Ieri sera io e Kim siamo andati a vedere
The hateful eight, devo dire in buona compagnia perchè, approfittando della promozione film a tre euro e considerando che era l'ultima proiezione, la sala era piena. Era il nostro primo film di Tarantino visto al cinema e io ero particolarmente preoccupata perchè temevo di passare i tre quarti del film a occhi chiusi.
Il film inizia con una lunga, lunghissima inquadratura di un crocefisso ricoperto dalla neve che permette ai titoli di testa di scorrere e a noi di sentire la colonna sonora di Morricone, fresco vincitore dell'Oscar. Ora, bella, bellissima..
MA secondo noi se prendessimo una a caso delle precedenti (
Mission,
Nuovo Cinema Paradiso,
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto,
C'era una volta il West e si potrebbe continuare) supererebbe di gran lunga questa che, comunque, gli ha conferito il tanto sospirato (e altrettanto meritato) Oscar.
Il film è suddiviso in sei capitoli, ognuno con il proprio titolo, divisi da una lunga pausa centrale (10 minuti) espressamente voluta dal regista, come ci informa l'apposito cartello affisso sulle porte del cinema.
Diciamo che gli elementi di Tarantino ci sono tutti: nella prima parte si presentano i personaggi e non fanno che parlare, non importa se intorno a loro infuria una bufera di neve, loro parlano, parlano e parlano, fino all'ultimo istante prima della pausa quando il regista si ricorda che l'altra sua caratteristica sono le sparatorie splatter, cosa che non dimenticherà per tutta la seconda parte del film. Che si apre con la famigerata scena del caffè, che ci riporta alla mente l'inaspettata sequenza in
Downton Abbey, dove il Lord vomita sangue sulla tovaglia per un'ulcera perforante. Ora ci chiediamo: chi ha avuto per primo l'idea? Chi si è ispirato a chi? Dobbiamo ammettere che ci risulta difficile immaginare Quentin Tarantino seduto in divano a seguire le vicende di questa nobile famiglia
!!!
Ridendo e sterminando (cit.
) e sprecando litri di passata di pomodoro arriviamo alla resa dei conti e usciamo dalla sala soddisfatti e vivi,
a differenza dei personaggi del grande schermo
!!!
Il film ci è piaciuto molto anche per la sua atmosfera di mistero e di giallo, per la tensione che ci accompagna dalla prima all'ultima scena (bravo, come sempre, Tarantino a dare una scossa allo spettatore proprio nei pochi momenti in cui sarebbe portato a rilassarsi) e per i personaggi che, ognuno a modo suo, sono ben caratterizzati e sono tutti, chi più chi meno, personaggi negativi.
Tra loro spicca senza dubbio Samuel L. Jackson, per il quale lo spettatore è portato a simpatizzare (o almento per noi è così), al contrario di Jennifer Jason Leigh che è una cattiva insopportabile (segnalo il dialogo avvenuto tra me e Kim a metà film.. IO:
Ma perchè non le danno una botta in testa? KIM:
Non ti sembra che ne abbia già avute abbastanza? IO:
Ah sì, giusto!), eppure nonostante fosse ricoperta di sangue da testa a piedi, ci è voluto tutto il film per farla fuori.
Film consigliato
!!!