Ma...tranne che a Milano città, non è arrivato da nessuna parte? Possibile?
Beh, io intanto l'ho comprato e lo commenterei.
L'inedita di Sisti-Zanchi è buona, non eccezionale, ma affronta con una certa originalità un tema già visto. Zanchi ai disegni continua a migliorare.
La notte dei due Paperinik pensavo di non averla, ed invece l'avevo già letta. Spunto interessante, su cui si poteva "osare" di più. Marca parecchio la distinzione tra Paperinik "vendicatore" ed "eroe", bella la battuta finale
"e' stato Paperino a fermarlo?" "no, è stato il VERO Paperinik" che da' punti, per me, a tante altre storie sulle "intelligenze artificiali", anche se poi il resto della storia è solo discreta.
Paperinik e il genio del secolo è la migliore del numero, quella che vale l'acquisto per chi non l'ha, un gioiellino di Artibani-Limido, una storia d'azione di sapore pikappico impreziosita da un fuoco di fila di battute assolutamente folgoranti e da disegni accattivanti, grintosi e dinamici. Penso davvero che i due autori fossero al loro massimo, non c'è una battuta od un'inquadratura che non siano PERFETTE in tutta la storia, e che non trasmettano quello che volevano. Il cattivo poi è magnifico (un ritornino no, eh?), e c'è un senso dell'humor di rara godibilità.
Paperinik e l'aiuto dal futuro e
Paperinik e il tempotronic lasciano un po' il tempo che trovano, mentre
Paperinik e l'appuntamento col mistero e
Paperinik e il guaio da rimediare sono delle buone storie, tutto sommato, su cui si poteva costruire qualcosina in più. Buona soprattutto la prima.
La cult,
Zio paperone e il demone del gioco è una storia che mi ha fatto scompisciare su parecchie battute, che descrive bene una situazione reale e drammatica al giorno d'oggi con la giusta dose d'ansia, e che orchestra tutta la banda dei Paperi in modo adeguato, ed analizza persino sentimenti ed emozioni (il solitoMarconi
). Però, ecco, come storia "con" Paperinik lascia parecchio a desiderare. Che poi, avendone sentito già parlare, me lo aspettavo, ma immagino che deluderà non pochi. Forse la storia sarebbe uscita bene anche senza di lui. Pensare che sia stata pubblicata questa invece di
Paperinik e il dramma ciclico mi ha intristito non poco, specie perché quest'ultima pare verrà saltata a piè pari, senza un'apparente ragione.
Complessivamente il numero non è malaccio, ci sono due-tre storie carine, di cui una ottima. Altre no, ma si è visto di peggio. La cult, per una volta, non è un punto di forza. Leggendo l'indice, sembrava ancora migliore, invece è solo un numero discreto. Si è visto di peggio, si è visto di meglio. Ci sono segnali di ripresa, vediamo dove andrà a parare la testata. Non sono certo di aver capito la tematica del mese, onestamente.