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Indice

Reginella e la minaccia terrestre
Pippo e la coscienza acchiappafurfanti
Ok Quack e la microavventura
Indiana Pipps e la valle dei 7 Soli

Introduzione
Partenza per Euro Disney

L'autore
Roberto Santillo

Come eravamo
Albertone e Albertville

scusate ma che c'entra Santillo con questo numero??
io mi aspettavo la scheda di Nino Russo visto che vi appaiono 2 sue storie..
cmq un numero notevole dove vengono raccolte storie di 3 personaggi popolari in quegli anni ma mai apparsi finora nella collana : indiana pipps, ok quack e reginella (lei pero' era apparsa nella prima collana).

scusate ma che c'entra Santillo con questo numero??
io mi aspettavo la scheda di Nino Russo visto che vi appaiono 2 sue storie..

Vero. Credo sia la prima volta che succede, ma giurerei che sia capitato anche nella vecchia serie...

Probabilmente non inseriranno più sue storie, e non lo si voleva escludere solo per questo motivo, in quando ha avuto un ruolo importante, a partire dall'Accademia Disney.

cmq un numero notevole dove vengono raccolte storie di 3 personaggi popolari in quegli anni ma mai apparsi finora nella collana : indiana pipps, ok quack e reginella (lei pero' era apparsa nella prima collana).

E a giudicare dal titolo, anche il "Come eravamo" si occupa di un personaggio popolare del periodo!

Davvero un buon indice. Certo che nel 1992 c'erano altre storie meritevoli ma non ci stavano tutte in un volume. Comunque è buono avere inserito tre storie su quattro di personaggi poco consueti

La terza storia la ricordo come una di quelle della mia infanzia. Che bellezza

Uau! Grandi ritorni per questo nuovo Topolino Story:  Reginella, Ok Quack, Indiana, poi c'è Cavazzano e l'immancabile De Vita quindi meglio di così..! 

Vol. 13 - 1992

La mia prima annata completa. Una di quelle a cui sono più legato per via del bellissimo Topojolly, gadget che trovo tutt'oggi avesse un senso.

Reginella e la Minaccia Terrestre (Cimino/Cavazzano). Per quanto non sia troppo d'accordo a pubblicare qui dei sequel o degli stralci di cicli più lunghi, devo dire che una Reginella non la si poteva non mettere. Storia meravigliosa, poetica, triste. Straordinario il volutissimo out of character di Paperone, come anche il "sacrificio" finale che da piccolo mi terrorizzò. Cosa ci fosse dietro quel velo nero non riuscivo proprio a capirlo, e se devo essere sincero non è una cosa che trovo chiarissima nemmeno oggi.

Pippo e la Coscienza Acchiappafurfanti (Russo/Uggetti). Capisco la necessità di variare il menu e di mettere le riempitive, ma dato che si tratta di una produzione non molto differente per stile e autori da quella "principale" direi che si potrebbero anche sopprimere, perché non vedo proprio come qualcuno potrebbe sentirsi arricchito da una storiella simile. Paradossale però che il canovaccio della storia ricalchi esattamente quello di un episodio tipo di Pippo Reporter, saga che al giorno d'oggi invece veneriamo.

Ok Quack e la Microavventura (Russo/Cavazzano). Bella! Una delle poche apparizioni di Ok Quack fuori dalla giurisdizione di Chendi, e una di quelle che ricordo con più piacere. Le gag si sprecano, e il ritmo è veloce. Promossa! Ecco il tipo di "riempitive" che dovrebbero sempre selezionare.

Indiana Pipps e la Valle dei 7 Soli (De Vita). Ecco ancora De Vita completo. Ed ecco la sua consueta bravura. Confrontare questa storia con una qualsiasi altra storia di Indiana Pipps odierna fa ben capire tutta la differenza. De Vita fa ridere, tratta i personaggi in modo intelligente, intrattiene con un senso dei tempi comici davvero notevole, supportato da una mano felicissima. E il "caso" non è mica chissà che, eppure ci si trangugia tutto come se fosse oro. Persino Kranz non irrita, ma è buffissima la gag in cui lo prendono a bastonate apparendo dal nulla. Un cartone animato, insomma!

Reginella e la Minaccia Terrestre (Cimino/Cavazzano). Straordinario il volutissimo out of character di Paperone, come anche il "sacrificio" finale che da piccolo mi terrorizzò.

Se Paperino e il ritorno di Reginella non fosse il capolavoro che è - tra l'amore travolgente e impossibile che narra, i disegni di un Cavazzano imperiale, e una vignetta conclusiva che da sola vale una storia intera, - non avrei alcuna remora a dire che La minaccia terrestre è la migliore storia di Reginella. E l'out of character di Paperone, anche quello, da solo fa storia a sé. Il suo "Caspiterina caspiteruccia!" e la sua omertà coi nipotini, l'espressione tenera e la complicità con Paperino sono tra i momenti più memorabili di tutta l'opera di Cimino.

Del resto, in quegli anni Rodolfo stava esplorando il lato "rosa" di Paperone già con i Racconti attorno al fuoco. Raramente ZP è stato così sprintoso ed entusiasta, anche di fronte al tesoro più spettacolare!

C'è anche da notare il tristissimo paradosso che Cimino dipinge per Paperino: sì, è un eroe, ha coraggio e grinta da vendere quando gli toccano le persone care, ma... d'altra parte, la sua indole è irascibile e violenta, il suo eroismo si concretizza in violenza, e quindi, nonostante salvi Pacificus più di una volta, Paperino è un cattivo esempio per i giovani del pianeta e deve essere allontanato. Cimino aveva capito perfettamente la natura dell'"eroe di guerra".

Certo che inserire in un Topolino Story le tavole della Uggetti fra quelle di Cavazzano e De Vita, quando fino ad ora si è sempre privilegiato il bel disegno di autori affermati lascia alquanto perplessi. Spero di non vedere tra qualche numero il corrispettivo maschile della Uggetti, Tiberio Colantuoni: i due che hanno spesso lavorato in coppia (matite e chine, e si vede) li considero le Migheli dell'epoca.

Certo che inserire in un Topolino Story le tavole della Uggetti fra quelle di Cavazzano e De Vita, quando fino ad ora si è sempre privilegiato il bel disegno di autori affermati lascia alquanto perplessi. Spero di non vedere tra qualche numero il corrispettivo maschile della Uggetti, Tiberio Colantuoni: i due che hanno spesso lavorato in coppia (matite e chine, e si vede) li considero le Migheli dell'epoca.

non diciamo eresie: la Uggetti e Colantuoni erano 2 disegnatori con il loro perchè, soprattutto lui!

Lei poi per me è quella che è passata alla storia come "quello (all'epoca non sapevo fosse una donna) che fa le orecchie pelose a Pippo" xD

non diciamo eresie: la Uggetti e Colantuoni erano 2 disegnatori con il loro perchè, soprattutto lui!

De gustibus: il Colantuoni che si vede non è comunque Disney: in quegli anni 90 del mio riavvicinamento al Topo apprezzavo molte cose tranne i due autori succitati, per me inguardabili.

Indiana pipps e la valle dei 7 soli è tanta roba, ho apprezzato particolarmente anche la storia con Pippo, che inquadra il personaggio proprio come piace a me.

particolare il fatto che per il 1992, su 4 storie,  due fossero presenti nello stesso numero di topolino (il 1884)

Certo che inserire in un Topolino Story le tavole della Uggetti fra quelle di Cavazzano e De Vita, quando fino ad ora si è sempre privilegiato il bel disegno di autori affermati lascia alquanto perplessi. Spero di non vedere tra qualche numero il corrispettivo maschile della Uggetti, Tiberio Colantuoni: i due che hanno spesso lavorato in coppia (matite e chine, e si vede) li considero le Migheli dell'epoca.

Heh. Un gran numero di disegnatori Disney attuali lavorano da anni e il loro tratto non ha neanche l'ombra della rotondità, della simmetria, delle proporzioni e della composizione della scena che aveva Maria Luisa Uggetti in quel periodo. La storiella minore pubblicata in questo numero è un'ottima lezione di disegno per chiunque. La prima vignetta di pagina 81, nelle mani di Ottavio Panaro, sembrerebbe una statua di Pippo; la Uggetti è riuscita invece a rendere perfettamente tutti i movimenti. Questa storia non ha una vignetta che sembri fuori luogo, o che sappia di riempitivo. Il paragone con Migheli lo trovo quasi offensivo (quasi perché non mi disturbo ad offendermi al posto di qualcun altro, ma perdio, diamo a Cesare quel che è di Cesare!).

Che numero eccezionale, che annata: la triste storia di Reginella me la ricordo alla sua prima lettura, quel cupo velo funebre mi aveva molto impressionato da piccolo, insieme al concetto dei regali irresistibili, pur essendo poca cosa, il piacere del superfluo che gli anni '80 avevano sdoganato completamente.
Riguardo alla Valle dei 7 soli, una fantastica storia avventurosa e ricca di sorprese. Affascinante l'idea che Pipps fosse finanziato da una società produttrice di salsa di pomodoro, un'idea piuttosto in linea con i nostri tempi moderni.