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Indice

Topolino e il segreto del castello
Paperino trovatore trova... guai
Topolino dietro il sipario
Zio Paperone e la consegna della vigilia
Paper Bat e la vendetta di Apollo
Zio Paperone e la colonizzazione del deserto

L'autore
Bruno Concina

Come eravamo
Mario: l'idraulico più famoso del mondo
Ma la notte, si

Ottimo indice medio alto... la prima storia a bivi ci stava effettivamente... e poi niente più "embargo" per Scarpa, finalmente!

Buon indice !!! Uno degli aspetti interessanti della collection è che appunto si cerca di lasciare spazio più alle chicche non pubblicate eccessivamente che ai pluriristampati !! Ho trovato molto giusto al dilà che piaccia o meno la presenza della prima storia a bivi ( genere molto presente in quegli anni ) ! Mi ha stupito invece l'assenza di una delle prime storie della macchina del tempo, ma potrebbe far parte di un piano se col 1986 mettono dentro la storia delle origini !anche come stanno trattando le riempitive mi pare buono : cioè facendo alternare tutti i personaggi di quegli anni !

Bel sommario. A parte Paper Bat che non ho mai digerito 

Buon indice. Ci sono i grandi autori (Scarpa, Carpi, De Vita, Cavazzano)

Quasi tutte storie 'importanti' (ben quattro), non solo la prima e l'ultima come successo fino a ora per imitare la normale sequenza di un qualsiasi Topo d'annata.
Questo spazio a maggior qualità sarà destinato a durare in seguito?

Quasi tutte storie 'importanti' (ben quattro), non solo la prima e l'ultima come successo fino a ora per imitare la normale sequenza di un qualsiasi Topo d'annata.
Questo spazio a maggior qualità sarà destinato a durare in seguito?

Diciamo che il 1985 è stato un anno mega e pertanto era necessaria una scelta più approfondita !! Vediamo se la macchina del tempo arriva nel 1986 !!!comunque dopo l'addio alla Mondadori le riempitive spariscono e pertanto la qualità della collana dovrebbe rimanere alta !!in questo numero c'è effettivamente un bel bignami di autori che apparivano in quegli anni !!

dopo l'addio alla Mondadori le riempitive spariscono e pertanto la qualità della collana dovrebbe rimanere alta !!

Be', insomma. Spariscono Ezechiele, Bambi, Cip & Ciop, i Tre Porcellini e Superpippo, ma il Paperoga "Arturo Brachetti" che fa 10 personaggi diversi e la Paperetta prodotti in Brasile ce li porteremo avanti ancora un bel po'. Di sicuro c'è un salto di qualità e l'umorismo, soprattutto, migliora nettamente. Con poche eccezioni, il fumetto Disney americano usato per le riempitive di Topolino era qualcosa di molto triste.

Il poco spazio dedicato agli editoriali si fa sentire. Viene dedicato un breve excursus al videogiochi in laser disc, che tutto sommato non so quanti italiani abbiano conosciuto in diretta e che furono un fuoco di paglia, ma per esempio non si menziona il librogame, lanciato in Italia proprio nel 1985 e strettissimo parente delle storie a bivi.

Il poco spazio dedicato agli editoriali si fa sentire. Viene dedicato un breve excursus al videogiochi in laser disc, che tutto sommato non so quanti italiani abbiano conosciuto in diretta e che furono un fuoco di paglia, ma per esempio non si menziona il librogame, lanciato in Italia proprio nel 1985 e strettissimo parente delle storie a bivi.

In realtà viene detto all'interno della scheda su Concina. Però quello che dici a volte è vero, vedasi il lungo parlare di Internet nel numero dedicato al 1983... ok, appaiono i primi server, ma visto che la collana arriva ai giorni nostri sarà inevitabile approfondire meglio l'argomento, no?

Ammazza che fior fior di autori che ci sono! Cavazzano, Carpi, Vicar, Scarpa e De Vita!  :o

Questo 1985, per quanto considerato 'anno mega' da Fillo e pieno di fior d'autori come scritto da D.U.C.K., non mi convince.
Sotto certi aspetti può essere considerato il punto più basso della gestione Mondadori (che dopo tre anni chiuderà una collaborazione ultra cinquantennale), con parecchi albi con sole 148 pagine e l'utilizzo di una carta talmente fina da dover verticalizzare il numero sulla costa. Tutto ciò da un senso di povertà, precarietà, penuria, unita all'utilizzo massiccio di storielle brasiliane disegnate così così, inserite tra storie italiane niente male che quasi sorprende scoprire in albetti così poco attraenti.

La prima storia dipinta è davvero imbarazzante se confrontata con quelle che seguiranno negli anni seguenti: non per i disegni di Carpi, ovviamente, ma per la cattiva riuscita iniziale di questa nuova tecnica grafica.

Non sapevo dei tanti alter ego brasiliani di Paperoga: ben 7, tra i quali i già noti Paper Bat e Paper Kid. E noi ci lamentiamo in Italia dell'eccessivo sfuttamento di Paperino!

Non sapevo dei tanti alter ego brasiliani di Paperoga: ben 7, tra i quali i già noti Paper Bat e Paper Kid. E noi ci lamentiamo in Italia dell'eccessivo sfuttamento di Paperino!

beh, a parte Paper Bat, gli altri erano tutte versioni alternative ambientate in altri mondi (foresta, vecchio west...) a differenza di Paperino che è contemporaneamente PIA, DD, PK ecc Insomma per i brasiliani era l'equivalente di un pippide!

PaperBat è un personaggio eccezionale, non scherziamo! Sarebbe da riprendere in modo massiccio anche dagli autori italiani visto che può essere usato tranquillamente anche in folli riempitive fuori di testa!

La prima storia dipinta è davvero imbarazzante se confrontata con quelle che seguiranno negli anni seguenti: non per i disegni di Carpi, ovviamente, ma per la cattiva riuscita iniziale di questa nuova tecnica grafica.

No aspetta la prima storia dipinta è stata per me all' epoca una vera gioia per gli occhi! Ricordo la bellissima immagine d'apertura e il fuoco del drago ! C'è però da dire che appunto era la prima e negli anni questa tecnica è stata sfruttata e potenziata sopratutto da Chierchini ! Nel 1985 era una novità assoluta con sorprendente effetto ottico ! Poi c'è da dire che nelle ristampe hanno sempre usato delle scansioni ( non so in questo caso) quindi l effetto meraviglia va un po a ramengo anche per quello !

La prima storia dipinta è davvero imbarazzante se confrontata con quelle che seguiranno negli anni seguenti: non per i disegni di Carpi, ovviamente, ma per la cattiva riuscita iniziale di questa nuova tecnica grafica.

Forse ti riferisci alla resa sulla carta di questo volume, che non è delle più adatte. Il Topolino originale aveva, in corrispondenza di questa storia, alcune pagine di carta lucida (come quella dei numeri di alcune decadi precedenti) sulla quale i colori risaltavano bene.
I problemi di resa insoddisfacente delle tavole "dipinte" ci furono invece con storie come L'inferno di Paperino e Paperinik e l'incredibile Little Gum. Con il ritorno alla carta lucida, a partire dal n°1721, essi furono risolti.

Ma anche qua la storia dipinta è tipi scansionata come sui maestri disney !????

Be', è da tempo che non rileggo L'inferno di Paperino e le storie di Little Gum sui Topolini originali: forse oggi mi salterebbe maggiormente all'occhio l'effetto "personaggi photoshoppati sui fondali" che si ottiene leggendo la storia di Carpi pubblicata su questo numero.
Sicuramente il tipo di carta cambia l'effetto (come già dicevo qualche numero fa). Personalmente credo che, volumetti sottili a parte, il breve periodo del rotocalco non sia stato affatto male per Topolino (anche se quello migliore, per me, resta quello della carta in pasta di legno).

C'è da dire che, qualunque carta venga utilizzata, si nota che a causa del fatto che personaggi e fondali non sono realizzati in contemporanea dall'artista, i personaggi sono disegnati in modo un po' povero e raffazzonato, certamente non degno di un Maestro qual era Carpi.

L'atmosfera di questa storia - che non avevo mai letto - è talmente "chierchiniana", negli sfondi e nelle espressioni dei personaggi umani, che in certe vignette ho la sensazione ci sia la mano di Chierchini. Per non parlare dell'Archimede "genius ex machina", che è un trope utilizzatissimo proprio da Chierchini; anche i suoi dialoghi sono simili a quelli dell'Inferno di Paperino e altre storie.