Gran bel numero. Continuano le vicende del Topo gottfredsoniano "preclassico".
Si comincia con "T. e i pirati", celeberrima avventura marinaresca che mette in scena , oltre ai classici villains del periodo, Pietro e Lupo, due characters utilizzati successivamente in altre storie: il capitan Radimare (Churchmouse) ed il gorilla Spettro. Trama movimentata per gli amanti dell'avventura, e gli elementi davvero non mancano: una vedova, un tesoro, un misterioso stregone bianco , la giungla, i cannibali (che rinunciano a sbafarsi i due ribaldi, per timore di morire avvelenati!), uno scimmione addomesticato e l'immancabile lieto fine.
"T. e Orazio nel castello incantato" fu scritta in collaborazione con Webb Smith, responsabile anche della sceneggiatura del film "The Mad Doctor". I richiami all' espressionismo tedesco sono evidenti, ma nello short risultano più efficaci e "spaventosi". Il dottore pazzo è ben più inquietante dei tre scienziati Acca, Kappa e Zeta, tutto sommato facilmente neutralizzabili. Geniale l'invenzione del Visivox: quasi otto decenni fa, un primo assaggio di tv satellitare! Orazio, pur divertente quando ipnotizzato, dimostra qui tutti i suoi limiti: la stella di Goofy non era ancora sorta, ed in questa occasione se ne sente una gran mancanza.
Segue una breve serie di strips, qui raccolte sotto il titolo di T. e le disavventure di Pluto, nelle quali compare un pietride di nome Dan nel ruolo dell'accalappiacani.
Con"Le prodezze di T. aviatore", liberamente ispirato al corto "The mail pilot" ci si inserisce nel filone delle peripezie dell'aria, assai di moda in quel decennio. Mickey diventa pilota postale, e scopre che molti suoi colleghi, compreso il capitano Setter, sono stati rapiti da un ragno gigante, che tesse la sua enorme ragnatela in cielo. Spalleggiato da un malinconico Musone (che debutta proprio in questa storia),
riuscirà a scoprire l'inganno: una grossa nuvola nasconde il dirigibile di
Pietro e Lupo, mentre ragno e ragnatela sono, rispettivamente, una postazione segreta ed una rete d'acciaio magnetica, piazzata per catturare gli aeroplani. Topolino, preso dai delinquenti e gettato nel vuoto con una bomba legata sulla schiena (ah, bei tempi, quando il Gamba voleva veramente uccidere Mickey!) si salva grazie ad un paracadute regalatogli da Minni, quindi parte alla riscossa con la squadriglia aerea al gran completo, salvando tutti i prigionieri e consegnando la coppia di lestofanti alle patrie galere.
Le Sunday Pages introducono Morty e Ferdie, ovvero Tip e Tap, in questa occasione figli della signora Radicampo (e quindi senza alcun legame di parentela con Topolino). Ricompare il gattaccio Dan, sempre alla caccia del povero Pluto, e fa il suo esordio un buffo tipo campagnolo, svagato e ridanciano: Dippy the Goof, il futuro Goofy.
Dialoghi decisamente più snelli rispetto al numero precedente. Curiosità tecnica: a partire dalla strip del 28/11/32, Mickey perde la sottile linea nera attorno agli occhi, assumendo un aspetto maggiormente sintetico e moderno.