti, pensieri e azioni; è incredibile come si riesca a percepire le emozioni provate da Levin e da Kitty e soprattutto, espediente tecnico quasi geniale, svolgere tutta la vicenda Anna-Vronsky-Karenin all'interno di un teatro mentre  quella di Levin all'aperto nei campi e in campagna facendo capire attraverso l'arte visiva l'artificiosità dell'aristocrazia russa in opposizione alla genuinità della vita di Levin che rappresenta il pensiero di Tolstoj.

Lo consiglio a tutti!

Consiglio la visione della bellissima commedia Juno basata sull'adolescenza di una ragazza americana... in dolce attesa. Il film è molto bello, forse avrebbe potuto puntare ad emozioni più forti ma personalmente parlando trovo che l'argomento delle neo mamme sia stato ben affrontato (bè, altrimenti non lo consiglierei).

Consiglio la visione della bellissima commedia Juno basata sull'adolescenza di una ragazza americana... in dolce attesa. Il film è molto bello, forse avrebbe potuto puntare ad emozioni più forti ma personalmente parlando trovo che l'argomento delle neo mamme sia stato ben affrontato (bè, altrimenti non lo consiglierei).

Da notare che il film è stato girato con un budget bassissimo, e che in alcune inquadrature compaiono anche i microfonisti che tengono i microfoni  
Lo vidi alcuni anni fa in un assemblea scolastica sulle problematiche di una maternità adolescenziale... Il film me lo ricordo come molto interessate... tanto che lo ricercai subito. Potrei rivederlo nei prossimi giorni!