Prendo anch'io la parola, un po' come recensore della testata e un po' come semplice lettore.
Mi trovo d'accordo sia con Paolo che con Gancio. Mi spiego meglio.
Nelle mie recensioni ho messo sempre in luce i pregi della testata, in primis una cura editoriale davvero unica nel panorama delle testate generaliste (per certi versi anche meglio di AppGrade). Inoltre, la varietà nella scelta delle storie (americane, italiane, paperino mese, mega, minni forse?) non ha pari ed è davvero interessante. inoltre c'è un buon melange tra classici e storie meno note, anche se spesso sono di recente pubblicazione (ed è un peccato). Infine, la copertina e i temi conduttori sono sempre abbastanza vari e fantasiosi.
Che cosa manca dunque? effettivamente, se valuti le sole storie, siamo a livelli di buoni vattelapesca, alcuni anche ottimi. Ma se si considera il valore del prologo, che effettivamente viene considerato il segno di punta della testata, qualche domanda sorge. Idealmente il voto può essere diviso in due, metà alle storie e metà al filo conduttore. Ma quando quest'ultimo è sempre labile, come si fa?
Ha ragione Paolo a dire che tanti prologhi dei vecchi classici erano mediocri, come quelli odierni, e disegnati maluccio (mi spiace Perego
) ma tanti altri erano sicuramente più costruiti. Penso a
questo o a
quelli di
Paperinik, oppure
Tutto Paperino. Dunque, come si fa a fare prologhi ben costruiti? Non sono io a poterlo insegnare a Marconi, che fa un ottimo lavoro: l'esercito si fa con i soldati di cui si dispone. E Marconi, con venti tavole a disposizione e almeno sette storie (a parte un caso con 6, non a caso uno dei numeri migliori) non può che realizzare ispirati fili conduttori tra i ricordi, ben scritti ma fragili.
L'unico modo per migliorarli è diminuire il numero di storie, con più storie in due tempi (almeno una per numero) come, quelle sì, in tanti gloriosi classici, dando così più spazio alla pagine di collegamento. Difficile che aumentino il numero di tavole. Detto questo, spero che le mie recensioni non abbiano turbato nessuno e che siano state scritte in maniera propositiva e costruttiva. A volte l'eccessiva severità è stata compensata dal giudizio del forum, e viceversa. Resta comunque una testata curata e, a chi piacciono i vatt, sicuramente dei vattelapesca di prestigio, i migliori tra quelli che siano mai usciti negli ultimi anni. E non è poco, anche se forse ci si aspettava ancora di più.