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Che libro c'è sul comodino?

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    Re: Che libro c'è sul comodino?
    Risposta #1125: Martedì 23 Set 2014, 16:20:32
    Probabilmente lo definirei il libro più noioso che abbia mai letto... probabilmente qualcuno mi darà del matto, ma Il nome della rosa di Umberto Eco non mi è piaciuto proprio!

    Molto probabilmente accredito la noia della lettura al fatto che la mia cultura non è comparabile a quella dell'autore, tuttavia non si discute sul fatto che la narrazione sia davvero troppo prolissa.

    Eco vanta sicuramente una sintassi arzigogolata e un uso proprio dei termini a disposizione nel vocabolario italiano, tuttavia alla lunga stanca, l'alone di mistero, di curiosità, si perde in lunghe pagine di digressione o in dialoghi troppo colti e altisonanti, che secondo me sono eccessivi ed esagerati e non riescono a rendere molto umani i personaggi, che di caratterizzazione ne hanno veramente poca, considerando anche il numero di pagine impiegate per narrare fin troppe cose.

    Parlando del mistero, è la cosa più interessante, ha un finale inaspettato e tutto un alone che non stona, tuttavia, più si va avanti, più Eco alterna troppo il giallo ad altre tematiche e generi, che finiscono per prevalere sul punto principale della trama... insomma, direi che l'autore ha colto più che altro l'occasione per mettere in mostra tutta la sua cultura, piuttosto che regalare un libro in grado di appassionare... e ci potrebbe anche riuscire, dal momento che il genere giallo è sempre in grado, se sfruttato bene, di appassionare il lettore, però tutto si perde e tutto si raffazzona e si complica fin troppo, cosicché, quando ritorna un argomento narrato in precedenza, quasi a stento te lo riesci a ricordare.

    Non metto in dubbio, in conclusione, che il libro avesse tanto tanto potenziale, tuttavia lo ritengo troppo sopravvalutato: il giallo potrebbe appassionare, ma se ci vai ad inserire troppa storia, troppa cultura e troppa filosofia, diventa tutto troppo pesante, e più è lambiccato, meno ti lascerà alla fine.

    Peccato...

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    Juro
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      Re: Che libro c'è sul comodino?
      Risposta #1126: Martedì 23 Set 2014, 20:57:00

       :P Scusa, ma è stato il mio primo pensiero.
      Poi, d'accordo, i gusti sono gusti, ma certo io fatico molto a condividere il tuo impietoso giudizio di libro più noioso. Io lo divorai in quattro e quattr'otto, risi di gusto alle battute, mi lasciai rapire dalle dissertazioni, seguii la trama gialla senza alcun problema.
      Peccato per te...

      *

      Nebulina
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        Re: Che libro c'è sul comodino?
        Risposta #1127: Martedì 23 Set 2014, 22:36:57
        Io sono ancora più drastica di Juro.
        Considero "Il nome della Rosa" l'ultimo romanzo italiano, inteso nel vero senso della parola dopo tutta l'opera narrativa di D'Annunzio.

        Ne "Il nome della rosa" è presente tutto quello che è un romanzo, perché contiene più di un genere, è riduttivo definirlo un giallo e senza dubbio non rende l'idea.

        Purtroppo la letteratura italiana contemporanea esalta autori come Baricco che niente hanno di epico, ma neppure di ironico e con quello stile così "moderno" sono riusciti solo a rendere ancora più povera la nostra produzione.

        In ogni caso e mi sento di dirlo, non si tratta di gusti in questo caso, se non si apprezza "Il nome della rosa" non si è amanti della letteratura, così come se non si apprezza "I promessi sposi".

        Per amare Eco è necessario un amore sconfinato per la letteratura e non una passione per la trama, perché è proprio nell'espressione e nel l'uso di un lessico sempre perfetto e adatto alla situazione, sia per fonetica che per significato che si esprime la bravura e il talento di Eco.

        Egli non fa sfoggio del suo sapere, egli è tutt'uno con esso e traspare in modo travolgente da ogni singola parola.



        *

        Chen Dai-Lem
        Cugino di Alf
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          Re: Che libro c'è sul comodino?
          Risposta #1128: Mercoledì 24 Set 2014, 00:23:21
          Spezzo una lancia in favore di Andyhg..anch'io anni fa ho provato a leggere Il nome della rosa e l'ho trovato parecchio indigesto. Era veramente ma veramente pesante da leggere, tanto che ho dovuto abbandonarlo..avrò avuto 15anni quindi magari non era l'età giusta per assaporarlo a dovere. Ho visto poi il film e devo dire che neanche quello è riuscito a prendermi del tutto.. Che Umberto Eco sia colto non ci piove, ma secondo me molte volte la grandezza sta nel saper comunicare con tutti, più o meno colti e rendere il messaggio accessibile a tutti.. Quanti grandi hanno saputo farlo? Per me è un valore aggiunto all'autore rendere la propria opera comprensibile al pubblico più ampio possibile..ma questa è solo una mia opinione.
          "Un libro es un espejo y solo podemos encontrar en él lo que ya llevamos dentro"
          - Carlos Ruiz Zafón -

          *

          AndyHawkGamma
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            Re: Che libro c'è sul comodino?
            Risposta #1129: Mercoledì 24 Set 2014, 07:30:58
            :P Scusa, ma è stato il mio primo pensiero.
            Poi, d'accordo, i gusti sono gusti, ma certo io fatico molto a condividere il tuo impietoso giudizio di libro più noioso. Io lo divorai in quattro e quattr'otto, risi di gusto alle battute, mi lasciai rapire dalle dissertazioni, seguii la trama gialla senza alcun problema.
            Peccato per te...

            Come ho detto, si vede che non ho un livello di sapere equiparabile all'autore, indi per cui non sono riuscito a farmelo piacere.
            Che sia scritto molto bene non lo metto assolutamente in dubbio, tuttavia oggidì è anche cambiata un po' la concezione della letteratura, i mezzi e gli strumenti, di conseguenza non tutti riescono ad essere in sintonia con Eco.

            Probabilmente, lo dovrei rileggere più avanti, ora l'ho dovuto fare per compito scolastico, ma non penso proprio di farlo...

            E non sono neanche convinto che per apprezzare la letteratura bisogna per forza amare i "Promessi Sposi" o "Il nome della rosa": purtroppo io mi fermo ai passi che ho dovuto leggere a scuola, con tutto quello che ho da fare, non trovo mai tempo di recuperare qualche testo, però autori come Giovanni Verga o Italo Svevo mi sono piaciuti di più di Manzoni e di Eco, e mi sembra che anche i loro testi siano letterari... poi, magari, recupero qualche testo e lo leggo e ne faccio un commento, ma vedremo...

            Ah, i "Promessi Sposi" mi sono "piaciuti" solo perché l'insegnante l'anno scorso è stata molto brava a spiegarli, introdurli e farli apprezzare, però non è che sia tutto quel romanzo così speciale: personaggi come la Monaca di Monza, l'Innominato e Fra Cristoforo sono figure eccellenti, ben caratterizzate e in grado di rimanere impresse, ma Renzo e Lucia... ossignore, non hanno lo smalto da protagonisti!
            La ragazza sarà anche una figura forte, che fa della fede il suo mezzo per sopportare tutto quello che succede, però...
            Renzo, invece, non mi ha lasciato molto, ho gradito solo la sua seconda visita a Milano (e quindi il suo ultimo percorso di formazione), per il resto non mi è piaciuto...
            Tutte le altre figure, da Don Abbondio a Donna Prassede, sono perfette e sfaccettate, però, come trama, non dico che è lungo, però c'è una certa consistenza di troppo: certe scene testimoniano la sua grande abilità di scrittore (la madre di Cecilia oppure il parallelo tra la notte di Lucia e quella dell'Innominato), tuttavia ha calcato un po' la mano sul piano storico, quindi - specialmente se lo devi studiare - diventa molto pesante (e la mia professoressa chiedeva pure cosa il sarto e sua moglie avessero preparato a Lucia nel momento in cui l'avevano ospitata in casa propria)...

            Sui Promessi Sposi potrei ricredermi, sul romanzo di Umberto Eco non credo proprio, non penso neanche che proverò a rileggerlo... ci perderò, ma pazienza, non si giudica la cultura di una persona dal fatto che non legge un testo rispetto ad un altro.

            *

            Juro
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              Re: Che libro c'è sul comodino?
              Risposta #1130: Mercoledì 24 Set 2014, 08:44:50
              Considero "Il nome della Rosa" l'ultimo romanzo italiano, inteso nel vero senso della parola dopo tutta l'opera narrativa di D'Annunzio.
              Non fosse che D'Annunzio a me stava antipatico, come personaggio, la pensiamo allo stesso modo.

              Purtroppo la letteratura italiana contemporanea esalta autori come Baricco che niente hanno di epico, ma neppure di ironico e con quello stile così "moderno" sono riusciti solo a rendere ancora più povera la nostra produzione.
              Ecco, guarda. Baricco proprio non lo sopporto. 900 mi piacque, forse perché era una bella vicenda, forse perché mi era piaciuta la trasposizione di Topolino e, prima, il film. Ma già quando lessi, in seguito, Oceano Mare, qualcosa non andò. Prima lettura piacevole, ma qualcosa mi sfuggiva. Lo rilessi, mi venne voglia di lanciarlo via.
              Questioni capite solo da lui, e non perché ostiche, ma perché le metteva per saperle solo lui, e se non vai a leggerti almeno una decina di articoli in cui si vanta di come ha scritto il libro, manco te ne accorgevi che ci stavano. Pagine di ridondante autocompiacimento. La sensazione di avere Baricco lì al mio fianco, costantemente, che mi fa l'occhiolino e mi ripete "Visto come scrivo bene? Vero che questa frase è profondissima e alternativa?"
              Io mi voltavo verso lo spettro di Baricco e gli chiedevo "Ma con il racconto che centra?"
              Lui, offeso, che mi rimproverava di non avere la mente aperta alla nuova letteratura e se ne andava via. Almeno fino al prossimo rigo.

              tuttavia oggidì è anche cambiata un po' la concezione della letteratura, i mezzi e gli strumenti, di conseguenza non tutti riescono ad essere in sintonia con Eco.
              Ecco, questa frase mi fa un po' paura. Sia perché mi chiedo in quale modo sia cambiata tale concezione, sia perché mi porta a chiedermi se è davvero sufficiente che tutti si mettano a scrivere alla Stephenie Meyer per far si che la Letteratura cessi di essere apprezzabile da tutti.


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                Re: Che libro c'è sul comodino?
                Risposta #1131: Mercoledì 24 Set 2014, 11:01:36
                Pagine di ridondante autocompiacimento. La sensazione di avere Baricco lì al mio fianco, costantemente, che mi fa l'occhiolino e mi ripete "Visto come scrivo bene? Vero che questa frase è profondissima e alternativa?"
                Io mi voltavo verso lo spettro di Baricco e gli chiedevo "Ma con il racconto che centra?"
                Lui, offeso, che mi rimproverava di non avere la mente aperta alla nuova letteratura e se ne andava via. Almeno fino al prossimo rigo.

                Stessa identica sensazione mia. Trovo Baricco manieristico, non riesce (e forse neppure ci prova) a far dimenticare al lettore la presenza dello scrittore, cose che invece secondo me dovrebbe sempre accadere in un romanzo.

                (e pure a me D'Annunzio stava antipatico...)
                I miei teSSSSori: http://tinyurl.com/a3ybupd

                "You must be the change you want to see in the world" -- Gandhi

                  Re: Che libro c'è sul comodino?
                  Risposta #1132: Mercoledì 24 Set 2014, 16:38:13
                  Ecco, questa frase mi fa un po' paura. Sia perché mi chiedo in quale modo sia cambiata tale concezione, sia perché mi porta a chiedermi se è davvero sufficiente che tutti si mettano a scrivere alla Stephenie Meyer per far si che la Letteratura cessi di essere apprezzabile da tutti.

                  Diciamo che oggidì la letteratura molto spesso si cimenta nel fantasy perché quella piace alla maggior parte dei ragazzi (a me no, solo Harry Potter, anche se non fantasy non lo considererei proprio), e soprattutto un testo immediato, facile, situazioni che non siano troppo lunghe e via discorrendo.

                  Partendo dal fatto che io non ho questa concezione della scrittura (e sto molto attento se al lettore potrebbe sfuggire qualcosa), tendo più per quei libri che qualcosa lasciano e t'insegnano, ma non in maniera palese della serie "tu devi fare questo, tu ti devi comportare così", ma implicito: è il lettore che trae, in base alla sua interpretazione, il significato, non deve essere il libro a guidarti e a sottolineare ogni due per tre.

                  Ed è per questo che io svolgo un lavoro mostruoso coi personaggi (difatti quelli che hanno sei anni di nascita sono stati maneggiati e rimaneggiati): prima li creo come figure a tutto tondo, e poi ciascuno ha il suo ruolo, ma non solo narrative (e quindi funzionale alla vicenda), ma anche "morale". Poi sto attento anche ai comportamenti, modo di vivere, modo di relazionarsi, peculiarità... insomma, come ben capirete (avevo pure postato un passo da qualche parte, per quanto dicesse poco e nulla) non condivido il modo odierno di fare letteratura, secondo me troppo guidato.
                  Ora, il mio massimo di pagine per capitolo è stato 32 (ma un capitolo dovrebbe arrivare a 40), tuttavia è molto molto spezzato in sequenze dalla durata di 3/4 pagine in media (a volte ce ne sono più lunghe)... va beh, era solo per farvi capire che io non ragiono alla maniera di una Meyer (ma è quella che ha scritto quell'oscenità chiamata "Twilight"?*).

                  * L'unica cosa che si salva di quella saga è lo scontro finale per svolta narrativa, tutto il resto no...

                    Re: Che libro c'è sul comodino?
                    Risposta #1133: Mercoledì 24 Set 2014, 21:42:37

                    Diciamo che oggidì la letteratura molto spesso si cimenta nel fantasy perché quella piace alla maggior parte dei ragazzi (a me no, solo Harry Potter, anche se non fantasy non lo considererei proprio), e soprattutto un testo immediato, facile, situazioni che non siano troppo lunghe e via discorrendo.

                    Come lo definiresti?

                      Re: Che libro c'è sul comodino?
                      Risposta #1134: Mercoledì 24 Set 2014, 22:51:29

                      Come lo definiresti?

                      Beh, in primis è di formazione, segue tutto il percorso adolescenziale del protagonista e di coloro che gli stanno intorno (Hermione, Ron, Neville, Ginny, Draco e via discorrendo). Poi, più che un fantasy io lo accomunerei al genere fantastico, che è ben diverso.

                      Un libro fantasy è, per esempio "Le cronache di Narnia", ma uno come "Harry Potter" non penso che lo racchiuderei in questo genere. Probabilmente mi sbaglio, ma fantasy non mi è mai passato per la testa...

                      *

                      Juro
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                        Re: Che libro c'è sul comodino?
                        Risposta #1135: Sabato 27 Set 2014, 19:18:18
                        Comprato ieri, iniziato, e pure già finito The Colorado Kid di Stephen King.
                        Fin'ora non ne avevo mai letto nulla perché ogni volta che trovavo un suo libro erano più grossi dei Miserabili e del signore degli anelli messi assieme e, senza sapere se potesse piacermi lo stile, non mi azzardavo a cimentarmici.
                        Ora, invece, devo dire che ritengo probabile il cercare quanto prima altri suoi libri. Uno stile avvolgente, ti immerge nel luogo che descrive, nell'aria che si respira, ti fa entrare in sintonia con i personaggi e, parlando nello specifico del libro, ti ingarbuglia la mente con un mistero tanto anonimo quanto incasinato.
                        Nel caso, qualcuno ha un suo bel titolo da consigliarmi? Avrei da qualche parte "L'ombra dello Scorpione" che mi diede mio zio mentre si disfaceva di alcuni vecchi libri, ma il genere post-apocalittico non mi piace moltissimo, quindi non l'ho ancora mai aperto.

                        *

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                          Re: Che libro c'è sul comodino?
                          Risposta #1136: Sabato 27 Set 2014, 20:22:44
                          Comprato ieri, iniziato, e pure già finito The Colorado Kid di Stephen King.
                          È curioso, l'ho letto anche io una decina di giorni fa, giusto prima di dedicarmi a "Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde" in vista della parodia di Enna/Celoni. Non posso dire di essere un fan della prima ora, ma ogni tanto, a intervalli ampi e irregolari, ho letto qualcosa di King e di solito mi è piaciuto. Sono d'accordo con te: ha uno stile avvolgente, che spesso ti impedisce di staccarti dalle pagine!

                          Di sicuro c'è qualcuno più preparato di me sull'opera kinghiana, ma ti cito lo stesso un paio di libri. Vari anni fa, per esempio, lessi la raccolta di racconti "Stagioni diverse", molto bella, da cui fra l'altro sono stati tratti ben tre film, "Le ali della libertà", "L'allievo" e "Stand by me - Ricordo di un'estate".

                          Più di recente ho apprezzato parecchio "22/11/'63", sorta di "Ritorno al futuro", in cui il protagonista va indietro nel tempo per salvare il presidente Kennedy. Poi ci sono tanti altri classici, certo di solito bei tomi... "L'ombra dello scorpione", invece, non ho avuto modo di leggerlo.

                          *

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                            Re: Che libro c'è sul comodino?
                            Risposta #1137: Sabato 27 Set 2014, 22:29:41
                            Colorado Kid non l'ho letto, ma non son sicura sia un buon metro di misura generale per "capire" King. Ho letto giudizi parecchio discordanti, e soprattutto mi pare sia un lavoro un po' "anomalo" rispetto al suo standard. Nel senso, non è detto che se ti piace questo, ti piacciano poi gli altri.
                            Però, ripeto, non l'ho letto personalmente, quindi non saprei dire. ;)

                            Per il resto, non leggo King da quasi un decennio (che vergogna! :-[), però la quattordicenne che è in me non resiste, e ti consiglia assolutamente, anche se un po' random qualche must assoluto (o almeno, così sono nella mia personale classifica kinghiana ;D)

                            - Carrie (romanzo che lo rese celebre, e non per caso! Da leggere. E da vedere, successivamente, il film di De Palma, se già non lo si è fatto! :D)

                            - It (qui c'è tutto delle tematiche care a King, è un libro importante. Importante in tutti i sensi, purtroppo: è un mattone enorme che è un'arma impropria. Però si legge in fretta. Almeno, a me aveva appassionato!)

                            - Misery (penso sia il mio preferito in assoluto! Nota positiva: è pure abbastanza breve! ;D A parte questo, ha un che di geniale. Due personaggi, un unico ambiente, ma non annoia un attimo)

                            - Cujo (interessante. Non tra i suoi migliori forse, però quando ci penso ancora mi trasmette quella strana angoscia un po' claustrofobica e inquietante che non mi spiego. Ci son certi momenti che mi han lasciato male come un pugno nello stomaco)

                            - L'ombra dello scorpione (VA LETTO. PUNTO. Credo sia il suo lavoro più completo, una vera e propria epopea).
                            « Ultima modifica: Sabato 27 Set 2014, 22:31:32 da Manu »
                            «Éala éarendel engla beorhtast
                             ofer middangeard monnum sended.  Aiya Eärendil Elenion Ancalima!»

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                              Re: Che libro c'è sul comodino?
                              Risposta #1138: Domenica 28 Set 2014, 10:46:03
                              Colorado Kid non l'ho letto, ma non son sicura sia un buon metro di misura generale per "capire" King. Ho letto giudizi parecchio discordanti, e soprattutto mi pare sia un lavoro un po' "anomalo" rispetto al suo standard. Nel senso, non è detto che se ti piace questo, ti piacciano poi gli altri.
                              No, in effetti. Niente mostri di sorta, sovrannaturale e simili, totalmente diverso da quello che sapevo essere King, ma, parlando di come è scritto, delle descrizioni e delle caratterizzazioni dei personaggi, mi è piaciuto. Bisognerà certo vedere cosa mi succede leggendo un'opera più canonica.


                              Sopratutto considerando che IT fu il trauma della mia infanzia... mi fanno ancora impressione i clown :P

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                                Re: Che libro c'è sul comodino?
                                Risposta #1139: Domenica 28 Set 2014, 11:48:15
                                E io di Misery ho visto il film e credo sia uno dei miei preferiti..Kathy Bates è  immensa in quel film..peccato non aver letto prima il romanzo..ora non credo lo godrei più come avrei dovuto :( 
                                "Un libro es un espejo y solo podemos encontrar en él lo que ya llevamos dentro"
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