Come è già stato ripetuto da molti utenti i tre numeri 0 sono più che altro un' introduzione alla nuova versione di Paperinik e al suo "mondo nuovo", soprattutto in Evroniani la maggior parte della storia vede ancora il classico Paperino alle prese con Zio Paperone e il Paperinik che và alla caccia dei classici furfanti con la 313-X.
La storia prende una svolta importante con la comparsa della Ducklair Tower (e quindi di Uno) in aggiunta ai nuovi nemici che sono appunto gli Evroniani, senza dimenticare i personaggi come Angus Fangus & co.
Da questo momento nasce ufficialmente PK (o Pikappa), l'aperitivo del numero 0 era un assaggio, una prova e toccava al lettore decidere se accettare o meno questa nuova veste per il buon Paperino e Paperinik, addio alle armi "giocattolo", alla 313 e al vecchio costume sostituiti con lo scudo X-Transformer, la Pikar, le alte tecnologie e con un costume che pur mantenendo i classici colori era comunque "diverso" e non solo.. (PKNA#7 ecc..).
Il "tutto esaurito" infatti fu una risposta inaspettata, nel 1996 non era facile digerire certe cose, immedesimatevi nei lettori di quel periodo, un fumetto del genere non si era mai visto e stravolgere il personaggio di Paperinik fu un vero azzardo! Per questo motivo insisto che il numero 0 seppur non eccezionale ha lasciato un segno indelebile nei lettori e per questo merita una citazione di rilievo nella saga di PKNA, serviva assolutamente questa storia e rimarrà per sempre una delle mie preferite perché accettai questo cambiamento.
Successivamente con lo 0/2 e 0/3 ci si addentra pian piano nella nuova storia, ma per iniziare a ballare seriamente bisognerà attendere ancora qualche numero, non sarà stato amore a prima vista per ora ma vi assicuro (avendola vissuta di persona come esperienza) che la vostra attesa e pazienza verrà premiata.
Con questo mio ultimo pensiero chiudo promesso, vivere oggi PKNA non sarà mai come averlo vissuto 16 anni fa, questi cambiamenti ora si possono accettare più facilmente ed emozionarsi di meno durante la lettura di alcune storie; le sensazioni che si provavano in quel periodo resteranno uniche e che una ristampa non potrà restituire.