Topolino e le Bizzarrie di Neoville. (Casty/De Vita). E sul settimanale arriva Casty. E me lo ricordo bene quando arrivò. Perché l'odore di buono l'ho sentito sin dalla prima storia, che è diventato buonissimo con la seconda e così via, fino ad oggi, epoca in cui è considerato un vero mito. E se è un mito è anche perché ha saputo esserlo in modo omogeneo, non permettendosi nemmeno una storia che non fosse perlomeno bella. E questa seconda sua storia ci dice già tutto di lui: divertente, brillante, ritmato. Geniale, Casty.
La Storia Vista da Topolino: La Ville Lumiere (Pezzin/Mottura). Un bellissimo Topolino che cerca di farsi strada insieme ad un bellissimo Pippo. E il lettore lo accompagna, facendosi coinvolgere dall'avventura. Non poteva fare di meglio Pezzin con questo episodio del ciclo. Trovo che l'inserimento del gialletto finale non servisse nemmeno, la storia era bella già così.
Topolino e il Viaggio Lungo un Sogno (Macchetto/Perina). Oh. Bella questa. Se al giorno d'oggi gli stilemi macchettiani si sono ingigantiti sempre più, al punto che le sue storie sembrano delle semplici filastrocche a basso target, c'è stato un tempo in cui questo suo approccio era invece del tutto funzionale alla narrazione. Che coinvolge, devo dire. Ed emoziona
Topet il Commissario - Il Caso di Villa Danar (Macchetto/Cavazzano). Come sopra. Ancora un Macchetto d'annata, con guizzi, brio e tante buone idee.
Paperino e Paperoga Agenti PIA: Missione Neve Volante (Nigro/Pastrovicchio). Spero sia stata inserita solo per rappresentanza, perché roba così insipida fa davvero male all'insieme.
Strani Giorni: Senza Soluzioni / Sfrenata Allegria (Enna/Freccero). Ho un po' di imbarazzo nel commentare queste due storielline. Bruno è un grande autore, un grandissimo e ai giorni nostri ha saputo sfornare alcune storie veramente belle e azzeccate. E gli voglio un gran bene. Ma spero non mi voglia male lui, se dico di aver trovato questa miniserie del tutto sbagliata. Questo per diversi motivi. 1) Il concetto di base. Prendere il personaggio e capovolgerlo per un giorno potrà sembrare intrigante ma si è visto a cosa ha portato. Al nulla cosmico, quando non alla deriva macchiettistica di un sacco di personaggi. Una moda davvero evitabile nell'ottica di dare solidità e "senso" a queste figure. 2) il modo in cui è attuato il rovesciamento. Topolino diventa "senza soluzioni" per un pretesto davvero futile, mentre Paperino che ride è del tutto in character, altro che rovesciamento. 3) lo svolgimento. Si tratta di schidionate poco divertenti, in sostanza. Poca cosa, eh. Che scompare di fronte a ciò che Enna dimostrò dopo, solo che un po' ci sono rimasto, ecco. Non ricordavo.