Vol. 11 - 1990
Nota biografica. Siamo sempre più vicini al mio anno di congiungimento con il Topo, che dovrebbe essere il 91. Già nel 90 però ricordo che mi regalavano numeri sfusi, o li rubavo al mio barbiere, per cui è un periodo che ho ben presente. Seconda cosa, qui hanno inserito nuovamente una breve estera, cosa che mi pare più che giusta.
Nonna Papera e i Racconti Intorno al Fuoco: Il Bel Cavaliere e la Regina del Lago Perduto (Cimino/Cavazzano). Capolavoro, senza se e senza ma. Il più capolavoro fra tutti i capolavori pubblicati fin qui, a mio avviso. I Racconti fu l'apice artistico di Cimino, e qualcosa che mai più si è ripetuto nel fumetto Disney. E i tempi sono maturi perché la cosa si ripeta, perché è materiale troppo bello per lasciarlo lì dov'è. Anche per Cavazzano credo che siamo ai suoi massimi livelli, periodo in cui il suo tratto riesce ad essere sintetico e nel contempo ricchissimo. Nota di colore: da piccolo ricordo che il senso di disagio, la profonda malinconia che trasmettevano i Racconti mi devastava lo stomaco, e penso che abbiano giocato un bel ruolo i dialoghi asciutti di Cimino, fatti di frasi "telegrafiche" ma sempre sensate, efficaci e capaci di dare al tutto un senso di ineluttabilità.
Paperinik e il Tempio Indiano (Panaro/Santillo). Ehm. Sarebbe la parodia del secondo film di Indy, ma a dire il vero sembra più un adattamento pedissequo e senza particolari guizzi. Non che non sia piacevole leggere una nuova versione di una storia apprezzata, ma alla fine della lettura lascia proprio pochino. Contento del suo inserimento, dopotutto ne avevo sentito parlare in passato e mi mancava, ma è la perfetta dimostrazione che il modo giusto di concepire le parodie è quello dell'Inferno di Topolino, di Casablanca o della nuova generazione ora sul Topo. Ah, e Paperinik che segue Paperone nei suoi viaggi come se fosse Paperino non si può proprio vedere.
Dinamite Bla in Tutti al Mare (Eli Marcos Leon). Finalmente una brasiliana, che è bene ne inseriscano prima che questo filone cessi per sempre. La storia è più scema che mai, l'umorismo sciocchino e il personaggio di Dinamite - che un po' ingenuo lo è sempre stato - qui sfiora addirittura il puerile. Eppure, come sempre, i brasiliani la sfangano. Sono storielle così brevi e minimaliste che il loro lavoro lo fanno. Molto meglio questi fumettini scemi delle riempitive italiane del giorno d'oggi. Va detto che cmq il Dinamite di Vitaliano è ben altra cosa, e sfoggia la caratterizzazione più giusta.
Zio Paperone e la Scoperta del Nulla (Pezzin/Mastantuono). Pezzin non delude praticamente mai. E' vero che i suoi filoni sono sempre quelli, ma alla base di tutte le sue storie c'è una signora Idea. E forse questa volta c'è la più ideosa delle sue idee, che viene inoltre ben cucinata e se ne mostrano gli sviluppi più bizzarri e imprevedibili, con un geniale ricorso ai giochi di parole.... che diventano materiale narrativo. Mica poco.
Topolino e il Caso "Traffic" (Sisti/Cavazzano). E' curioso leggere questa storia nello stesso giorno in cui quasi 30 anni dopo esce la sua nuova storia di Pk sul Topo. Questa storia promozionale sul wwf non sarà chissà cosa, e qua e là tradisce fin troppo i suoi intenti, ma Sisti rimane sempre il caso vecchio buon Sisti, capace di trattare queste cose con naturalezza e di centrare i personaggi, raccogliendo benissimo il testimone dei lavori promozionali di Marconi.