Papersera.net

OK. Scarpa, Bottaro, le Parodie non erano la regolarità. Ma secondo me erano il meglio, senza nulla togliere agli autori americani che citi che anzi anzi avevano anche il merito di demarcare il confine tra storie brevi e lunghe che oggi è del tutto scomparso.
E io preferisco che la gente abbia il meglio, tanto per cominciare. Solo in un secondo momento tocca alla produzione minore.

Parzialmente daccordo: nel senso che è giusto che la gente abbia il meglio, ma questa testata è nata per far conoscere le storie pubblicate su Topolino di anno in anno, ed è giusto perciò che si dia una panoramica corretta e completa. Quindi se nel 1961 c'erano le grandi storie di Scarpa, ma anche le storie minori dei porcellini e Cip &Ciop, devono essere pubblicate entrambe: altrimenti sarebbe come se in letteratura italiana ti facessero studiare unicamente Dante, Petrarca e Boccaccio, dicendoti che quella è l'unica letteratura tra '200 e '300, trascurando, per esempio, la scuola siciliana, senz'altro minore, ma da non trascurare. In secondo luogo IMHO è anche una questione di marketing: non credo che sarebbero molte le persone che comprerebbero una seconda serie di Topolino story fatta solo di storie minori (con quello che costa poi).

io - che come ho detto in altro post sono il target medio di topolino story - quoto in pieno quel che dice cecco.
se proprio vogliamo criticare la serie possiamo farlo per altri motivi. per esempio, costa di più di quel che potrebbe costare, facendo anche il paragone con quel che costa la serie di repubblica, e certe pagine sul come eravamo sono un po' ridondanti, anche perché spesso non aggiungono niente a quel che il target medio di topolino story già sa. quelle pagine sarebbe stato meglio dedicarle, che so, alla biografia con foto di uno degli autori disney "minori" (perego, per esempio; capitanio; bialetto; vergani; ma anche dire qualcosa in più di mario gentilini non avrebbe guastato).

Parzialmente daccordo: nel senso che è giusto che la gente abbia il meglio, ma questa testata è nata per far conoscere le storie pubblicate su Topolino di anno in anno, ed è giusto perciò che si dia una panoramica corretta e completa. Quindi se nel 1961 c'erano le grandi storie di Scarpa, ma anche le storie minori dei porcellini e Cip &Ciop, devono essere pubblicate entrambe

Concordo pienamente... alla fine, insomma, a me pare vada bene esattamente cosi' com'e'. Con uno/due capolavori a numero (finche' ce ne sono) e qualche storia minore (che puo' avere porci, lupi, bestie di qualsiasi tipo, ma anche topi e paperi, possono benissimo essere minori anche quelle... anzi, la maggior parte lo e').

mi scuso per il "minori"... scrivendo di getto non mi sono reso conto di aver scritto una cazzata

Le storie che vuoi tu le infilino pure nei grandi classici dove IMHO starebbero benissimo senza sacrificare spazio per altre storie, data l'enorme foliazione.
Topolino Story non è un prodotto for Gerbaldo, e io preferisco che il grande pubblico conosca il kaibì e il balabù magari anche più del dovuto, piuttosto che si faccia un idea sbagliata di ciò che può offrire la disney di quegli anni. Prima si danno le basi e poi si entra nel dettaglio.

Sono abbastanza d'accordo con Grrodon.
Per quello che vorrebbe New Amz ci sono già le numerose testate disney, in primis i grandi classici con le storie preziose.
Topolino Story è nato con un altro obiettivo, quello di ripercorrere la storia del nostro paese attraverso le pagine di Topolino, e fino ad ora trovo che l'abbia fatto egregiamente, presentando un mix di storie famose e altre che lo sono molto meno. Unico rammarico la rigida foliazione, che non permette di avere numeri di diversa grandezza. Di questo purtroppo ne stanno risentendo le consuete rubriche alla fine dell'albo...

Sono abbastanza d'accordo con Grrodon.
Per quello che vorrebbe New Amz ci sono già le numerose testate disney, in primis i grandi classici con le storie preziose.

Giriamo la frase allora: chi dovrebbe ristampare le storie tipo quelle da me citate? I Grandi Classici? I Maestri Disney sempre dedicati agli stessi autori, quelli di Topolino Story dei Grandi Classici e degli Speciali?

Insomma... e qui ritorniamo al problema: Se uno volesse leggersi la prima produzione Disney Italiana (con le prove di Perego, Anzi, Chierchini, Carpi) e la produzione Disney straniera, dove dovrebbe andare?
A questo punto, mi ripeto, sembra che ci sia paura nel riproporre le storie che io chiedo, vuoi perche' qualcuno che potrebbe farlo ha idee alla Groddon (i Porcellini fuffa, il primo Carpi fuffa, Murry bei disegni ma testi inguardabili...), vuoi perche' sono considerate storie minori, vuoi perche' non tutte hanno Paperino e Paperone, vuoi perche' sono corte. E, quindi, l'unica testata che forse avrebbe potuto fare una cosa del genere, alla fine dei conti - spero ne converrete - sarebbe potuta essere proprio Topolino Story. E invece...
E invece mi obbligano a cercarmi i Topolino vecchi per leggere per la prima volta moltissime storie.
Insomma.... io penso che bisognerebbe puntare, per evitare di rimettere sempre le stesse storie, a cercare di ristampare le storie brevi, possibilmente non di Barks (ultra ristampate sempre e ovunque), che il Topolino offriva anche per educare i lettori a leggersi Bob Moore, Phil De Lara, Harvey Eisemberg, il Tony Strobl del periodo (il migliore), il Paul Murry piu' interessante, mescolato al primo Bottaro (riprendetevi, per esempio "Paperino e l'eredita' indiana", un capolavoro del 1955 pari alla storia di Macchia Nera pubblicata praticamente in contemporanea), il primo e affascinante Carpi.
Capisco che - mi direte voi - per certi autori c'e' sempre Zio Paperone... ma se questi mi infila a tradimento Vicar (Bleah!) e altri autori che su Zio Paperone ci stanno come lo zucchero nella pastasciutta, non andiamo di nuovo bene.
C'e' bisogno di un restyling, VERO e generalizzato di tutte le testate, e Topolino Story e' li a testimoniarlo.
Quando verra' capita questa cosa?

Ciao.

Topolino Story svolge bene il suo lavoro.

Insomma... e qui ritorniamo al problema: Se uno volesse leggersi la prima produzione Disney Italiana (con le prove di Perego, Anzi, Chierchini, Carpi) e la produzione Disney straniera, dove dovrebbe andare?

I Grandi Classici.

ah poi concordo con la rivoluzione delle testate. Io eliminerei Zio Paperone e farei rifluire tutto nei Grandi Classici, testata di ristampe per eccellenza, magari ampliandolo con articoli..
E l'occasionale Don Rosa e il resto della produzione ATTUALE e STRANIERA sul Mega 3000, così da valorizzarlo e distinguere per benino i contesti.

e un ultima cosa: NON HO MAI DETTO CHE I TRE PORCELLINI SONO FUFFA.

e un ultima cosa: NON HO MAI DETTO CHE I TRE PORCELLINI SONO FUFFA.

No, ma mi hai distrutto le storie di Cip & Ciop, del Grillo Saggio, del Topolino di Murry, della Vussei, di Bongo, e non ti sei risparmiato sul primo Martina. Insomma..forse non hai citato i Porcellini, ma tutti gli altri si

A proposito... il vero Martina, quello che imperversava, e' quello qui ristampato, non certo le grandi Parodie
Per molto tempo, se guardi l'Inducks, Martina ha fatto una/due storie da 30 pagine a numero

Ciao.

E l'occasionale Don Rosa e il resto della produzione ATTUALE e STRANIERA sul Mega 3000, così da valorizzarlo e distinguere per benino i contesti.

Sarebbe una scelta coraggiosa e interessante che darebbe nuova dignita' al Mega, partendo dalla situazione attuale che e' una schifezza!
Interessante a condizione, ovviamente, che allarghino il formato delle pagine a quello "standard" dei comic book: il formato del mega attuale e' un ibrido insulso.

A questo punto però cambierei il nome della testata: rivoglio Mega Almanacco!!!  

No, ma mi hai distrutto le storie di Cip & Ciop, del Grillo Saggio, del Topolino di Murry, della Vussei, di Bongo, e non ti sei risparmiato sul primo Martina. Insomma..forse non hai citato i Porcellini, ma tutti gli altri si

distrutto...
bè tieni conto che quelle rece provengono dal forum di sbonk dove l'utenza è meno indulgente, per questo il linguaggio a volte è aspro.
Cmq quel che voglio esprimere è che sono storie minori.

e per quanto riguarda il mega ibrido, bè...credo che in quanto a mischioni non possa che imparare da zio paperone il pasticcio editoriale per eccellenza. ogni mese è un miracolo che riescano a mettere insieme un numero...

Bellissima la storia P. e il colosso del Nilo, redazionale compreso , io non l'avevo mai letta, e non e' la prima storia "inedita" che Topo story mi permette di gustare per la prima volta...

Piccola curiosita' un po' scema : Non vi sembra che a pag.40 nella prima vignetta, il Paperone di Scarpa somigli tantissimo a quello di Barbaro?

Ciao.

Bellissima la storia P. e il colosso del Nilo,

Ciao.

Beh sì.. è poco più di una bella storia in stile Pezzin...

 Topolino Story 1961

L'inizio degli anni 60 è senza dubbio il miglior periodo in assoluto per Topolino. Me ne sto accorgendo sempre di più.

In questo numero ben due Scarpa e un Barks, nel dettaglio:

Paperino e il colosso del Nilo (Scarpa): Lo Scarpa archeologico per eccellenza. Una storia profetica.
Scarpa matura il tratto, espressivissimi Archimede e i Bassotti.
Una storia divertentissima e geniale che si conclude con una vignetta che mostra i paperi trionfanti e, sì, anche Paperino che in tutta la faccenda svolge un ruolo chiave.
Bellissima. Punti notevoli: Il comitato per la conservazione dei monumenti d'arte che gioca coi modellini è lollosissimo.
I progetti di Archimede pure.

Topolino e il gigante della pubblicità (Scarpa): Assurda questa storia. Topolino che sogna i soldoni e vuole fare il pubblicitario può apparire atipico, ma se tutto questo poi si traduce in intraprendenza e inventiva ecco che salta fuori il Topolino di Gottfredson. quello giusto.
E Gottfredsoniano è anche Orazio che qui ingenuamente gioca a far l'intenditore, caratteristica che sfoggiava nei primi anni 30.
Mette angoscia invece il personaggio di Max Factor, donna costretta a vestirsi da uomo perchè orribile. Sinceramente non avevo mai visto una storia in cui il fattore estetico giocasse un ruolo così fondamentale. Il travestitismo poi è trattato con una naturalezza quasi eccessiva, nell'ultima vignetta Mickey chiama Max Factor SIGNORE, e il lieto fine coincide con il mantenimento del segreto, come se per il povero personaggio di Factor questa condizione fosse piacevole. Una piccola sconfitta per il buon senso che impreziosisce tuttavia una storia a suo modo trasgressiva.

Cip & Ciop e la Pelican Airlines (Murry): Devo dire che il tardo Murry non mi piace quanto quello di dieci anni prima che tratteggiava i volti di Ezechiele o Compare Orso in modo del tutto originale e con un espressività grandiosa. Graficamente sottotono e anche la storia non è delle migliori per una breve.

I Tre Porcellini lavoratori controvoglia(Fallberg/Bradbury): Gradevole Facezia, ma non arriva agli splendori del ciclo di Lupetto, che a suo tempo seppe essere di una genialità portentosa.

I Tre Porcellini e il bagno pericoloso (Murry): Il discorso fatto prima con Murry vale anche qua, a maggior ragione del fatto che un semplice confronto coi porcellini di Murry nel secondo numero della collana ne mette in luce la differenza. Per la trama vale lo stesso discorso fatto prima.

Paperino e la fonte dela giovinezza (Barks): Poteva mancare Barks? Eccolo con una storia come al solito moto gradevole. Non una delle sue migliori ma non ci si può certo lamentare. Nonna Papera narrataria, una volta tanto, spiazza non poco.

"Topolino e il gigante della pubblicità" credo sia una storia attualissima anche al giorno d'oggi relativamente al significato della pubblicità ... inoltre il finale è davvero sorprendente, non me lo sarei mai aspettato!