Chi la critica mi pare francamente andare a cercare il pelo nell'uovo. Pensate alle difficoltà organizzative e al rischio che questa collana ha comportato; non è fuffa, è Barks, Barks non è per tutti e il rischio di un fallimento commerciale c'era. A qualche compromesso (vedi copertine, scheda dei personaggi, qualche traduzione edulcorata) sono scesi, ma niente di realmente grave.
Poi... ma gente, davvero vi frega di pagine leggermente sbiadite, colori a volte vecchi e a volte nuovi... innanzitutto, tutti i capolavori hanno beneficiato della colorazione più recente e varia; e infine, l'importante è la storia, ed è anche vero che il bello di Barks è quello che non viene mostrato ma quello che viene lasciato sottointeso. La poesia è rimasta, i disegni li puoi colorare come ti pare ma resteranno sempre i magnifici disegni Barksiani. Posso darvi retta per quanto concerne il fastidioso effetto inchiostratura, su questo non ho dubbi.
Adesso andate a rivedere il quindicesimo volume perché mi pare che una piccola molecola di un colore diverso rispetto al colore della copertina lo abbia rovinato, se volete vi presto il microscopio che uso professionalmente.
Ma dai. Certi comportamente ossessivi compulsivi davvero li capisco, ma sono anche da superare, a un certo punto.