Papersera.net

Anche se non condivido le sue opinioni considero molto interessante l’intervento di Lucio e in modo particolare questa sua metafora della festa. In effetti leggere Topolino è o dovrebbe essere proprio una festa. Lo è di certo per i bambini (ai quali il giornale è espressamente dedicato e mi pare che a volte, in certi giudizi critici si dimentichi questo particolare “non secondario”), ma dovrebbe esserlo anche per noi grandi. Per il tempo che dura la lettura noi “facciamo festa”, ci prendiamo cioè una piccola vacanza dai problemi quotidiani e per quella mezz’oretta ci concediamo un volo nella fantasia. E allora dico io, perché dobbiamo per forza rovinarcelo, questo volo? Che senso ha, in altre parole, fare i critici a tutti i costi su una cosa come Topolino? Poi sono d’accordissimo che non tutte le storie sono uguali, ci sono quelle belle e quelle meno belle ed è pienamente legittimo che il lettore esprima le sue preferenze in merito. Ma “usare” questo forum solo per continuare a ripetere che il giornale è brutto, che gli autori sono scarsi, che una volta le storie erano migliori etc. mi sembra che abbia francamente poco senso. Nella vita siamo costretti a fare un sacco di cose, ma per fortuna ce ne sono altre che possiamo scegliere liberamente. Nessuno ci costringe a partecipare a una festa e se ci andiamo è perché ci divertiamo e ci stiamo bene. Altrimenti, tanto vale restarsene a casa …

Una delle novità che mi aveva colpito favorevolmente era Ferraris autore completo (testo e disegni). Esprimo un giudizio positivo e Ferraris autore completo scompare!! Qualcuno sa se ci sono altre storie sue in cantiere?

Ma “usare” questo forum solo per continuare a ripetere che il giornale è brutto, che gli autori sono scarsi, che una volta le storie erano migliori etc. mi sembra che abbia francamente poco senso

E, aggiungo, sarebbe pure profondamente falso e semplicistico.
Per il resto applausi al tuo intervento

Secondo me le storie più belle di questa settimana sono "Topolino e il caso sottilissimo" e "Amelia e la piuma sfortunata".
By Ciccio

In effetti leggere Topolino è o dovrebbe essere proprio una festa. Lo è di certo per i bambini (ai quali il giornale è espressamente dedicato e mi pare che a volte, in certi giudizi critici si dimentichi questo particolare “non secondario”),

Quando l'ho detto io mi hanno quasi linciato. Sei stato fortunato.

Per quel che riguarda le critiche negative al Topo, visto che la cosa penso riguardi anche me, permettetemi un'osservazione.

Mi sembra che dopo l'intervento di Bosco ci sia la tendenza se non a  processare a tollerare di meno le critiche negative, mentre sono aumentate quelle in positivo. Io sono il primo ad ammettere di avere forse esagerato nell'esprimere commenti non lusinghieri non tanto per i commenti in sè quanto per una certa continuità degli stessi. Anche se il Topo attuale mi piace poco non è il caso di ripeterlo ad ogni numero che esce o quasi. Su questo sono d'accordo anche se non significa che, se sarà il caso, non tornerò a criticarlo sia pure con meno insistenza.

Lucio ha però ragione quando osserva che soprattutto gli aficionados sono quelli che pur continuando a comprare un prodotto lo criticano anche aspramente. Un esempio è costituito da Paola Barbato per quel che riguarda Dylan Dog. C'è chi la considera la salvatrice della testata e chi la considera la rovina della stessa, la diatriba va avanti fin dalle prime storie dell'autrice e continuerà probabilmente negli anni (come potrebbe succedere da noi con Casty).

Credo che a questo punto siano i moderatori a decidere se questo forum deve essere solo un luogo in cui scambiarsi commenti positivi e informazioni tra appassionati o è aperto anche alle critiche negative, ovviamente motivate e nei limiti del buon gusto. In questo sono pronto ad adeguarmi, mentre non mi piace una certa tendenza del tipo:

1.  Se il Topo non ti piace non comprarlo.

2.  Chi fa critiche negative lo fa per imporsi sugli altri.

3.  Un certo tono paternalistico con cui ti si spiega, un po' come sottindendendo che tu non capisci niente e hai bisogno di una guida (e questo è davvero fastidioso) che non esistono storie belle o brutte e che tra vent'anni le storie degli autori attuali sarranno ricordate come oggi si ricordano quelle di Scarpa.

Io sono il primo ad ammettere di avere forse esagerato nell'esprimere commenti non lusinghieri non tanto per i commenti in sè quanto per una certa continuità degli stessi. Anche se il Topo attuale mi piace poco non è il caso di ripeterlo ad ogni numero che esce o quasi. Su questo sono d'accordo anche se non significa che, se sarà il caso, non tornerò a criticarlo sia pure con meno insistenza.

Lucio ha però ragione quando osserva che soprattutto gli aficionados sono quelli che pur continuando a comprare un prodotto lo criticano anche aspramente.

Tutto giusto, però:

non mi piace una certa tendenza del tipo:
[...]
3.  Un certo tono paternalistico con cui ti si spiega, un po' come sottindendendo che tu non capisci niente e hai bisogno di una guida (e questo è davvero fastidioso) che non esistono storie belle o brutte e che tra vent'anni le storie degli autori attuali sarranno ricordate come oggi si ricordano quelle di Scarpa.

A me non piacciono interventi in cui ti si spiega, un pò come sottintentendo che tu non capisci niente e hai bisogno di una guida (e questo è davvero fastidioso), che tu il topo lo leggi e pensi che ti piaccia ma in realtà non è così, perchè è brutto.

O i due tipi di interventi hanno la stessa dignità o devono cessare entrambi

Mi sembra che dopo l'intervento di Bosco ci sia la tendenza se non a  processare a tollerare di meno le critiche negative, mentre sono aumentate quelle in positivo.

A me sembra che non sia cambiato nulla...

Lucio ha però ragione quando osserva che soprattutto gli aficionados sono quelli che pur continuando a comprare un prodotto lo criticano anche aspramente. Un esempio è costituito da Paola Barbato per quel che riguarda Dylan Dog. C'è chi la considera la salvatrice della testata e chi la considera la rovina della stessa, la diatriba va avanti fin dalle prime storie dell'autrice e continuerà probabilmente negli anni (come potrebbe succedere da noi con Casty)

Ben venga qualsiasi critica che può portare ad un discorso costruttivo.

Credo che a questo punto siano i moderatori a decidere se questo forum deve essere solo un luogo in cui scambiarsi commenti positivi e informazioni tra appassionati o è aperto anche alle critiche negative, ovviamente motivate e nei limiti del buon gusto.

I moderatori non decidono un bel niente. L'importante qui dentro è che si stia in topic e non si offenda nessuno, poi puoi scrivere tutto quello che ti pare.

1.  Se il Topo non ti piace non comprarlo.

Risposta antipatica, ma che non nasce dal nulla.

2.  Chi fa critiche negative lo fa per imporsi sugli altri.

Questa non l'ho capita

3.  Un certo tono paternalistico con cui ti si spiega, un po' come sottindendendo che tu non capisci niente e hai bisogno di una guida (e questo è davvero fastidioso) che non esistono storie belle o brutte e che tra vent'anni le storie degli autori attuali sarranno ricordate come oggi si ricordano quelle di Scarpa.

Se non si capisce che i gusti sono soggettivi non si va da nessuna parte o sbaglio? Io ritengo più fastidioso il sottintendere che chi dice di apprezzare lo fa mentendo...

mentre non mi piace una certa tendenza del tipo:

1.  Se il Topo non ti piace non comprarlo.

Visto che questo punto l'ho tirato fuori io... Se tu ed altri hanno trovato questa affermazione antipatica me ne scuso, ma non avevo alcun intento di esserlo. Proprio perchè mi ero accorto (ormai tanto tempo fa) che Topolino non era più una rivista che mi soddisfaceva ho smesso di comprarlo, acquistandolo solo quando c'è da soddisfare la mia anima di collezionista di gadgets; guarda caso, nel topic relativo a cosa dovrebbe cambiare su Topolino sono stato il primo a dire "qualità delle storie", tanto è vero che ho espresso il mio voto con l'opzione "Altro". Si trattava dunque di una risposta dettata dalla mia esperienza personale, come ha intuìto Warren.

Vorrei solo aggiungere un paio di cose alla discussione sulla storia bellissima di Casty.

- Soffro di claustrofobia e la vignetta di pg. 29 (ma anche le tre pagine seguenti) mi hanno lasciato un'ansia terribile. Penso che sarei morto d'infarto li dentro.
- la storia mi sembra un omaggio a Bottaro e ai suoi personaggi deformi che negli ultimi tempi, soprattutto in Disney, imperano.

Ciao.

Dato che sabato mi è arrivato (un pò di ritardo eh! ) posso finalmente commentare:

La storia di Casty è senza mezzi termini fantastica. L'idea è originale, la realizzazione divertente, il "leit-motiv" di Macchia Nera portato avanti con intelligenza...
Se nei primi tempi Casty mi sembrava portare avante un discorso "pezziniano", con questa storia si dimostra quanto più scarpiano-gottfredsoniano possibile, soprattutto nell'iniziale ritmo narrativo e l'avvicinamento al mistero condito da toni da commedia (magistrale il Pippo che attacca i cartelloni sbagliati! )
Lodi a Pastrovicchio, che ho trovato nella sua modernità molto scarpiano (basti vedere il suo Topolino nella prima parte di storia!)
Ottima, continuate così ragazzi! (ecco lodi sperticate, aspetto qualche critica ora dato i paragoni con Scarpa)

"Ciccio e il compleanno sottosopra" è molto divertente, veramente ben riuscita. Si nota ovviamente nei disegni la sua "provenienza" (molte vignette non hanno sfondi, e la colorazione sembra approssimativa, inoltre faccio molta fatica a distinguere gli stili dei disegnatori) ma l'interazione dei tanti personaggi è magistrale.
Bella, e già notata da Zangief, l'ironia su politica e giornalismo.

Ho finalmente letto anch'io, con parecchio ritardo, il numero in questione.
Che dire? " Topolino e il caso sottilissimo" è, secondo me, NETTAMENTE la miglior storia da un anno a questa parte! In particolare mi sembra che Casty abbia eliminato dalla sceneggiatura tutti quelle espressioni in qualche modo "infantili" che avevano caratterizzato alcune tra le sue ultime storie, facendo stavolta definitivamente colpo. Straordinari i disegni di Pastrovicchio, che si adattano perfettamente alla storia.

A mio modo di vedere ci troviamo di fronte ad un vero gioiello, che col passare degli anni potrebbe diventare un piccolo CULT...

Dato che sabato mi è arrivato (un pò di ritardo eh! ) posso finalmente commentare:

La storia di Casty è senza mezzi termini fantastica. L'idea è originale, la realizzazione divertente, il "leit-motiv" di Macchia Nera portato avanti con intelligenza...
Se nei primi tempi Casty mi sembrava portare avante un discorso "pezziniano", con questa storia si dimostra quanto più scarpiano-gottfredsoniano possibile, soprattutto nell'iniziale ritmo narrativo e l'avvicinamento al mistero condito da toni da commedia (magistrale il Pippo che attacca i cartelloni sbagliati! )
Lodi a Pastrovicchio, che ho trovato nella sua modernità molto scarpiano (basti vedere il suo Topolino nella prima parte di storia!)
Ottima, continuate così ragazzi! (ecco lodi sperticate, aspetto qualche critica ora dato i paragoni con Scarpa)

"Ciccio e il compleanno sottosopra" è molto divertente, veramente ben riuscita. Si nota ovviamente nei disegni la sua "provenienza" (molte vignette non hanno sfondi, e la colorazione sembra approssimativa, inoltre faccio molta fatica a distinguere gli stili dei disegnatori) ma l'interazione dei tanti personaggi è magistrale.
Bella, e già notata da Zangief, l'ironia su politica e giornalismo.

Sono abbastanza d'accordo su entrambe: la storia di Casty è molto bella e pure lo sono i disegni, e mi hanno fatto ridere i cartelloni mischiati da Pippo! Questo è proprio il tipo di storia che ci vuole sul topo!

Per quanto riguarda il compleanno sottosopra di Ciccio i disegni ovviamente sono quello che sono perché sappiamo com'è stata realizzata... la storia in sè comunque è molto divertente, soprattutto la prima metà! Mi hanno colpito la satira sul sindaco e sui giornalisti... roba che si vedeva spesso verso la fine degli anni '70 e che non mi sarei aspettato oggi... ed è stata una bella sorpresa perché era veramente arguta e divertente!

Aggiungo: per fortuna si rivede Savini col compleanno sottosopra e sul nuovo topo ho visto che la prima è anch'essa di Savini... finalmente ritorna a farsi vedere! Cominciavo a preoccuparmi, è uno dei miei preferiti!

"Topolino e il caso sottilissimo" è, secondo me, NETTAMENTE la miglior storia da un anno a questa parte! [...] ci troviamo di fronte ad un vero gioiello, che col passare degli anni potrebbe diventare un piccolo CULT...

Tutto questo particolare entusiasmo non è fondato ai miei occhi.
A me piace Casty, ma questa storia non mi ha favorevolmente impressionato più delle altre della saga di Macchia Nera; per dirla tutta, è anche più sbrigativa. Insomma, bella e divertente come le altre, con tutte le solite licenze favolistiche dello stile dell'autore!